A Marsiglia e Aix: bar e ristoranti chiusi
Coronavirus nel mondo, in Francia allerta massima a Marsiglia e Aix: bar e ristoranti chiusi
Sono oltre 31,7 milioni i casi di contagio da pandemia nel mondo e più di 974mila i decessi causati a livello globale dal Covid-19 secondo i dati aggiornati dal Coronavirus Resource Center della Johns Hopkins University. Al primo posto della classifica dei contagi e dei decessi restano gli Stati Uniti, con 6,8 milioni di infezioni e 200mila decessi. Il Vecchio Continente, ha superato la soglia dei 5 milioni di contagiati, la Francia ha effettuato una nuova stretta su Parigi dove i bar chiuderanno alle 22. La regione di Madrid ha invocato l’esercito per gestire le zone rosse in cui quasi un milione di spagnoli sono costretti all’isolamento.
GRAFICI E MAPPE
LA SITUAZIONE NEL MONDO: GRAFICI E MAPPE LA TIMELINE
Francia, allerta massima: Parigi diventa zona “scarlatta”
Per l’area di Marsiglia, seconda città del Paese, e all’area metropolitana che questa condivide con Aix-en-Provance, è scattata “l’allerta massima” per l’emergenza coronavirus, a causa di un tasso di incidenza superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti. Lo ha annunciato il ministro della Sanità, Olivier Véran, spiegando che questo significa che “a partire da lunedì i bar ed i ristoranti saranno chiusi”. Mentre a Parigi e nelle altre 10 città messe sotto “allerta rafforzata” i bar a partire da lunedì chiuderanno alle 22. Oltre alla capitale le altre città interessare sono: Bordeaux, Grenoble, Lille, Lyon, Montpellier, Nizza Rennes, Rouen, Saint-Etienne eToulouse. Le scuole rimarranno aperte, mentre nei luoghi pubblici saranno vietate le riunioni di gruppi superiori alle 10 persone, come saranno vietati i party.
Gb, salta finanziaria di autunno
Non ci sarà una finanziaria di autunno quest’anno nel Regno Unito a causa della pandemia da coronavirus. Il Tesoro in una dichiarazione ha fatto sapere che “non è il momento giusto per delineare piani a lungo termine, le persone vogliono vederci concentrati sul qui e ora”. Nel Regno Unito sono stati registrati più di 6mila nuovi casi, il più alto aumento giornaliero in quattro mesi, molto vicino al record del 1° maggio quando si toccarono i 6.200 contagi. Stabile invece – alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni annunciate ieri da Boris Johnson – il bilancio dei morti (37 nelle ultime 24 ore come ieri), nonché il totale dei ricoveri nazionali in terapia intensiva, fermo a 181. Circa 220mila, infine, i test quotidiani eseguiti, fino a una somma di oltre 19 milioni dall’inizio della pandemia.
Johnson: pronto a far intervenire l’esercito “se necessario”
Il governo di Boris Johnson “si riserva il potere di prendere misure” più severe se la popolazione britannica non rispetterà le restrizioni rafforzate di fronte al rimbalzo dei contagi da coronavirus. Lo ha detto lo stesso premier Tory in un messaggio televisivo alla nazione in cui ha richiamato “il buonsenso” dei suoi connazionali e ricordato di essere “riluttante” a intervenire sulle libertà individuali, ma di ritenere ora necessario agire per evitare conseguenze più gravi. Ha quindi confermato che le misure sono vincolanti, con più controlli di polizia e multe più salate, e che il governo è pronto “se necessario” a usare l’esercito in compiti di backup per consentire agli agenti di concentrarsi di più nella sorveglianza sulle misure anti-Covid.
