Ecco la guida alla corsa rosa che passerà anche nelle Marche e in Emilia Romagna dal 14 al 16 ottobre
E’ un Giro d’Italia unico quello che si snoda sull’Italia in questo inizio autunno, un’edizione che passa già alla storia per esser stato posizionata in calendario a ottobre anziché nel classico maggio che da 103 edizioni tinge le strade e i cuori di rosa. Sarà il Giro della ripartenza e della speranza di poter riprendere la normalità della vita, ma anche una corsa rosa che richiederà buonsenso e rispetto del regole anticovid da parte del pubblico che ha comunque già mostrato la sua lealtà verso il mondo delle due ruote.
Su un percorso ideale per tenere viva e aperta la gara dal primo all’ultimo giorno, i migliori ciclisti internazionali si sfideranno lungo i 3497.9 km che accarezzeranno, di cui 65 km a cronometro e sapendo di dover affrontare anche 40 mila metri di dislivello complessivo. Strizza dunque l’occhio a un atleta completo, che si faccia trovar pronto fin dal primo giorno ma soprattutto che resista agli improvvisi cambi repentini di clima e temperature che si potrebbero presentarsi con un ottobre già generoso di qualche spruzzata di neve.
In questo viaggio, dal 3 al 25 ottobre dalla Sicilia fino alle Alpi e l’arrivo a Milano, sono incastonate nella seconda settimana, le tappe delle Marche e dell’Emilia Romagna che, dopo il successo del recente mondiale di Imola, è pronta a mostrarsi ancora una volta al mondo nella bella e prestigiosa vetrina del Giro rosa, dal 14 al 16 ottobre.
Quattro province toccate, 34 comuni e tante iniziative e celebrazioni che si legano a doppio filo rosa con il Giro d’Italia che ancora una volta sfoggia il suo forte legame tra bici e cultura, unite in queste tappe che saranno dedicate ai 100 anni della nascita di Fellini e di Tonino Guerra, dei 50 anni della Nove Colli ma anche della nascita di Marco Pantani. E non mancherà un saluto del Giro anche a Simoncelli.
I campioni
Al via i grandi campioni del pedale che si sfideranno per le vittorie di tappa ma anche per l’ambito Trofeo senza fine, ben 176 portacolori internazionali di 22 squadre diverse. A contendersi la maglia rosa sonio attesi Vincenzo Nibali che ha già vinto il Giro nel 2013 e 2016, Simon Yates che ha appena conquistato il tridente alla Tirreno Adriatico oltre alla Vuelta del 2018, il neo vincitore del Lombardia Jakob Fuglsang che non ha mai nascosto di puntare al Giro e con il forte compagno Vlasov come seconda punta, poi ancora campioni come Geraint Thomas, Miguel Angel Lopez, Rafal Majka, Ilnur Zakarin e la Maglia Azzurra della Corsa Rosa 2019 Giulio Ciccone. Occhi e cuore anche sulla freccia tricolore della cronometro Filippo Ganna che riproporrà la sfida con Rohan Dennis e Victor Campenaerts mentre per le volate e la conquista dei successi di tappa sono attesi il tre volte campione del mondo su strada Peter Sagan, Michael Matthews, Diego Ulissi, Elia Viviani, Arnaud Demare e Fernando Gaviria. Al via anche i portacolori del team emiliano Bardiani Csf diretto da Roberto Reverberi.
