La misura è stata presa dall’assessorato alle Infrastrutture dopo i lavori sulla salita di via IV Novembre, a lungo tempestata di cartelli con la scritta “strada dissestata”, dove sono stati già rimossi i sampietrini. L’appalto è di 4,3 milioni di euro
Una lunga striscia di asfalto stesa sopra i sampietrini sulla corsia riservata ai bus per tutti i 950 metri di via Nazionale. E così comincia a cambiare volto, dopo più di un secolo, una delle regine delle strade romane, la storica quinta che unisce il cuore del Centro alla stazione Termini.
La misura è stata presa dall’assessorato alle Infrastrutture guidato da Linda Meleo dopo i lavori sulla salita di via IV Novembre, a lungo tempestata di cartelli con la scritta “strada dissestata”, dove sono stati già rimossi i sampietrini.
Invece per via Nazionale è solo una prova generale, in attesa del cantiere che all’inizio del 2021 eliminerà anche qui i sampietrini, rifarà la massicciata e stenderà definitivamente l’asfalto su tutta la strada, mentre la vecchia pavimentazione sarà lasciata solo su cinquanta centimetri di ampiezza ai due lati della carreggiata. L’appalto è di 4,3 milioni di euro e nel bando si sottolinea che la via è caratterizzata da una “significativa presenza di veicoli pesanti, gli autobus per il trasporto pubblico locale”. E si parla anche della “formazione di ormaie ed avvallamenti su parecchi tratti che pregiudicano la sicurezza del traffico”.
È stata sempre questa la maledizione di via Nazionale, con le proteste degli abitanti che ad ogni passaggio di autobus su tratti caratterizzati da buche vedevano tremare le pareti dei loro appartamenti. E a nulla sono valsi alcuni rifacimenti della pavimentazione a sampietrini che dopo qualche tempo hanno ceduto sotto il peso degli autobus.
L’appalto prevede non solo la rimozione delle pietre di porfido, ma anche degli strati di sabbia e di calcestruzzo che sono sotto. Al loro posto il tappeto d’asfalto. Non solo. Si ristrutturera’ poi “il sistema di drenaggio delle acque di piattaforma esistente tramite l’inserimento di caditoie a bocca di lupo e a griglia” e si ripristineranno i marciapiedi che si sono danneggiati nel tempo.
(La Repubblica)