26 Dicembre, 2024
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“No campagna elettorale”, i genitori di Genova contro Toti

Il Governatore ieri ha diffuso la foto dei bambini in ginocchio.

“Troviamo increscioso che un gesto di entusiasmo per una classe finalmente riunita sia stato interpretato e strumentalizzato”.

Ma non nascondono “la grave mancanza dei banchi e di adeguati arredi scolastici”

I genitori non ci stanno: “Noi non siamo in campagna elettorale”. La scuola è una cosa e il voto regionale di domenica e lunedì in Liguria è un’altra. Questo è il day after nell’Istituto Castelletto di Genova, diventato un caso dopo che il governatore Giovanni Toti, che aspira al secondo mandato, ha pubblicato una foto che ritrae i bambini della classe III C inginocchiati a terra mentre usano la sedia come base d’appoggio per scrivere in mancanza dei banchi monoposto. “Proviamo profondo dispiacere”, scrivono i genitori, “per la strumentalizzazione e le considerazioni denigratorie nei confronti di una scuola, la nostra, di cui ci sentiamo profondamente orgogliosi” poiché ha fatto “di tutto per poter aprire in sicurezza nonostante i ritardi, le varie ‘assenze’, di oggetti ma anche di interesse pubblico”.

Quindi in questa lettera i genitori ricostruiscono quanto successo, non senza sottolineare “la grave mancanza” relativa “all’assenza dei banchi o di adeguati arredi scolastici”. Ma per quanto riguarda l’invio della foto, che sarebbe dovuta rimanere privata, chiariscono che non si è trattato di un “gesto di leggerezza da parte di una maestra” ma “di un gesto affettuoso, peraltro legittimato da tutti noi genitori, che proprio grazie a quel mezzo di comunicazione abbiamo potuto tener vivi in questi mesi i legami tra maestre e bambini”.

In pratica, la maestra ha inoltrato la foto alla chat dei genitori, quindi, dicono loro, “troviamo increscioso che un gesto di entusiasmo per una classe finalmente riunita sia stato interpretato e strumentalizzato”. Tuttavia qualcuno dei genitori “con grande imprudenza e incoscienza, ha inoltrato ai mezzi di comunicazione senza autorizzazione una foto privata, sbagliando molto e a danno solo di chi ha permesso ai nostri bambini di iniziare la scuola, come la maggior parte degli altri bambini e studenti di tutta Italia, pur con una sistemazione provvisoria”.

Provvisoria, appunto. Perché nell’istituto comprensivo Castelletto, ieri, non erano ancora arrivati i banchi monoposto e a quanto pare erano stati gettati i vecchi banchi. I nuovi sono stati poi consegnati oggi pomeriggio, come annunciato ieri dal preside. I genitori, avvisati che al rientro non ci sarebbero stati i banchi monoposto, avevano comunque preferito che l’inizio dell’anno scolastico fosse il 14 settembre come per tutti gli altri seppur per un paio d’ore al giorno.

I genitori non tralasciano quindi i problemi: “Ci teniamo a sottolineare che non è questa la sede di giudicare o condannare i meccanismi che non hanno consentito la dotazione di tutti i banchi a tutte le scuole e neppure incolpare qualcuno di non aver mantenuto promesse, preteso risorse o sbagliato qualcosa”. Ma di una cosa sono certi: “Noi genitori non siamo in campagna elettorale e auspichiamo che tutto questo interesse per la scuola prosegua anche dopo le elezioni, dato che non sembra essere il centro delle preoccupazioni del nostro Paese, purtroppo, da decenni”.

(Huffpost)

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