Le tappe tra Marche ed Emilia Romagna
Dalle Marche alla Romagna, la carovana rosa arriva il 14 ottobre per la Porto Sant’Elpidio – Rimini che risalirà la dorsale adriatica nell’11° tappa di 182 km prestandosi a una delle poche frazioni con arrivo in volata. La partenza sarà in Piazza Garibaldi alle 12, dove, dalle 10.45 sarà aperto il foglio firma, mentre l’Open village con gli stand degli sponsor, sarà posizionato al parcheggio di via Mameli. Porto Sant’Elpidio entra dunque nella storia del Giro dopo il 1992 e il 2004. Si va dunque verso Porto Recanati (12.39), Senigallia (13.51), il traguardo volante di Pesaro (14.37), il gran premio della montagna su Monte San Baronto (14.45), via verso lo sprint di Corlano (15.30) e la picchiata su Rimini con arrivo previsto per le 16.17 sul lungomare Murri. L’Open village, tra giochi, gadget e regali sarà invece al Parco Fellini. Una tappa che ricorderà il grande regista Federico Fellini nel centenario della nascita. Il 15 ottobre la 12esima tappa sarà un omaggio alla classica e al mito del circuito della Nove Colli, in quello che doveva essere l’anno del cinquantenario. Partenza e arrivo a Cesenatico che, nei suoi 204 km con continui saliscendi farà contare ben 3840 metri di dislivello, solo 39 km pianeggianti, per una tappa dura adatta a dei passisti resistenti che potrebbe essere una delle giornate chiave per gli uomini di classifica. L’Open village sarà in Viale Carducci mentre il foglio firma, posto in piazza Andrea Costa, aprirà alle 9.50 permettendo la sfilata dei partenti fino alle 11.30 quando sarà dato il via alla tappa. Si affronta poi un continuo susseguirsi di salite e di discese a volte con pendenze in doppia cifra per andare a caccia dei punti dei gran premi della montagna: la Ciola (13.10), Barbotto (13.35), Perticara (14.19), lo sprint a Novafeltria (14.29) e nuovamente asperità con Madonna di Pugilano (14.49), San Giovanni in Galilea (15.36), il traguardo volante a Savignano sul Rubicone (15.54) e l’arrivo a Cesenatico in viale Carducci alle 16.12, all’ombra delal statua dedicata a Pantani. Cesenatico è per la 7° volta sede di tappa, l’ultima nel 2010, ma per tutti è annoverata tra i luoghi più importanti per gli appassionati del ciclismo, con il museo Pantani e la possibilità di un saluto alla tomba del pirata. La 13esima tappa, il 16 ottobre, da Cervia a Monselice, la carovana rosa saluta la regione con una tappa veloce dando un bacio verso Ferrara prima di entrare in Veneto, 192 km piatti che nel finale, però, troveranno un’unica ascesa, Passo Roverello, che potrebbe essere un trampolino per qualcuno. Cervia sarà sede di tappa per la terza volta dopo il 1955 e il 1985. Il via sarà in piazza Garibaldi alle 11.40 mentre i campioni inizieranno a raggiungere il foglio firma dalle 10.20. L’Open village dove poter trovare gadget o acquistare ricordi sarà in Piazza Andrea Costa. Dopo il via, la carovana punterà verso Ferrara attraversando il vasto territorio mantenuto in equilibrio idrogeologico dall’importante opera del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara che ha anche il rilevante compito di fornire acqua per l’irrigazione del grande comparto agricolo. Si toccherà, dunque, Alfonsine (12.37), Portomaggiore (13.22) per arrivare al Ponte Po di Volano (13.44) dove, dopo pochissimi km si saluterà la regione per volare verso il traguardo di Monselice
Il pubblico
Data l’emergenza sanitaria, soprattutto alla partenza e agli arrivi per il pubblico vi saranno diverse restrizioni per evitare assembramenti, alcuni luoghi inibiti e vi sarà obbligo di mascherina per tutti. Sarà possibile vedere sfilare i ciclisti ma non sarà possibile avvicinarli. Rimangono da osservare, tutte le regole dettate dai Dpcm governativi.
La gara in tv
Sarà un’ennesima fantastica vetrina per il territorio marchigiano ed emiliano romagnolo sia grazie alle immagini della Rai, che trasmetterà la corsa per 4 ore e mezza tutti i giorni, che verranno anche distribuite in tutto il mondo in 185 Paesi. Si potrà dunque seguire ogni attimo della corsa partendo con “Villaggio di Partenza” su Rai Sport HD che accompagnerà alla partenza di tappa per cedere il testimone fino alle 14 ad “Anteprima Giro”, con la diretta dalla corsa. Si passa poi su Rai 2 con “Giro in Diretta” fino alle 15:15, “Giro all’Arrivo” fino al traguardo attorno alle 16:30 e il Processo alla Tappa. Alle 20 TGiro su Rai sport, e alle 00.15 Giro Notte.
Curiosità
Ad accompagnare il Giro in ogni tappa ci sarà anche la terza edizione del Giro-E che si svolgerà su bici a pedalata assistita per scoprire l’Italia alla giusta velocità assaporandone profumi e panorami. Tra i sette team iscritti figura anche l’Agenzia Nazionale Turismo e la Fondazione Michele Scarponi, mentre, tra i partecipanti svetta la conferma di Gilberto Simoni, lo scalatore trentino vincitore del Giro nel 2001 e 2003 e di Kristian Ghedina, come ambasciatore dei Campionati del Mondo di sci alpino di Cortina 2021. Tutte da scoprire, invece, le campionesse olimpiche e mondiali, che hanno dato lustro all’Italia nel mondo, che saranno le Ambasciatrici della Corsa Rosa, presenziando ognuna di loro alle tappe del Giro.
(Il Resto del Carlino)