23 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Nord Ovest travolto dal maltempo.

Morti un vigile del fuoco in Valle d’Aosta e un giovane nel Vercellese

 

Allerta per dissesto idrogeologico in Piemonte, ritrovati 21 dei 22 dispersi.

Piena sui cimiteri, spazzate via le bare in una località del Cuneese. Crollato il ponte che collega le province di Novara e Vercelli. Chiusa la Torino-Aosta.

Mattarella  chiama il Governatore del Piemonte

Il maltempo che sta colpendo in queste ore il Nord Italia ha devastato duramente il Piemonte, ma anche la Liguria e la Valle d’Aosta, provocando due morti, danni e dispersi. Una situazione che, raccontano, nel Cuneese ricorda da vicino quella di 26 anni fa. Le squadre di vigili del fuoco hanno svolto finora 130 interventi per smottamenti, allagamenti diffusi e danni d’acqua in genere. Sulla regione permane lo stato di allerta arancione per rischio idrogeologico. Ottocento gli interventi dei vigili del fuoco. Sono ancora sopra i livelli di pericolo il fiume Sesia e il Toce, in Piemonte, e lo resteranno fino alla serata odierna, ma con livelli stazionari. Arpa Piemonte, l’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, prevede ancora in crescita il Po, a valle di Crescentino (Vercelli) e, in particolare, dopo la confluenza con il Sesia, dove supererà la soglia di pericolo nel pomeriggio. La piena del Tanaro, esondato nella notte in provincia di Cuneo, è ora in transito ad Asti, ma con livelli che rimarranno al di sotto delle soglie di pericolo. Sono vivi e stanno bene 21 dei 22 dispersi sul Col di Tenda. Manca all’appello un margaro caduto con la sua auto in un torrente. I 21 dispersi (19 italiani e 2 tedeschi) sono rimasti bloccati a Vievola, sul fronte francese.

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha chiamato il Governatore del Piemonte per testimoniare la sua vicinanza al territorio. Le parole e la vicinanza del Presidente della Repubblica – spiega il Governatore del Piemonte – sono un sostegno molto importante in queste ore difficili. Il suo pensiero è stato per tutti i cittadini travolti da questa calamità, per i sindaci e le istituzioni che stanno affrontando la situazione, per le persone disperse e le squadre delle forze dell’ordine, della protezione civile e dei volontari impegnate ininterrottamente da stanotte nella loro ricerca e nel portare soccorso al territorio.

Le piogge che si sono abbattute nelle ultime 24 ore sulla zone del Cuneese, al confine con la Liguria, dalla valle Stura alla Valle Pesio, hanno toccato punte di oltre 500 mm. Precipitazioni molto forti anche sul settore nordoccidentale del Torinese (con valori intorno ai 200 mm), Biellese (fino a 550 mm) e alto Vercellese (300-350 mm). Colpita anche la zona del Verbano, dove le piogge persistenti hanno fatto registrare valori intorno ai 350 mm, con punte di oltre 600 mm.

 

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sta seguendo l’evolversi della situazione causata dal maltempo con tutta la giunta regionale. Stamattina ha sentito il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, e il governatore ligure Giovanni Toti, con il quale nel tardo pomeriggio ha chiesto lo stato di emergenza.

Cuneese

Ponti distrutti, strade chiuse, persone isolate. È finita nella notte la pioggia ma in due valli del Cuneese (Vermenagna verso la Francia e Tanaro verso la Liguria) la situazione è disastrosa. Il Tanaro ha esondato a Ceva e Nucetto e il ponte romano di Bagnasco, simbolo del paese, è crollato nella notte per la piena: era stato restaurato dopo l’alluvione del 1994. Ingenti i danni causati nel centro di Limone, di fatto isolata, dal torrente Vermenagna (acqua alta fino a 1,5 metri in paese, il parcheggio sotterraneo allagato) e anche i vigili del fuoco hanno rischiato di finire in una voragine scavata nell’asfalto dalle acque del torrente.