Johnson, da noi più contagi che in Italia perché amiamo la libertà: e in Parlamento scende il gelo
Johnson ha indicato la pandemia attuale come “la crisi più grave che il mondo si trova a dover affrontare in tutta la mia vita”. Mentre ha parlato di speranze dalle ricerche su un vaccino, aggiungendo tuttavia che “non ci siamo ancora”. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati quasi 5.000 nuovi contagi (dato più alto dal 7 maggio) e 37 decessi (il numero più alto dal 14 luglio). Misure analoghe a quelle annunciate dal premier Tory britannico per l’Inghilterra, pur con qualche differenza comunque inferiore rispetto ai mesi scorsi, sono state intanto annunciate contemporaneamente per la Scozia e per il Galles dai capi dei governi locali di Edimburgo e di Cardiff, l’indipendentista Nicola Sturgeon e il laburista Mark Drakeford: competenti in materia nei rispettivi territori in forza della devolution accordata alle nazioni del Regno.
Germania, Maas in quarantena: positiva guardia del corpo
Il ministro degli Esteri Heiko Maas è in quarantena dopo che una delle sue guardie del corpo è risultata positiva al Covid-19. Lo ha reso noto l’agenzia tedesca Dpa. La Germania, rispetto agli altri grandi Paesi europei, ha subito un impatto più lieve durante la prima ondata. E l’evoluzione dei nuovi contagi per ora resta sotto la soglia media dei duemila. Ora, però, “dobbiamo cambiare alcune cose perché la pandemia inizierà seriamente soltanto adesso. Anche da noi”. L’avvertimento è arrivato da Christian Drosten, virologo dell’ospedale Charité che rappresenta una delle voci più autorevoli del panorama scientifico nazionale. “Non abbiamo fatto le cose meglio degli altri finora, abbiamo soltanto reagito prima”, ha sottolineato, invitando le autorità e la popolazione a non abbassare la guardia e a non trattare la questione con superficialità, con “modi da stadio”.
Cancellato il Ballo dell’Opera di Vienna
Il Ballo dell’Opera di Vienna del 2021, in programma per l’11 febbraio, è stato cancellato. Lo riferisce l’emittente austriaco Orf. In una dichiarazione congiunta, il cancelliere Sebastian Kurz (Övp) e il vice cancelliere Werner Kogler (Verdi) hanno affermato che la decisione per il governo non è stata facile ma che sarebbe “irresponsabile” far svolgere l’evento in forma tradizionale.
Madrid chiede l’esercito per i test nelle zone rosse
Anche la capitale spagnola, Madrid, sta facendo fronte ad una situazione potenzialmente esplosiva. Le autorità regionali, dopo aver ripristinato il lockdown in sei quartieri della città ed altri 7 comuni, hanno chiesto al governo centrale l’intervento dell’esercito per l’installazione di tende, l’esecuzione di test e lavori di disinfezione. Servono anche 200 medici extracomunitari, per far fronte alla carenza di personale, e agenti della polizia nazionale per le ispezioni. La prossima settimana, inoltre, potrebbero scattare ulteriori restrizioni, con un ampliamento del numero di aree a mobilità ridotta nella regione. Se si considera che nelle zone senza restrizioni si viaggia a oltre mille contagi ogni 100mila abitanti.
Trump: “Stiamo distruggendo il Chinavirus”
“Stiamo distruggendo il virus”: lo ha assicurato il presidente Usa, Donald Trump, nel corso del suo comizio in Pennsylvania, attaccando ancora la Cina. “Non chiamatelo coronavirus; è il Chinavirus. Corona, la corona suona come una cittadina italiana o qualcosa del genere. È Chinavirus”, ha detto il presidente parlando ai sostenitori non distanziati tra loro, molti dei quali non indossavano la mascherina. Trump ha preso in giro il suo rivale democratico alle elezioni presidenziali di novembre, Joe Biden. “Indossa sempre la mascherina. Tutti quei soldi in chirurgia plastica per coprirla con una mascherina”, ha aggiunto Trump. Il presidente ha poi commentato i 200 mila morti per il coronavirus negli Usa e ha detto che sarebbe potuta andare peggio: “Penso che sia un peccato, ma se non l’avessimo gestita nel modo giusto avreste 2,5 milioni di morti”, ha detto, citato da The Hill.
