22 Novembre, 2024
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Guerra (Oms) rassicura: “Non vedo il rischio di un nuovo lockdown”

Ma il membro del Cts invita gli italiani a scaricare la app Immuni: “Aiuterebbe a contrastare l’epidemia, specie con l’arrivo dell’autunno che porterà con sé un inevitabile aumento di casi”

Inondati di dati in parte rassicuranti in parte no sui contagi da coronavirus, la domanda che tutti si pongono è, ci sarà un nuovo lockdown, l’epidemia sta sfuggendo di mano? Secondo Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, membro del Comitato tecnico scientifico, intervistato dal Corriere della sera, possiamo stare tranquilli, per ora.
“Non ci sono state esplosioni di casi, è una lenta risalita di persone positive che non porta per il momento a intasamenti in ospedale. Il sistema di monitoraggio dà la possibilità di controllare con precisione e tempestività la situazione e di capire se peggiora”.

In questo fa premio la disciplina degli italiani rispetto agli altri paesi. Insomma da noi si è capito che è meglio non scherzare con il virus. E così la gestione a livello politico.

“Tutte le riaperture sono state fatte a intervalli di 14 giorni, secondo i tempi di incubazione del virus e seguendo in maniera molto precisa le raccomandazioni dell’Oms – prosegue Ranieri Guerra – che non a caso porta l’Italia ad esempio di come si riesca a riportare sotto controllo una situazione difficilissima. Dopo ogni apertura segue la verifica dell’impatto sulla circolazione del virus e, se positiva, si va avanti. Ogni riapertura ha un rischio implicito. Ora aspettiamo i dati di quelle di scuole, nidi, università e pubblico impiego. Queste considerazioni hanno portato il Cts a considerare inopportuno per il momento il ritorno del pubblico negli stadi. Aspettiamo almeno metà-fine ottobre, anche considerando quello che sta accadendo in Spagna e in Francia”.

Per cui Ranieri Guerra esclude “il rischio di chiusure totali”,

ma sottolinea come per sempre meglio procedere sarebbe meglio scaricare tutti la app Immuni: “Aiuterebbe a contrastare l’epidemia, specie con l’arrivo dell’autunno che porterà con sé un inevitabile aumento di casi Covid confondibili con l’influenza ordinaria”

(Globalist)

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