 

Esonda il Vermenagna, chiusa la statale del Colle di Tenda: notte di lavoro per i soccorritori

Ci sono dei dispersi. Uno nella zona di confine tra Italia e Francia. Si tratta del fratello di un margaro che è riuscito invece a mettersi in salvo aggrappandosi ad un albero ed è stato recuperato nel tunnel del Colle di Tenda. Entrambi i fratelli, italiani, erano stati travolti dalla piena di un fiume sul versante francese. Al momento sono in corso le ricerche.

Alle Terme di Valdieri un albergatore aveva denunciato il mancato rientro per una comitiva di escursionisti tedeschi partiti alcuni giorni fa per un trekking. Da programma, questa mattina avrebbero dovuto chiamare l’albergatore per essere prelevati alle Terme di Valdieri, in discesa da uno dei rifugi a monte. Una chiamata mai arrivata. Fortunatamente sono stati trovati e recuperati. Lo rende noto il Soccorso Alpino. Nel tardo pomeriggio è stato effettuato un sorvolo dei rifugi in quota con l’elicottero del 118 e con a bordo i tecnici di valle. L’obiettivo era verificare la situazione nel bivacco Guiglia e nel rifugio Questa, dove era più probabile che si trovassero. Sono stati individuati nella seconda struttura in condizioni relativamente buone, ma impossibilitati a scendere. Grazie a due rotazioni sono stati evacuati tutti e 6 (5 uomini e 1 donna) e ricondotti sani e salvi a fondovalle.

 

Sempre lì, squadre del Soccorso Alpino Piemontese hanno dovuto mettersi al lavoro dove è crollato il ponte che collega le terme con la parte alta dell’abitato. Alcune persone che si trovavano nelle case isolate sono state evacuate a piedi,  altre sono state trasportate in barella lungo il sentiero pedonale che si presentava in condizioni pessime per fango e detriti provocati dalle abbondanti piogge. In mattinata è stato evacuato con l’eliambulanza 118 un guardiapesca che si trovava bloccato al Lago delle Rovine. Infine, anche la frazione di San Giacomo di Entracque è isolata. Nel paese ci sono black out, decine di auto finte sott’acqua, danni ingenti. È crollata anche una palazzina di tre piani in ristrutturazione accanto al corso d’acqua. Restano impossibili i collegamenti con la francese valle Roya, dove da ieri ci sono persone isolate tra le due frane che hanno interrotto la Route departementale verso Liguria e Costa Azzurra, con tratti di strada portati via dalla furia dell’acqua.

Non ha resistito alla piena del Tanaro, che nella notte è esondato in diversi comuni della provincia di Cuneo, il ponte romano di Bagnasco. È crollato poco dopo le 4, travolto dalle acque. Di origini medioevali, restaurato dai francesi nella seconda metà del XVI secolo, era il simbolo del Paese. Gravemente danneggiato dall’alluvione del 1994, era stato restaurato e rimesso in sesto. Questa volta non ha resistito. Non si registrano al momento feriti. Distrutto dalla forza del Tanaro anche il tratto stradale, tra Trucco e Airole, che conduce al tunnel del colle del Tenda. A Limone Piemonte, Ormea (isolata) e Garessio diverse abitazioni sono state sgomberate per l’esondazione di corsi d’acqua.

La Provincia di Cuneo ha chiuso ieri il colle dell’Agnello per neve, la Entracque-San Giacomo per Terme di Valdieri; la statale 20 è chiusa a Vernante (a valle di Limone), e non è transitabile anche la strada per il colle della Lombarda (alberi schiantati sulla carreggiata). Dalle 4 di oggi chiusa la Sp 12, Fondovalle Tanaro, da Bastia a Monchiero.
Anche il camposanto di Trappa, frazione di Garessio, è stato travolto dall’eccezionale ondata di maltempo. Molte tombe sono state spazzate via dal fiume esondato. L’onda ha portato via anche bare, sino a Garessio e Bagnasco.