Cina: contro di noi “accuse infondate”
Pechino, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin all’indomani del duro intervento di Donald Trump all’Assemblea generale dell’Onu, “si oppone con fermezza” agli Usa che “fabbricano menzogne e lanciano accuse infondate” contro il gigante asiatico “dal podio delle Nazioni Unite per fini politici”. Gli Stati Uniti, ha incalzato Wang secondo le dichiarazioni riportate dai media ufficiali cinesi, hanno “usato” l’Assemblea generale dell’Onu per “infangare la Cina per scopi politici”. E “i fatti dimostrano che unilateralismo e bullismo sono le principali minacce per il mondo”, ha detto ancora il portavoce, accusando gli Usa di aver “ripetutamente lanciato accuse infondate” contro la Cina sul Covid-19 nel “tentativo di distogliere l’attenzione dalla risposta inadeguata” alla pandemia.
Argentina, 470 morti in 24 ore: è record
L’Argentina ha registrato nelle ultime 24 ore 12.027 nuovi casi di coronavirus, per un totale di 652.174 infezioni. Registrati anche 470 decessi legati alla malattia, il numero di alto dall’inizio dell’epidemia. Il totale delle vittime sale a 13.952.
Il Papa: “Per trovare rimedi al Covid non si ascoltino solo i colossi farmaceutici”
Sul “modo di curare il virus si ascoltano più le grandi compagnie farmaceutiche che gli operatori sanitari, impegnati in prima linea negli ospedali o nei campi-profughi. Questa – ha detto Papa Francesco nell’udienza generale – non è la strada buona. Tutti vanno ascoltati”. “Per uscire migliori da una crisi, il principio di sussidiarietà dev’essere attuato, rispettando l’autonomia e la capacità di iniziativa di tutti, specialmente degli ultimi”, ha aggiunto il Papa.
Israele, nuovo picco in 24 ore: oltre 6.800 contagi
Israele ha battuto il suo triste record di nuovi casi quotidiano di Covid-19: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6.861 contagi. In giornata è prevista la riunione del comitato governativo per il coronavirus per decidere ulteriori misure restrittive per contenere la diffusione dei contagi. Tra le misure che saranno valutate, l’esecutivo potrebbe imporre una stretta sulle manifestazioni che da mesi richiedono le dimissioni del premier Benjamin Netanyahu. I ministri valuteranno, inoltre, se restringere le preghiere nelle sinagoghe in vista dello Yom Kippur, la principale festività del calendario ebraico, e se vietare la vendita nei mercati di cedri, rami di palma, mirto e salice che vengono usati nelle cerimonie religiose durante i sette giorni di Sukkot.
Giappone, cancellato il Grande Slam di judo
Il Grande slam di judo, uno dei maggiori tornei del circuito mondiale di questo sport, in calendario per il mese di dicembre, è stato cancellato a causa della pandemia di coronavirus. Lo ha annunciato l’International Disciplinary Federation (IFJ). “Di fronte alla persistente incertezza che circonda la pandemia di Covid-19 e al fatto che il Giappone sarà il Paese ospitante dei Giochi Olimpici (posticipati all’estate del 2021, ndr), l’IFJ deve prestare la massima attenzione nell’organizzazione degli eventi in Giappone “, ha spiegato la federazione in un comunicato. “Abbiamo deciso di cancellare questo Grande Slam e di non rimandarlo perché ci sono già diversi eventi IJF e competizioni nazionali che si terranno all’inizio del 2021”, ha aggiunto la federazione. Il Grande Slam di Budapest, previsto per la fine di ottobre, è attualmente confermato, ma la decisione finale spetterà alle autorità ungheresi il mese prossimo, ha detto l’IFJ. Per gennaio sono confermati anche i Master di Doha, in Qatar.
(La Repubblica)