12 Novembre, 2024
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Coronavirus mondo, nuove restrizioni a Madrid e dintorni. Ma il governo locale dice no

 

Gli Stati Uniti sono 40.929 i nuovi casi, per un totale di contagiati che arriva a 7.447.282. I morti sono 211.740, secondo il conteggio indipendente della Johns Hopkins University.  L’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’Università di Washington, i cui modelli di previsione dell’evoluzione della pandemia sono spesso citati dalla Casa Bianca, stima che gli Stati Uniti raggiungeranno 240.000 morti entro le elezioni presidenziali del 3 novembre e 370.000 entro il 31 dicembre

 

GRAFICI E MAPPE

LA SITUAZIONE NEL MONDO: GRAFICI E MAPPE LA TIMELINE

 

Spagna, nuove restrizioni per Madrid ma il governo locale dice no

Scattano oggi le nuove restrizioni volute dal governo spagnolo per la zona di Madrid, la più colpita dal virus in Spagna. Ma la giunta della regione, governata dalla destra, ha annunciato che rifiuta di applicarle, anche se nell’area sono concentrati il 43% dei nuovi casi di Covid-19 nel Paese. Per le autorità il piano è “illegale” perché è stato approvato senza il consenso del governo locale.

Le misure di contenimento, che dovrebbero interessare quasi 5 milioni di persone, includono il divieto a tutti i residenti di entrare o uscire dalla loro città tranne che per andare a lavorare, andare dal medico o portare bambini in ospedale o a scuola. Le riunioni dovrebbero essere limitate a 6 persone, le attività commerciali chiudere alle 22:00 e i ristoranti alle 23:00. Secondo gli ultimi dati della John Hopkins in Spagna i positivi sono quasi 770 mila e i morti sfiorano 31.800.

 

Belgio, superata la soglia dei 10mila morti

Il Belgio è uno dei Paesi più colpiti d’Europa: sui circa 11,5 milioni di abitanti ha registrato 10.016 morti (+14 in 24 ore) e 118.452 casi positivi in totale. In controtendenza rispetto ai vicini francesi, malgrado la vampata di nuovi contagi e il Centro europeo della prevenzione l’abbia inserito tra le zone “rosse”, il Belgio ammorbidirà le misure di contenimento, anche a Bruxelles e Anversa particolarmente toccate dalla malattia. La premier Sophie Wilmès: “Il virus c’è sempre ma la vita deve continuare”.

Contagi record, Israele estende il lockdown

Il Parlamento israeliano voterà oggi una nuova stretta sulle misure di protezione anti-Covid ed estenderà anche il secondo lockdown del Paese di alcuni giorni rispetto a quanto già deciso il mese scorso. Ma è prevedibile lo mantenga per mesi. Il governo israeliano vuole evitare l’errore commesso con la prima ondata del coronavirus, quando ci fu una de-escalation molto rapida, e il premier Benjamin Netanyahu ha avvertito che l’exit strategy sarà lenta e graduale e stavolta potrebbe “durare sei mesi o un anno”.

Con l’aumento record dei casi, che nelle ultime ventiquatt’ore hanno sfiorato in un solo giorno i 9 mila contagi (248.133 contagi in totale), il gabinetto di crisi anti-Covid si è riunito e nella notte ha deciso misure più stringenti. Innanzitutto la proposta è quella di estendere il lockdown cominciato il 18 settembre fino al 14 ottobre, non all’11 come già deciso. Il Paese risulterà chiuso dunque per quasi un mese.

 

Giappone, Ministro della Salute: “Vaccino per tutti”

Il ministero della salute, sicurezza sociale e welfare giapponese ha confermato ufficialmente che garantirà a tutta la popolazione giapponese vaccinazioni gratuite contro il

Negli Stati Uniti American Airlines ha annunciato il via ai licenziamenti per 19mila lavoratori a partire da giovedì oggi, poiché i politici non sono riusciti a trovare un accordo su un’estensione degli aiuti all’industria aerea, che è stata indebolita dalla pandemia. Tuttavia, se i Democratici e i Repubblicani raggiungeranno un compromesso nei prossimi giorni, “cancelleremo” questi licenziamenti “e richiameremo i membri del team interessati”, ha detto il presidente della società Doug Parker in un messaggio ai dipendenti.

 

In Brasile oltre mille morti in 24 ore

Il Brasile ha registrato 1.031 morti per Covid-19 e 33.413 infezioni nelle ultime 24 ore, portando il numero dei morti a quasi 144.000 e il numero delle infezioni a 4,8 milioni. Lo ha annunciato mercoledì il governo. Dal 15 settembre, quando il Paese sudamericano ha contato 1.113 morti, il numero delle vittime non aveva più superato le 1.000 unità in un solo giorno. Il Brasile ha il secondo più alto numero di morti per Covid al mondo, dopo gli Stati Uniti, e il terzo più alto numero di infezioni, dopo gli Stati Uniti e l’India. Secondo i dati ufficiali, la media giornaliera dei decessi negli ultimi 14 giorni è scesa a 700 casi, questo mercoledì, con una riduzione del 12 % rispetto alla media di due settimane fa, mentre la media giornaliera delle infezioni è di circa 28.000, che equivale a un calo del 17 % nello stesso confronto.

 

Canada, frontiere chiuse fino a novembre

Il Canada ha deciso di prorogare la chiusura dei suoi confini agli stranieri fino alla fine di ottobre, ad eccezione di coloro la cui presenza sul suo territorio è ritenuta essenziale: lo ha annunciato il governo. “Stiamo estendendo le restrizioni esistenti sui viaggi internazionali da Paesi diversi dagli Stati Uniti al Canada fino al 31 ottobre 2020”, ha detto su Twitter Bill Blair, ministro della pubblica sicurezza canadese. Dallo scorso marzo, i viaggiatori in arrivo in Canada, canadesi o meno, sono stati soggetti a una quarantena obbligatoria di 14 giorni al fine di prevenire la diffusione del coronavirus. Dall’inizio di giugno, i cittadini stranieri possono unirsi alle loro famiglie che vivono in Canada solo se coniugi, figli, genitori o tutori legali di cittadini canadesi. In caso contrario, sono ammesse solo le persone la cui presenza sul suolo canadese è ritenuta essenziale, come alcune categorie di lavoratori.

Il confine del Canada con gli Stati Uniti rimane chiuso fino al 21 ottobre, come previsto da un accordo bilaterale siglato con Washington che consente al momento sono il transito delle merci e i viaggi considerati essenziali. La chiusura del confine terrestre più lungo del mondo è stata decisa a marzo e da allora è stata rinnovata ogni mese.

(La Repubblica)

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