Vercellese

A Borgosesia, in frazione Bettole è stato ritrovato sul greto ai margini del fiume Sesia il corpo di S.P, classe 1984, che risultava essere disperso a causa del crollo di una parte della strada provinciale 105 tra Doccio e Crevola, avvenuto stanotte in Valsesia. Intorno alle 2.30, stava percorrendo la strada col fratello 36enne, alla guida di una Opel Corsa. I due stavano rientrando a casa, a Varallo, quando all’altezza di Crevola, frazione di Quarona, la loro auto sarebbe stata travolta dalle acque della Sesia; il più grande sarebbe riuscito a mettersi in salvo, il più giovane era rimasto bloccato nel veicolo. Sei persone in un camper sono state invece salvate dall’elicottero dei vigili del fuoco Drago 55, a Vercelli. Il gruppo si era rifugiato sul tetto del mezzo che, parcheggiato in campo da cross nella zona a Est della città, era stato sommerso dall’esondazione del Sesia. All’alba l’operazione di soccorso, svolta in condizioni meteo proibitive.

La circolazione ferroviaria è sospesa tra Vercelli e Novara, sulla linea storica della Torino-Milano, dove è esondato il fiume Sesia. Sul posto sono presenti per monitorare la situazione i tecnici di Rfi. Regolare invece il servizio Alta Velocità. Compatibilmente con la viabilità delle strade, Trenitalia sta attivando un servizio sostitutivo con bus. In supporto al dispositivo di soccorso regionale è stato disposto l’invio di una squadra fluviale dal Comando di Milano a Vercelli. Numerosi i problemi alla viabilità. Di ora in ora si complica anche la situazione del capoluogo, dove è stato deciso di chiudere il ponte sul Sesia in direzione di Novara, ed è chiusa anche la tangenziale.

Novarese

Dopo quasi 24 ore di pioggia ininterrotta, che ieri pomeriggio e in serata ha avuto grande intensità, questa mattina il maltempo ha dato tregua anche in provincia di Novara. Alle 13.30 è crollato a Romagnano il ponte sul Sesia che collega la provincia novarese e quella di Vercelli.
Intanto i vigili del fuoco sono impegnati senza tregua tra scantinati allagati, alberi caduti, smottamenti. La Protezione civile è in stato di massima allerta e sta monitorando con attenzione i corsi d’acqua, Ticino in particolare, e poi il Lago Maggiore, la cui piena è segnalata a 194,93 msl, ovvero meno di 3 metri al di sotto della quota di esondazione, come conferma il Centro geofisico prealpino. Segnalata l’evacuazione di un campeggio vicino alla Sesia, in zona Recetto, e numerosi, seppur piccoli, smottamenti, alcuni dei quali hanno interessato la viabilità minore.

Valle d’Aosta

Un vigile del fuoco volontario di Arnad, il caposquadra Rinaldo Challancin, di 53 anni è morto travolto da un albero che gli è crollato addosso durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle d’Aosta. Lascia la moglie Anna e le figlie, Marta e Stéphanie. In tutta la regione – allerta idrogeologica arancione – sono segnalate problematiche legate alle intense precipitazioni: sulla strada regionale della valle del Lys è crollato il ponte di Gaby. In via precauzionale sono stati chiusi al pubblico il castello di Issogne, il maniero di Verrès e il sito di Pont d’Aël nel comune di Aymavilles. I livelli dei corsi d’acqua sono aumentati notevolmente nelle ultime ore, in particolare sulla Dora Baltea dove è stata superata la soglia di moderata in corrispondenza degli idrometri di Aymavilles e Hone; nelle valli laterali si segnalano superamenti di soglia nelle Valli di Gressoney, di Champorcher, di Cogne, Valsavarenche, Valpelline e Gran San Bernardo. Dissesti segnalati dal corpo forestale: Gaby ponte asportato su strada regionale; chiuse le vallate di Lillaz e Valnontey; esondazione del Grand-Eyvia in loc. Epinel; Champorcher strada regionale chiusa; Donnas allagamenti in zone antropizzate (loc. Pramotton);caduta di piante su tutto il territorio; Valpelline strada regionale per Ollomont chiusa per caduta piante; Nus chiusura della strada regionale per Saint-Barthélemy; Châtillon pietre isolate cadute sulla Strada dell’envers e Dora esondata nei prati al ponte di Pontey. Si segnalano localmente raffiche di vento intense. Il centro funzionale regionale segnala inoltre che si prevedono precipitazioni a tratti intense fino a metà mattina, con neve in calo a 1900-2100 m, deboli precipitazioni sparse fino a sera, precipitazioni in intensificazione in serata in alta valle, con neve a 1800 m, localmente più in basso.

