22 Dicembre, 2024
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Coronavirus, in chiesa arriva il dispenser elettronico per l’acqua santa

L’idea di un parroco del Catanese: un’acquasantiera hi tech con fotocellula, per evitare il contagio

Dall’epoca del lockdown, le acquasantiere delle chiese sono asciutte. Immergere le dita nello stesso contenitore dove faranno la stessa cosa centinaia di altre persone è un rischio che le norme anti-Covid hanno da tempo previsto e scongiurato. Ma l’acqua benedetta è parte delle ritualità di chi entra in chiesa e, soprattutto nei piccoli paesi, la richiesta dei fedeli ai parroci è costante. A Sant’Alfio, paesino in provincia di Catania sul versante orientale dell’Etna, il parroco della antica chiesa madre dalla singolare facciata nera di pietra lavica, si è inventato una soluzione tecnologica: un dispenser con fotocellula, di quelli utilizzati per il sapone liquido, solo che dentro c’è l’acqua benedetta. Metti le mani sotto il beccuccio e, senza toccare nulla, esce l’acqua per farsi il segno della croce.

Don Giovanni Salvia

Ad annunciarlo ai fedeli è stato, qualche giorno fa, lo stesso parroco, don Giovanni Salvia, con un post sul profilo Facebook dell’Arcipretura parrocchiale Sant’Alfio, San Cirino e San Filadelfo: “È tornata l’acqua benedetta in chiesa – ha scritto don Salvia -. Diverse persone da tempo mi hanno chiesto il ripristino in chiesa dell’acqua benedetta. Come fare? Facile! Rispettando le norme anti Covid 19, ho comprato il dispenser con fotocellula senza toccare l’erogatore. Bentornata in chiesa “acqua benedetta” per il bene dei fedeli nelle chiese di Sant’Alfio e Puntalazzo”. Un gesto che il parroco ha dedicato ai “suoi” fedeli e quasi a volersi fare un regalo per i suoi 33 anni di sacerdozio che ha celebrato proprio in questi giorni.
L’acquisto in realtà è stato doppio, perché oltre a quello nella chiesa madre di San’Alfio, l’ingegnoso parroco ne ha installato un altro nell’acquasantiera della chiesa Maria Santissima Assunta di Puntalazzo, minuscola frazione del vicino comune di Mascali e nella quale padre Giovanni dice messa. Dai commenti in fondo al post, pare che l’iniziativa sia stata molto apprezzata.

(La Stampa)

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