17 Luglio, 2024
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Il viceministro Sileri ipotizza uno stop al Campionato di 7 giorni

 “Se qualcuno del Napoli dovesse risultare positivo, e nel frattempo forse ha contagiato qualcun altro, capite che si arriva al blocco”

 

“Se qualcuno del Napoli dovesse risultare positivo, e nel frattempo forse ha contagiato qualcun altro, capite che si arriva al blocco. Da un punto di vista sanitario, da medico e non da viceministro, dico che la cosa migliore da fare sarebbe fermarsi almeno per 7 giorni. Ci dovremmo comportare come ci comportiamo con i focolai”. Lo ha detto a ‘Un giorno da pecora’ su Radio 1 Rai, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, a proposito del campionato di calcio.

Gli abbracci e l’esultanza in campo dovrebbero essere vietati –

ha ammonito – la distanza deve comunque essere mantenuta. Se da un positivo nella squadra sono diventati 14 vuol dire che il virus è circolato, che non sono state mantenute le distanze – ha osservato –se abbiamo un tampone negativo non dobbiamo pensare di essere invincibili. Continuare a mantenere le distanze è fondamentale”.

Quindi, ha proseguito, “i giocatori smettano di abbracciarsi e baciarsi, anche dopo un gol. Vale per noi, per chi va a un funerale o a un matrimonio, non vedo perché non debba valere per una partita. Non bisogna avere contatti che mettano a rischio la salute di chi è davanti a te. I nostri sportivi sono forti e preparati, e immagino che sapranno come contenersi”.

“Se c’è una squadra con 14 persone positive – ha sottolineato ancora a proposito del Genoa – disputare una partita è quasi impossibile. Ora il Napoli deve fare i tamponi ma in una certa tempistica, bisogna aspettare un certo periodo di incubazione che è di 4-6 giorni. Devono andare in quarantena i giocatori che hanno avuto dei contatti stretti, non tutti, ma quelli che sono stati vicini sì”.

A proposito dei tamponi Sileri ha sostenuto che “in alcuni casi sono sopravvalutati, perché è la tempistica dei tamponi che è importante. Non è detto che nella fase di incubazione del virus si risulta positivi al tampone. Questa esperienza del Genoa – ha concluso – ci insegna che l’uso del tampone andrebbe regolamentato. Bassetti ha ragione a dire che i tamponi fatti cosi’ sono vanificati. I tamponi devono essere guidati da azioni mediche appropriate”.

(Agi)

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