Riceviamo dalla prof.ssa Roberta Leoni e pubblichiamo
Mentre ai giardinetti del castello si svolgeva l’assemblea di Priorità alla scuola di Bracciano, con Ordinanza 109 del 11/09/2020 Il sindaco Tondinelli comunica il differimento dell’inizio dell’attività didattica di tutti i plessi scolastici (ad eccezione delle Sezioni della Scuola comunale dell’infanzia “Pasqualetti” ) presenti sul territorio comunale al 24 Settembre 2020. Abbiamo già assistito a estemporanee dichiarazioni del sindaco: non siamo pronti, siamo pronti,
per arrivare al definitivo: siamo pronti ma non lo siamo… “Come se in 10 giorni si potesse mettere una toppa a quello che non è stato fatto per mesi… da studentessa dell’ultimo anno posso dire che questa è un affronto al diritto allo studio!” commenta F., rappresentante degli studenti del Vian. Non abbiamo fatto in tempo a prendere atto, in mattinata, dei piani di rientro delle scuole del territorio che già questi vengono dichiarati “superflui”. Le scuole hanno tentato nel corso dell’estate, con i pochi scarsi mezzi di mettere “una toppa” alla mancata occasione che il MIUR, il governo, gli enti locali hanno avuto di investire seriamente sull’istruzione pubblica statale. Ci risulta, ad esempio, che il comune di Bracciano sia il solo che non abbia ricevuto finanziamenti per l’emergenza Covid per le scuole (forse non sono neanche stati chiesti?). Ingressi scaglionati, mense probabilmente sospese, classi divise, didattica integrata, monte ore in presenza decurtato, sono alcune delle soluzione che le singole scuole hanno adottato per fare fronte all’emergenza sanitaria, sempre nell’ottica, per continuare a citare F., di mettere una toppa agli enormi buchi lasciati aperti dal MIUR, dai governi degli ultimi decenni e dall’assenza di politiche scolastiche anche degli enti locali. Tutte scelte ,comunque, che ledono il diritto allo studio danno soprattutto delle famiglie più deboli.
Una cosa sola il MIUR avrebbe dovuto fare: aumentare gli organici (docenti e Ata) con assunzioni di precari!
Invece si riparte con le classi pollaio…. sdoppiando le classi! Una sola cosa dovevano fare i comuni e le città metropolitane: lavorare sugli spazi per la ripartenza in sicurezza! Neanche il Covid-19 ha messo in moto in Italia riforme strutturali (in un’ottica non solo rivolta all’emergenza ma strutturale appunto!) per la scuola statale in grado di garantire sempre, ovunque e a tutti il diritto allo studio.
Le scelte fatte? eccone qui un esempio tratto dall’ordinanza del sindaco:
[….], laddove le scuole paritarie siano in grado di rispettare le prescrizioni di cui alle Linee Guida approvate con DM n.39 del 26.06.2020 “Adozione Piano Scuola 2020/2021”, nonché attenersi alle raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico […] le stesse potranno disporre liberamente circa la data di loro apertura;
Una dichiarazione di incapacità per non avere messo le scuole statali nella condizioni di ripartire o un vero attacco alla scuola pubblica e statale?
Priorità alla scuola Bracciano – Cobas-scuola Bracciano – Rete degli studenti medi
Nel momento della richiesta di pubblicazione del nostro comunicato veniamo ad apprendere (con correzione
della precedente ordinanza) che l’ordinanza non riguarda le scuole superiori. Riteniamo opportuno inviare
ugualmente il comunicato che nella sostanza non muta.