Pioggia di critiche all’ex presidente francese: «Questo è razzismo, puro e profondo»
Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese, giovedì sera è stata invitato a presentare il suo ultimo libro, Le temps des tempêtes, a Quotidien, una trasmissione in onda sul canale Tmc molto seguita dal pubblico di sinistra. Ma durante la diretta Sarkozy è scivolano su una gaffe che ha fatto infuriare molti. L’ex presidente ha associato la parola «singes», ovvero scimmie, e «nègres», cioè negri. Sarkozy stava criticando le élite descrivendole come «scimmie che non ascoltano nessuno». Sarkò ha poi proseguito parlando del politicamente corretto: «Abbiamo ancora il diritto di dire scimmie? Perché non abbiamo più il diritto di dire, come si dice, I dieci piccoli soldati ora? Si dice così. Già, la società progredisce!».
Chi stava davanti alla televisione ha subito notato il riferimento al romanzo di Agatha Christie Dix petits nègres, che è appena stato ripubblicato e ribattezzato in francese «Ils étaient dix», con la parola «nègre» sostiuita nel libro dalla parola «soldat» per volere del nipote della giallista britannica, James Prichard.
La frase ha scatenato subito la polemica. «E così un ex presidente della Repubblica francese associa spontaneamente le scimmie ai “negri”il razzismo senza mascherina», ha detto il segretario nazionale del Partito socialista, Olivier Faure. Audrey Pulvar, assessora di origini martinichesi del comune di Parigi, ha twittato: «Oggi non si può più dire niente ma si può mettere il segno uguale tra «negro» e scimmia, in un abissale silenzio, senza essere contraddetti. È un razzismo puro e profondo, disinvolto, naturale. In tranquillità». Amareggiato anche il leader degli ecologisti Yannick Jadot, che ha parlato di «naufragio razzista».
(La Stampa)