21 Dicembre, 2024
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Razzismo e bullismo a Roma: “Araba di m…, torna al tuo Paese”

tredicenne aggredita dai compagni di scuola

È accaduto al Collatino, periferia Est della Capitale. La ragazza subiva da mesi offese e ingiurie. Emergenza baby gang a Fiumicino

Insulti, offese, aggressioni. Ogni giorno. Per mesi. Come se fosse la cosa più normale del mondo. Quasi «dovuta» perché la vittima è una tredicenne che vive a Roma «ma» ha origini arabe. In quel «ma», inqualificabile, è racchiusa questa storia di razzismo, intolleranza e bullismo avvenuta nella periferia est della Capitale, al Collatino. All’ombra di una scuola media della zona, il cui nome non compare come è comprensibilmente celato quello della ragazza che ha dovuto subire di tutto dai compagni. Per quella che loro hanno bollato come una diversità da combattere e non una unicità da rispettare. Solo odio e disprezzo nei suoi confronti. Per un tempo lunghissimo. Fin dall’inizio dello scorso anno scolastico.

Terrore e vergogna

Attimi di terrore misti a vergogna quasi fosse sua la colpa di quello che le stava accadendo. Tutto vissuto in silenzio, senza mai parlarne con nessuno. Con una pausa dovuta al lockdown che le ha permesso per qualche tempo di essere protetta da quell’inferno, con lo stop alle lezioni. Poi il ritorno a scuola e qualche giorno fa la violenza sia verbale che fisica che fa scattare la denuncia. Non avviene all’interno dell’istituto scolastico ma nelle vicinanze, in un piccolo parco del quartiere, ma sempre da parte dei compagni di scuola. Una in particolare, che pare la tormentasse senza darle tregue.

L’aggressione

«Araba di m… torna al tuo Paese» le urla in faccia per poi prenderla a schiaffi. Si aggiungono i due ragazzi che erano con lei e che continuano a infierire con calci e pugni anche quando la giovane finisce a terra. Fimando la scena con il telefonino. Il referto dei traumi subiti è firmato nero su bianco dai medici dell’ospedale romano Sandro Pertini dove la ragazzina è stata portata in evidente stato di choc dai genitori. Sono loro a vederla in quello stato mentre la tredicenne si presenta alla festa in un locale in cui si stava recando. Qui c’e anche la madre dell’autrice del pestaggio che, chiamata in causa mimaccia di fare la stessa cosa messa in pratica dalla figlia. Dopo la chiamata al 118 e il trasporto in ospedale, la denuncia ai carabinieri.

Baby gang a Fiumicino

L’episodio segue altri gesti di bullismo che si sono moltiplicati nelle ultime settimane anche sul litorale laziale. In particolare a Fiumicino dove più volte è stata denunciata la presenza di diverse baby gang violente. Non solo il violento pestaggio del branco ai danni di un diciannovenne che qualche giorno fa è stato massacrato di botte perché voleva difendere la sua fidanzata in un giardino della cittadina. Ci sono stati anche altri pestaggi rivolti ad altri ragazzi ad opera di vere e proprie gang che vogliono dettare legge nella zona. E intendono «iniziare» i giovani del posto con questi metodi aberranti. Per questo, per segnalare lo stato di emergenza fra i giovani e trovare una soluzione in tempi brevi dal consiglio comunale è partita una lettera di Sos rivolta al Prefetto di Roma.

(La Stampa)

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