L’unico punto fermo del nuovo decreto per ora è l’obbligo delle mascherine all’aperto
Si è tenuta ieri (4 ottobre) sera una riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza. C’erano anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Fraccaro e il ministro agli Affari regionali Boccia. Sul tavolo, il nuovo Dpcm in vista del Consiglio dei ministri di oggi. L’unico punto fermo del nuovo Dpcm, previo confronto con il Parlamento, per ora è l’obbligo delle mascherine all’aperto.
Sulle altre misure in risposta al risalire dei numeri dei positivi da Covid-19 si deciderà dopo il dibattito parlamentare, in seguito alla illustrazione della situazione che farà il ministro Speranza martedì in Parlamento. Solo successivamente, quindi, ci sarà il decreto del presidente del Consiglio
L’orientamento è quello di far sì che le Regioni possano ‘restringere’ e non ‘allargare’ i provvedimenti di prevenzione alla diffusione del contagio. Durante la riunione presieduta dal premier Conte si è decisa una stretta sui controlli riguardanti gli assembramenti e la movida, ma per ora non è stato ancora deliberato nulla – riferiscono alcune fonti di governo – circa la possibilità di una chiusura anticipata degli orari dei locali.
Non cambierà la capienza prevista finora per gli autobus pubblici all’80%. Lo ha detto la ministra dei Trasporti, Paola de Micheli, a margine di un convegno in Cgil.
Alla domanda se ci saranno novità sui trasporti nel prossimo dpcm la ministra ha risposto: “Ne discutiamo più tardi e valuteremo se ci saranno delle modifiche da fare alla luce delle evidenze di questi giorni, soprattutto sul trasporto pubblico locale”. Alla domanda se potrebbero variare le indicazioni sulla capienza dei bus, la ministra ha risposto: “No”.
(Agi)