Torinese

Massima allerta a Ivrea e Banchette dove in alcuni punti è esondata la Dora. A causa della forte pioggia, l’acqua ha superato il livello di guardia allagando cantine, garage e zone di campagna. I vigili del fuoco stanno intervenendo in diverse aree per mettere in sicurezza auto e scantinati su richiesta di numerosi residenti. Chiuse per allagamenti le provinciali tra Salerano e Lessolo e tra San Benigno e San Giusto. In nottata i vigili del fuoco sono intervenuti per diverse piante cadute sulle provinciali ad Alpette e Pont. In Valchiusella, a Brosso, chiusa in nottata la provinciale 66 per una frana. Il maltempo ha parzialmente bloccato la linea ferroviaria SfmA Torino-Ceres di Gtt. A causa dell’innalzamento del livello dell’acqua sul torrente Stura, la linea è stata interrotta nel tratto Venaria-Ciriè. Gtt ha subito attivato il servizio di autobus sostitutivi per gestire la tratta. Chiusa anche l’autostrada A5 Torino-Aosta.

Astigiano

Il nubifragio che questa notte ha colpito l’Astigiano ha provocato il crollo di un muraglione a Montemagno, nei pressi di una cabina Enel. L’intervento dei vigili del fuoco ha messo in sicurezza l’area. Diversi interventi anche a Costigliole d’Asti, Castello di Annone, Moncalvo. A Isola d’Asti è mancata la corrente elettrica fino a questa mattina. Nel pomeriggio è attesa la piena del Tanaro in città.

Biellese

Situazione drammatica in Valle Cervo, nel Biellese, dove a causa della piena del torrente stanno crollando storici antichi ponti. A Piedicavallo al parco delle Ravere, il ponte della Coda ha ceduto all’irruenza dell’acqua. Una frana di grosse dimensioni ha mangiato la quasi totalità della carreggiata in frazione Malpensà, provocando una voragine di 50 metri. Il Rio Bele ha distrutto il ponte di Oretto a Campiglia Cervo e anche quello del guado per scendere alla Balma. A Rosazza è crollato il ponte che collegava il campo da calcio. Il sindaco di Campiglia, Cervo Maurizio Piatti, ha diramato un comunicato in cui spiega che non ci sono stati fortunatamente danni alle persone ma che la situazione è molto critica. Interrotta a scopo precauzionale la produzione al lanificio Cerutti di Biella, dove già ieri sera gli operai erano stati mandati a casa.

Liguria

Ad essere colpito in particolare è stato l’estremo ponente ligure. Al momento non risultano vittime, né feriti o dispersi. Sono circa 20.000 le utenze Enel fuori servizio in regione, problemi che dovrebbero essere risolti nel primo pomeriggio. Le situazioni più critiche a Ventimiglia. Le altre località dell’Imperiese colpite sono: Badalucco, Montalto Carpasio, Triora, Molini di Triora, Airole, Olivetta San Michele, Vessalico e Mendatica. Tredici sono le persone sfollate in questa zona e cinque i Comuni isolati. In provincia di Genova problemi ad Arenzano, Casarza Ligure, Favale di Malvaro, Sestri Levante e Rapallo e 50 persone isolate.

 

Maltempo, alluvione a Ventimiglia, si spala il fango

 

Nello Spezzino criticità a Maissana e Varese Ligure. A seguito della diramazione dell’allerta di ieri sono stati attivati 28 COC (il comitato operativo comunale con il compito di seguire le operazioni di protezione civile) in provincia di Genova, 15 Comitati alla Spezia e a Savona e 13 nella provincia di Imperia. Così Regione Liguria fa il punto in una nota sui danni del maltempo. Le squadre dei vigili del fuoco sono state rafforzate con il richiamo di personale libero dal servizio e con l’invio di rinforzi dall’Emilia Romagna: 200 gli interventi per smottamenti, allagamenti diffusi e danni d’acqua in genere. A Ventimiglia, in una zona campestre, il crollo di un ponte sul fiume Roja. Operazioni di soccorso anche nei Comuni di Chiavari, Sestri Levante, Casarza Ligure, Triora, Mendatica e Borghetto Vara.

