Domani astensione di otto ore per operai, impiegati e ditte di appalto. Cgil, Cisl, Uil e Rsu: “Serve un protocollo anti covid più efficace”
Ancona, 7 ottobre 2020 – I contagi da coronavirus nello stabilimento Fincantieri di Ancona continuano ad aumentare (altri tre nei giorni scorsi) e oggi, come già ventilato è stato proclamato uno scopero di otto ore per domani. Fim, Fiom e Uilm unitamente alle Rsu chiedono un protocollo anti covid più stringente e test sierologici per tutti. L’astensione dal lavoro riguarda operai, impiegati e ditte di appalto.
“All’interno dello stabilimento dorico si sta assistendo ad un forte aumento di contagi da Covid-19 e le risposte date dall’azienda non ci sembrano sufficienti“, spiegano i sindacati in una nota, sottolineando che “in Fincantieri lavorano 4mila persone, spesso in aeree ristrette ed è quindi chiaro come il rischio dal punto di vista sanitario sia molto elevato. Chiediamo all’azienda ed alle istituzioni preposte di ampliare l’attuale protocollo sulla prevenzione e sicurezza per Covid attraverso test sierologici a tutti i dipendenti diretti, indiretti e ditte di appalto; una comunicazione tempestiva dei casi, oltre ai componenti del comitato covid, anche ai dipendenti delle aree in cui i casi si verificano; il ripristino delle turnazioni, per evitare la sovrapposizione dei lavoratori in entrata ed in uscita; un incremento dei mezzi di trasporto pubblico dei lavoratori, per evitare il sovraffollamento a bordo”.
Altri contagi
L’azienda di Trieste ha ribadito anche ieri che considera la situazione sotto controllo. Ma nei giorni scorsi ci sono stati altri tre contagi. tutti sintomatici. Operai di ditte esterne in appalto che hanno palesato disturbi tipici del Covid-19, in particolare la febbre alta, tanto da richiedere un invio immediato al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette. Ai sintomi hanno fatto poi seguito due tamponi naso-faringei, risultati entrambi positivi al Sars-Cov2. Gli operai in questione si sono presentati a Torrette nella giornata di lunedì, la stessa in cui sono risultati positivi altri due operai, stavolta direttamente di Fincantieri.
Nella mattinata di ieri poi è arrivato in pronto soccorso un altro addetto di una ditta in appalto con sede a Genova. Si tratta di uno straniero di origini centramericane residente proprio nel capoluogo ligure che in quell’ambiente di lavoro è stato a contatto con soggetti positivi prima di trasferirsi, domenica, nel cantiere di Ancona. I sintomi sono peggiorati da lunedì a ieri, tanto che per lui è stato necessario andare in ospedale ed effettuare il tampone. Nel primo pomeriggio per l’operaio di origini straniere è arrivata la positività e, a seconda dell’esito degli esami strumentali, non è detto che l’uomo possa essere trasferito in un reparto Covid.
La direzione sanitaria dell’ospedale regionale prevede che il numero di pazienti Covid in arrivo dal cantiere navale di Ancona possa aumentare sensibilmente nei prossimi giorni. Per quanto è possibile ricostruire, al momento i lavoratori in Fincantieri rimasti positivi da marzo ad oggi dovrebbero essere attorno alle 30 unità, mentre non si contano quelli in quarantena.
I cantieri Fincantieri
Fincantieri sta producendo il massimo sforzo operativo ad Ancona. In questa fase sono cinque le navi in fase di realizzazione, dall’assemblaggio delle prime lamiere all’allestimento in due imbarcazioni che presto verranno consegnate. Il lavoro non manca e le commesse per il cantiere dorico sono garantite fino al 2025.
(Il resto del Carlino)