25 Novembre, 2024
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Marche, centrosinistra perde Regione dopo 25 anni.

Vince Acquaroli di FdI

Il centrodestra vince nelle Marche. Dopo 25 anni il centrosinistra perde la sua regione che passa al nuovo presidente Francesco Acquaroli, parlamentare di Fdi, con il 49,12%, sostenuto anche da Lega, Forza Italia, Udc-Popolari, Movimento per le Marche, Civici per le Marche e Civitas-Civici per Acquaroli, quando mancano 490 sezioni su 1.576. Il suo sfidante Maurizio Mangialardi del centrosinistra è al 37,17%. Il candidato del M5s Gianmario Mercorelli è all’8,69%, mentre quello della lista Dipende da Noi Roberto Mancini al 2,43%. Tra i partiti il primo è il Pd con il 24,87% seguito da Lega (22,35%), Fratelli d’Italia (18,68%), Forza Italia (6,06%) e la lista Italia viva-socialisti-civici (3,26%).

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Maceratese di Potenza Picena, dove è stato sindaco, Acquaroli venerdì compirà 46 anni con la certezza di entrare a Palazzo Raffaello di Ancona da presidente della Regione. Una vittoria dedicata “a chi ha creduto più di tutti in me, a Giorgia Meloni, che non solo in questa partita mi ha sostenuto e spinto. Sicuramente a tutto il centrodestra e soprattutto alla mia famiglia che ha avuto nella mia vita un ruolo importante”, spiega Acquaroli. E una vittoria scritta: da oltre un mese, tutte le stime dei principali istituti demoscopici davano il candidato di Giorgia Meloni avanti sul diretto contendente, Mangialardi, con una percentuale a due cifre; 10 punti in più secondo le stime che anche questa mattina giravano all’interno del comitato elettorale del neo governatore.

“È stata la vittoria della disponibilità e della capacità di dare una nuova opportunità a questa regione che si era ripiegata su se stessa – commenta Francesco Acquaroli – Una regione che non riusciva e non riesce piu a esprimere la sua operosità sui territori e nella imprenditorialità. Oltre a essere incapace ad attrarre turisti e risorse. Dobbiamo tornare ad avere fiducia in noi stessi, fin da domani mattina inizieremo a lavorare per una visione comune, condivisa e inclusiva”, dice il primo presidente di centrodestra delle Marche, in conferenza stampa parlando dei primi passi da compiere “per dare le risposte che i marchigiani da anni attendono”, ha sottolineato. Tra i temi su cui si concentrerà “fin da subito” Acquaroli e la maggioranza di centrodestra ci sono “le infrastrutture viarie, la sanità, il lavoro e la ricostruzione post terremoto”. Acquaroli ha anche evidenziato il problema “della fuga dei giovani da questo territorio”.

Per Francesco Acquaroli è stata una campagna elettorale particolarmente faticosa, durante la quale ha perso 10 chili; su e giù per le Marche, guidando spesso da solo la sua macchina. “Sabato si è riposato, aveva bisogno di recuperare le forze”, hanno riferito dal suo staff, dal quale emerge anche grande soddisfazione per il risultato che si sta profilando per Fratelli d’Italia nelle Marche, che oscilla tra il 16 e il 18%. In attesa di che la vittoria sia ufficiale, si comincia a guardare alla composizione della giunta: accanto al presidente, ci saranno sei componenti. Acquaroli ha detto di voler rispettare la differenza di genere, ma soprattutto le competenze dei singoli, con la Lega – che al momento non sfonda e non diventa il primo partito delle Marche – che ha chiesto per sè tre assessorati chiave: sanità, agricoltura e pesca e attività produttive. Tra le bocche al momento cucite del Pd, solo Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente di Ali, ha accennato a un commento su Facebook: “Grande rammarico per le Marche, se il Movimento 5 Stelle avesse fatto l’alleanza, che abbiamo cercato fino all’ultimo, avremmo vinto la quarta regione. Con la vittoria in Campania, Toscana e Puglia si rafforzano Zingaretti e il Pd”.

Esulta sempre su Facebook, Giorgia Meloni: “Trionfo Marche! Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto”.

 

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https://video.repubblica.it/edizione/bari/bari-tensione-al-comitato-elettorale-di-emiliano-aggredito-cameraman/367563/368140?ref=vd-auto&cnt=1

(La Repubblica)

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