28 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Cambia lo statuto del M5s alla Camera. Via Rousseau e nessun incarico ai morosi

“Il gruppo – si legge nel documento visionato dall’AGI – individua come strumenti ufficiali per la divulgazione delle informazioni i canali del Movimento 5 Stelle e altri che riterrà di adottare con propria delibera assembleare con maggioranza assoluta”. 

 

Insomma, nessun accenno più al blog o alla piattaforma web

La novità più rilevante del nuovo Statuto del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle è tutta nell’articolo 2: “Il gruppo – si legge nel documento visionato dall’AGI – individua come strumenti ufficiali per la divulgazione delle informazioni i canali del Movimento 5 Stelle e altri che riterrà di adottare con propria delibera assembleare con maggioranza assoluta. Altresì il gruppo potrà utilizzare gli stessi canali sopraindicati per la condivisione delle indicazioni politiche e i contributi partecipativi dei cittadini”.

Nessun accenno più al blog o alla piattaforma web. La nuova bozza del regolamento è stata inviata ai deputati questa mattina, dopo una riunione tenutasi in video collegamento. Le modifiche – studiate da un gruppo di lavoro ad hoc – sono evidenziate in giallo e si fa il raffronto con il vecchio statuto. In pratica si volta pagina rispetto al passato. Il vecchio articolo 2 recitava: “Il gruppo individua come strumenti ufficiali per la divulgazione delle informazioni nonché mezzi per l’acquisizione dell’indirizzo politico e dei contributi partecipativi dei cittadini all’attività politica ed istituzionale il sito www.ilblogdellestelle.it e il sito https://rousseau.movimento5stelle.it/”. Viene cancellato con un tratto di penna.

In un altro passaggio il cambiamento è più sfumato. All’articolo 17 prima si spiegava: “Il Gruppo utilizza il sito www.ilblogdellestelle.it ed il sito https://rousseau.movimento5stelle.it/”. Ora è così: “Il Gruppo privilegia l’utilizzo dei canali www.ilblogdellestelle.it e www.movimento5stelle.it”. Per il Movimento 5 stelle è comunque una vera rivoluzione. Un cambio di passo.

Altra novità: “Il Gruppo persegue l’indirizzo politico dell’Associazione “Movimento 5 Stelle”, si leggeva nel vecchio articolo. Ora c’è un’aggiunta non da poco: “Il gruppo persegue l’indirizzo politico dell’Associazione “Movimento 5 Stelle” con sede in Roma“. Ed ancora: “Il Gruppo opera – si sottolineava nel vecchio statuto – per l’attuazione del Programma del Movimento 5 Stelle, nel rispetto dei princìpi dello statuto dell’Associazione ‘Movimento 5 Stelle'”. Ecco la nuova formula: “Il Gruppo opera per l’attuazione del Programma del Movimento 5 Stelle, nel rispetto dei princìpi dello stesso”.

Il criterio di convocazione dell’Assemblea

Prima a poterla richiedere doveva essere almeno la metà degli iscritti al gruppo, ora basta un terzo. Scontato, invece, il fatto che l’Assemblea si possa tenere ora “anche con modalità esclusivamente telematica”. Meno scontato il fatto che nel nuovo Statuto viene introdotta anche la possibilità di una votazione a scrutinio segreto.

La frase “Le votazioni hanno sempre luogo per scrutinio palese, salvo che il presidente disponga la votazione segreta” viene ‘sbianchettata’. Per quanto riguarda l’elezione del direttivo solo interrogativi, nessuna indicazioni precisa per il momento: “Squadre – ci si chiede – da 6, da 3 (capo, vice e tesoriere) con competizione separata per delegati? Turni a ripetizione fino a maggioranza assoluta o doppio turno con ballottaggio? Per entrambi i casi si parla di maggioranza di voti espressi o si conteggiano anche le nulle o le bianche? In caso di turni a ripetizione, si possono presentare squadre diverse? Un deputato può partecipare alla competizione in più squadre? Se sì in quale ruolo?”.

