27 Dicembre, 2024
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Internazionali, Sinner batte Paire e la sua follia.

Avanti anche Sonego e la sorpresa Jasmine Paolini

Subito fuori Camila Giorgi. Musetti e Cecchinato conquistano il tabellone principale

ROMA. Il sussulto di giornata arriva a sera fatta, quando il «mauvais garcon» Benoit Paire, dentro il silenzio vellutato e caldo del Pietrangeli decide di buttare la partita. Davanti ha Jannik Sinner, ma l’avversario vero, come al solito, è dentro. Già ieri il francese – risultato positivo a New York e quindi escluso dagli Us Open dove ha passato 10 giorni segregato in albergo – aveva dato di matto su Twitter, scagliandosi alla Cambronne contro «l’organisation de m…rde!» (l’opinione è solo sua) degli Internazionali, colpevole di averlo messo in campo senza dargli un giorno di riposo. In campo non ci ha messo molto ad andare in ebollizione, prima sputandosi addosso e scagliando la racchetta, poi scatenando una rissa (unilaterale) con l’arbitro, tirando una bottiglietta in campo, e alla fine buttando anche la partita in maniera plateale. In arrivo per lui una multa salata, e chissà come sarebbe finita con il pubblico sugli spalti.

«Non è facile giocare così», ammette Jannik, che ha chiuso 6-2 6-1 e al prossimo turno incontrerà Stefanos Tsitsipas, nella rivincita del match, sempre di secondo turno, dell’anno scorso.

«Non voglio giudicarlo, è tornato da New York dopo la quarantena, e poi se mi faceva il break nel secondo set magari ricominciava a tirarle dentro. Cosa gli dirò negli spogliatoi? Proprio niente. Per me la cosa più importante è crescere, accumulare esperienza, perché vincere o perdere a 19 anni non è così importante. Durante la pandemia mi sono allenato tanto, ma non è la stessa cosa che giocare in torneo, ora ho bisogno di partite. Sto bene, le mia famiglia sta bene, e mi diverto a girare il mondo, anche se senza pubblico e con il Covid la situazione non è proprio ideale».

Al secondo turno va anche Lorenzo Sonego, che sbriga in fretta (6-3 6-1) la pratica Basilashivili. «Mi mancava giocare sul Pietrangeli –, dice Sonny Boy –. Ho sempre vissuto delle emozioni particolari qui a Roma, il pubblico mi ha sempre caricato tanto. Cerco di lottare come se ci fosse il tutto esaurito». Esce invece Gianluca Mager, battuto 7-6 6-1 da un avversario fuori dalla sua portata come l’ex numero 3 del mondo Grigor Dimitrov. In mattinata, nell’ultimo turno di qualificazione, Lorenzo Musetti si era guadagnato un posto in tabellone battendo in un incertissimo derby azzurro il “gemello” Giulio Zeppieri (6-1 5-7 6-3), imitato da Marco Cecchinato, vincente sullo slovacco Kovalik (6-2 6-1). Per Lorenzo domani ci sarà un prestigioso debutto contro Stan Wawrinka in seconda serata sul centrale.

Nel femminile, benissimo Jasmine Paolini che da numero 99 del mondo, ammessa in tabellone con una wild card, in poco più di un’ora e contro il pronostico, ha buttato fuori la numero 46 Anastasija Sevastova (6-2 6-3) approfittando anche una performance disastrosa della lèttone al servizio. Peccato invece per Camila Giorgi – che peraltro con il Foro non ha mai avuto feeling – battuta 7-5 6-7 6-4 dall’ucraina Yastremska.

Fra i big, subito fuori Felix Auger-Aliassime, superato dal serbo Krajinovic (6-4 7-5), il russo Khachanov (6-3 3-6 6-1 con Ruud) e il finalista 2018 di Wimbledon, il sudafricano Anderson ( 6-3 7-6 da Humbert).

Il programma di martedì 15 settembre (dalle 11, tv su Supertennis e Sky)

Centrale: Bagnis-Rublev, Cocciaretto-Begu, Pella-Shapovalov. Non prima delle 19: Muguruza-Stephens, Wawrinka-Musetti

Pietrangeli: Siniakova-Kerber, Koepfer-De Minaur, Kontaveit-Garcia, Jabeur-Gauff, Cecchinato-Edmund

Grand Stand Arena: Sousa-Millman, Sandgren-Caruso, Pera-Kuznetsova, Raonic-Mannarino

(La Stampa)

 

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