Il figlio del fondatore M5s punta il dito verso deputati e senatori che non rispettano gli impegni economici e che costringono a ridurre l’operatività della piattaforma
Troppi morosi tra i parlamentari grillini, così la piattaforma Rousseau “riduce il servizio”. La notizia è stata data con una lettera agli iscritti dell’associazione da Davide Casaleggio proprio nel giorno in cui è partita la procedura delle sanzioni per i mancati pagamenti nel Movimento 5 stelle. Deputati e senatori morosi, infatti, hanno ricevuto una lettera con l’avvio del procedimento che può portare all’espulsione dal Movimento per coloro che non hanno versato le quote. Mentre i sostenitori della piattaforma si sono visti recapitare questo messaggio: «Caro iscritto, ti scrivo per comunicarti che, a causa delle protratte e gravi morosità di diversi portavoce del Movimento 5 Stelle che da troppi mesi hanno deciso di venir meno agli impegni presi, saremo costretti a ridurre progressivamente diversi servizi e strumenti le cui spese di funzionamento, in assenza delle entrate previste, non risultano ovviamente più sostenibili».
Insomma il figlio del fondatore del Movimento punta il dito sulle «gravi inadempienze e il mancato rispetto degli impegni presi» da parte dei parlamentari
che costringono così a ridurre «risorse, strumenti e servizi non potendo più sostenere le spese. Qualora tali condizioni permangano non sarà più possibile garantire l’infrastruttura organizzativa, amministrativa, tecnologica e comunicativa, nonché la tutela legale e le attività di formazione necessarie per il Movimento 5 Stelle». Dunque se non ci sarà una inversione di tendenza, con i portavoce M5s che perciò riprenderanno con regolarità a versare il contributo di 300 euro all’associazione, si chiuderà i battenti. Anche se per evitare di farlo, assicura, «mi batterò con tutte le mie forze». Certo sia chiaro, continua l’affondo di Davide Casaleggio ai parlamentari morosi, «credo che nessuno debba essere al di sopra delle regole che ci siamo dati e credo che altrettanto importante che nessuno possa anche solo pensare di poterlo essere». In questi anni, continua ancora Davide Casaleggio, «siamo riusciti, con fatica e sacrificio, a far sì che il Movimento 5 Stelle potesse avere tutte le attività necessarie per il suo mantenimento utilizzando importi infinitamente inferiori (1,3 milioni) a quelli impiegati da altre forze politiche». I primi a non aver mandato giù la lettera sono proprio alcuni deputati e senatori penta stellati, pronti a continuare la “battaglia” per chiedere che la piattaforma Rousseau torni al Movimento e non venga gestita dall’esterno.
(Avvenire)