Il ministro: sul piano sociale ricadute maggiori nelle aree meno sviluppate del Mezzogiorno
“Sul piano sociale le ricadute rischiano di essere maggiori nelle aree meno sviluppate del Mezzogiorno, soprattutto in termini di occupazione. Noi rischiamo di arrivare a fine anno, lo dice la Svimez, con circa 600-800mila posti di lavoro in meno”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, nel corso di un’audizione nelle commissioni riunite Politiche Ue e Bilancio del Senato sulle Proposta di Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito del Recovery fund.
Il governo, poco prima dello scoppio della pandemia, “aveva presentato un Piano per il Sud fino al 2030” che e’ “ancora attuale e per certi versi ancora di piu’ per investimenti programmati e metodo promosso, con molte risorse gia’ attivate e che si affiancano al Recovery Fund”, ha sottolineato il ministro.
“Il piano Sud 2030, il nuovo accordo di partenariato e il Piano nazionale di ripresa e resilienza hanno obiettivi programmatici comuni e coerenti”, ha aggiunto Provenzano.
(Agi)