Piacentino

Un ponte sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia nel Piacentino, è crollato oggi intorno alle 15. Si tratta del Ponte Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, in comune di Cortebrugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza. Non risulta ci siano feriti. La strada statale che congiunge Piacenza a Genova è chiusa. Il ponte è da anni ammalorato – all’inizio dell’anno è stato oggetto di parziali lavori di messa in sicurezza – e a causarne il crollo potrebbe essere stata la piena del torrente Trebbia, in queste ore particolarmente violenta. L’abitato di Ottone – ultimo comune piacentino ai confini con la provincia di Genova – è ora raggiungibile solo dal versante ligure. L’Anas ha avviato un’indagine tecnica per approfondire le cause del cedimento.

 

Venezia e Lombardia
Si alza il Mose ufficialmente in previsione dell’acqua alta, ecco il risultato su Venezia visto dall’alto

 

A Venezia acqua alta e Mose in azione: dopo il sollevamento delle 78 paratoie si è fermata la crescita della marea in laguna. Il livello dell’acqua è cresciuto in maniera costante dai 70 centimetri delle 9 (misurazione a Punta della Salute) ai 74 delle 9.20, fino ai 77 delle 9.40, iniziando poi a calare e a stabilizzarsi attorno ai 70 centimetri. Alle 10.20 il centro maree del Comune di Venezia misurava 68 centimetri.

Il maltempo ha imposto lo stop nelle ricerche del cacciatore del 1943 che risulta disperso a Palestro, nel Pavese, per l’esondazione del fiume Sesia che sta interessando la zona della Lomellina al confine con il Piemonte. Secondo quanto potuto ricostruire dai carabinieri di Pavia, sul posto insieme ai Vigili del fuoco, l’uomo impegnato in una battuta di caccia, si sarebbe rifugiato in una cascina abbandonata sull’argine del Sesia. Presto, pero’, il fiume avrebbe travolto la struttura facendola finire sott’acqua. Dell’uomo si sono quindi persi i contatti e inutile pure l’intervento dei sub dei Vigili del fuoco che hanno dovuto sospendere le ricerche a causa delle avverse condizioni.

Più di 130 interventi nella provincia di Varese, a Cittiglio e a Laveno le situazioni di maggiore criticità con alcune abitazioni sgomberate a causa delle inondazioni. Frane e danni nella Bergamasca, dove la forte pioggia ha fatto chiudere la strada provinciale 24 in località Foppacalda, nel territorio di Val Brembilla, per una frana. Sempre per uno smottamento è stata interrotta anche la strada di Sant’Andrea a Vilminore. In queste ore l’attenzione maggiore è per i fiumi. A Villa d’Ogna, vigili del fuoco e Protezione civile di Clusone stanno seguendo la piena del fiume Serio. Anche il fiume Brembo, salito oltre i livelli di guardia a San Pellegrino dove è crollato un tratto di muro dell’argine, è monitorato. E’ salito e continua a salire il livello del lago di Como. In città è stata chiusa una corsia della strada sul lungolago e vengono montate le paratie in vista di una ulteriore ondata con il probabile allagamento di piazza Cavour. Deviati gli autobus.

Alto Adige

La pioggia insistente ha provocato smottamenti e frane in Alto Adige, che hanno comportato un grande lavoro da parte dei vigili del fuoco, soprattutto nella zona della val Passiria. Sotto osservazione c’è anche il livello del fiume Adige. Il forte vento e l’acqua caduta in grande quantità hanno causato anche problemi alla viabilità, sono quindi state chiuse per motivi si sicurezza diverse arterie, tra cui la strada provinciale della val d’Ultimo e anche quella verso il passo di Costalunga. Chiuse anche la strada verso il passo Rombo è chiusa a partire da San Leonardo, come pure

 

Previsioni

Nelle prossime ore, il fronte freddo della perturbazione che sta transitando sul Piemonte si allontanerà verso est determinando un parziale miglioramento delle condizioni meteo. Precipitazioni moderate interesseranno ancora il settore nordoccidentale e settentrionale, a causa della persistenza di flussi umidi meridionali, diminuendo di intensità nel corso della mattinata. Rovesci sparsi si potranno verificare sul settore orientale, con possibili temporali sull’Appennino al confine con il Genovese.

(La Stampa)

 

Ultimi articoli