18 Luglio, 2024
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Tour; Hirschi si riscatta dopo Laruns: 1a vittoria in carriera

ARRAN CORREZE – Era in credito col destino Marc Hirschi. E appena 4 giorni dopo la sfortunata tappa di Laruns, dove si era visto beffare sul traguardo vanificando una fuga in solitario durata 140 km, è andato immediatamente a riscattarlo. Il 22enne predestinato, campione del mondo ed europeo Under 23 nel 2018 e al primo successo tra i pro, consente alla Svizzera di tornare a vincere una tappa al Tour dopo 8 anni e conferma quanto di buono ha detto di lui proprio l’ultimo elvetico a trionfare sulle strade francesi, Fabian Cancellara: “E’ il Mbappé del ciclismo, un fenomeno. Prima se ne rende conto, meglio è”. 

Una tattica perfetta

Hirschi stavolta, nella tappa saliscendi da Chauvigny a Sarran Correze, non ha sbagliato nulla: è rimasto coperto in gruppo a guardare il tentativo di Erviti, Luis Leon Sanchez, Politt, Walscheid, Burgaudeau e Asgreen, scattati pochi chilometri dopo la partenza, ha lasciato che i sei fossero a poco a poco riassorbiti ai piedi del Cote la Croix du Pey e poi ha preso l’iniziativa a 38 km dal traguardo. Ha visto Andersen, Benoot e, infine, Soler cercare di partire in contropiede e li ha seguiti assieme a Schachmann e Pacher. 

Allungo decisivo ai piedi del Suc au May

Ha aspettato un attimo e, prima dell’inizio dell’ultimo colle di giornata, il Suc au May, ha piazzato l’allungo decisivo: è andato via di forza piegando anche l’ultimo tentativo di resistenza di Soler e Schachmann, che hanno scollinato con 17” di ritardo. Gli ultimi 25 km sono stati una splendida passerella per il giovane svizzero che, tagliando le curve in discesa e mantenendo un passo costante nei 5 km d’ascesa finale, ha costretto definitivamente alla resa gli inseguitori, da Alaphilippe a Rolland che si è dovuto accontentare della piazza d’onore, staccato di 46”. 

Big a riposo in vista della dura tappa di venerdì

I big sono rimasti a guardare, accontentandosi di arrivare con un ritardo di 2’30”. D’altronde c’erano da risparmiare energie in vista della dura tappa di venerdì, con 7 gran premi della montagna e l’arrivo sul Pas de Pyerol dopo 5,4 km all’8.1%. Ci sarà da divertirsi.

 

ORDINE D’ARRIVO

1. Marc Hirschi (Svi) in 5h 8’49”
2. Pierre Rolland (Fra) a 47″
3. Soren Kragh Andersen (Dan) a 52″
4. Quentin Pacher (Fra) s.t.
5. Jesus Herrada (Spa) s.t.
6. Maximilian Schachmann (Ger) s.t.
7. Hugo Houle (Can) s.t.
8. Sébastien Reichenbach (Svi) s.t.
9. Kenny Elissonde (Fra) a 56″
10. Nicolas Roche (Irl) s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1. Primoz Roglic (Svn, Jumbo-Visma) in 46h15’24”
2. Egan Bernal (Col, Ineos-Grenadiers) a 0’21”
3. Guillaume Martin (Fra, Cofidis) a 0’28”
4. Romain Bardet (Fra) a 0’30”
5. Nairo Quintana (Col) a 0’32”
6. Rigoberto Uran (Col) s.t.
7. Tadej Pogacar (Svn) a 0’44”
8. Adam Yates (Gbr) a 1’02”
9. Miguel Angel Lopez (Col) a 1’15”
10. Mikel Landa (Spa) a 1’42”
14. Tom Dumoulin (Ola) a 3’22”
15. Richard Carapaz (Ecu) a 3’42”

(La Repubblica)

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