17 Luglio, 2024
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F1, libere al Mugello, Bottas in testa, Ferrari di nuovo indietro

Bottas, Verstappen, Leclerc, Hamilton: non eravamo abituati a vederli così vicini in pista, i quattro piloti che alla vigilia del Mondiale erano in testa ai pronostici.

C’è voluta una pista nuova per tutti per tirare fuori il talento individuale, prima che gli assetti facciano la differenza.

La grande novità della prima sessione di prove libere è soprattutto il terzo tempo di Charles Leclerc sulla Ferrari colore rosso antico, un amaranto che ricorda le prime monoposto uscite dallo stabilimento a Maranello. Sulla pista del Mugello, di proprietà della Ferrari, il pilota monegasco ha girato sui tempi dei migliori, lasciandosi momentaneamente alle spalle le delusioni patite in Belgio e domenica scorsa a Monza.

L’occasione è speciale: domenica, nel Gp della Toscana, il Cavallino rampante celebrerà la sua millesima presenza in Formula 1. E ci tiene a farlo nel miglior modo possibile, al di là delle difficoltà di quest’anno.

Bottas (Mercedes) ha ottenuto il miglior tempo in 1’17’’879. Nessuna auto era mai scesa sotto il minuto e 18’’ in questo circuito che, oltre alle moto, ha ospitato solo test di F1. A seguire Verstappen con la Red Bull, anche lui su livelli record (1’17’’927), poi Leclerc (1’18’’186) e Hamilton (Mercedes, 1’18’’409). Leclerc ha capitalizzato l’esperienza di un filming day in primavera, cento chilometri con gomme da esibizione in cui ha memorizzato i segreti della pista.

Sebastian Vettel con l’altra Rossa amaranto è rimasto indietro: 1’19’’267, 13° tempo della mattinata. I due piloti – ha precisato al Ferrari – hanno svolto lavori diversi. E’ nella logica delle cose, tuttavia, che a Leclerc venga riservato un trattamento da primo pilota, dal momento che Vettel ha già un piede fuori dalla squadra: il prossimo anno correrà con la Aston Martin oggi Racing Point.

Gli altri piazzamenti nelle libere: 5. Gasly (AlphaTauri); 6. Ocon (Renault); 7. Kvyat (Alpha Tauri); 8. Norris (McLaren); 9. Albon (Red Bull); 10. Ricciardo (Renault).

(La Stampa)

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