In pratica si cerca di evitare che quando scadrà il termine del mandato del direttivo possa esserci una lunga ‘impasse’ come si è registrata l’ultima volta. In ogni caso “L’Assemblea è competente sulle seguenti materie: elabora gli indirizzi di carattere generale del Gruppo e indica al Presidente del Gruppo l’orientamento politico”; approva il Regolamento del Gruppo e le modifiche a maggioranza assoluta dei componenti del Gruppo; approva il rendiconto di esercizio a maggioranza assoluta; approva il bilancio preventivo a maggioranza semplice; autorizza le spese che superano i 100.000 euro; indica il Direttore Amministrativo”.

Altro cambiamento in vista dello Statuto. Viene prevista la possibilità di far dimettere il capogruppo. Il presidente del gruppo – si legge nella e-mail – può essere revocato con il voto di almeno due terzi dei componenti il gruppo. La richiesta di assemblea deve essere effettuata almeno dalla metà più uno dei componenti del gruppo. In caso di revoca del presidente decade tutto il comitato direttivo con l’eccezione dei vice presidenti”.

Accadrebbe questo: “Il Comitato Direttivo uscente resta in carica fino alle nuove elezioni: le funzioni di Presidente vengono svolte fino alle elezioni dal Presidente Vicario o, se impossibilitato a causa delle incompatibilità di cui al comma 2 dell’art.14, dal membro più anziano del Comitato Direttivo. In caso di incompatibilità dei componenti dimissionari a causa di nuove nomine (membro del Governo, Questore, Presidente di Commissione), le elezioni devono essere effettuate entro 7 giorni solari e comunque nel più breve tempo possibile”. L’incarico di capogruppo di Commissione, invece, ora avrà “una durata di 12 mesi” e “in caso di dimissioni o revoca del ruolo di capogruppo, la nomina di un nuovo capogruppo deve essere effettuata entro 2 giorni solari dalle dimissioni o revoca”.

Meno fondi alla comunicazione

Il vecchio statuto prevedeva che tesoriere doveva elaborare “il piano di riparto delle risorse trasferite al Gruppo dal bilancio della Camera dei Deputati, assicurandone la destinazione prioritaria, in ogni caso non inferiore al 50% delle risorse disponibili, ai costi delle attività di comunicazione”. Scompare qualsiasi percentuale. Il tesoriere dovrà assicurare – si legge nel nuovo statuto – “la destinazione ai costi delle attività di comunicazione così come indicato nel Codice etico, in coerenza con l’equilibrio economico finanziario, e sottopone all’Assemblea l’approvazione del bilancio preventivo e del rendiconto di esercizio predisposti dal Direttore Amministrativo”.

In ogni caso “le funzioni di componente del comitato direttivo sono incompatibili con incarichi di governo, di presidente di commissione o di componente dell’Ufficio di presidenza della Camera”. Altra modifica “la concreta consistenza della struttura e composizione del gruppo di comunicazione, in termini di organizzazione, risorse e strumenti, è definita dal Capo Politico del Movimento 5 Stelle” ma – questa l’aggiunta – “di concerto e in accordo con il presidente del gruppo parlamentare”.

Poteri limitati per il capo politico anche per quanto riguarda l’ufficio legislativo

La frase – “Il Presidente del Gruppo, in accordo con il Capo Politico del “Movimento 5 Stelle”, nomina il Capo dell’Ufficio legislativo” – viene sostituita: “I costi per la costituzione e il funzionamento dell’Ufficio Legislativo verranno sostenuti dal Gruppo, utilizzando le risorse finanziarie assegnate al Gruppo dall’Ufficio di Presidenza della Camera”. Il capogruppo inoltre potrà disporre pure “l’archiviazione” dei casi in cui siano segnalate violazioni del presente Statuto o del “Codice etico”.

Vengono definiti maggiori poteri ai gruppi sul tema delle sanzioni. Prima l’espulsione dal gruppo “doveva essere ratificata da una votazione on line sul portale del Movimento 5 Stelle tra tutti gli iscritti, a maggioranza dei votanti”. Ora questa votazione on line sul portale del Movimento 5 Stelle “dovrà essere preceduta da una votazione, da tenersi almeno 24 ore prima, dell’assemblea del Gruppo con una votazione a maggioranza assoluta dei votanti. Infine mano dura sui morosi: “I componenti del Gruppo che non sono in regola con le rendicontazioni, non possono accedere ad incarichi relativi al Gruppo”.

(Agi)

Ultimi articoli