Conclusa positivamente la battaglia del “Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare” contro la decisione del governo Renzi – inclusa nello “Sblocca Italia” – di potenziare la rete di inceneritori di rifiuti in Italia.
Il TAR Lazio, con sentenza definitiva, ha accolto il ricorso del Movimento contro il decreto attuativo dell’art. 35 dello Sblocca Italia, che prevedeva il potenziamento dei 42 impianti di incenerimento esistenti e la costruzione di otto nuovi inceneritori nel centro sud.
Tale previsione avrebbe aumentato del 50% la quantità di rifiuti inceneriti e di conseguenza l’aumento del 50% delle emissioni in atmosfera di polveri ultrasottili contenenti molecole tossiche come diossine – furani – metalli pesanti.
L’incenerimento è una procedura oramai obsoleta in tutta Europa dato che la nuova normativa di “economia circolare” ha declassato il recupero di energia o la produzione di combustibili da rifiuti ad un pre-smaltimento, bloccando anche i fondi strutturali europei per tutta la filiera impiantistica relativa ai rifiuti non differenziati (dai TMB agli inceneritori alle discariche)
Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal presidente del Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia CircolareMassimo Piras
COMUNICATO STAMPA del 6 ottobre 2020
ABBIAMO VINTO CONTRO LO SBLOCCA ITALIA!
LA SENTENZA FINALE DEL TAR LAZIO ANNULLA IL DECRETO ATTUATIVO PER POTENZIARE O COSTRUIRE INCENERITORI.
Oggi (6 Ottobre, ndr) è stata pubblicata la sentenza definitiva del TAR Lazio rispetto al ricorso contro l’articolo 35 dello Sblocca Italia da noi presentato nel dicembre 2016, che ANNULLA per mancata VAS (valutazione ambientale strategica) il decreto attuativo del 10/8/2016 e le sue nefaste previsioni!
Nonostante sia stato ribadito che resta confermato un margine di discrezionalità al governo sulla qualificazione degli inceneritori come “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale” è stato ribadito oggi anche che la stessa qualificazione deve comunque “garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana e senza recare pregiudizio all’ambiente, in particolare senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la flora e la fauna”.
Dopo quattro anni, l’ 8 maggio 2019 abbiamo ottenuto la sentenza della Corte di giustizia europea
e dopo una serie di ripetuti rinvii da parte del TAR Lazio, oggi si è finalmente concluso il dibattimento con una sentenza che di fatto AZZERA LE PREVISIONI DI POTENZIAMENTO O DI COSTRUZIONE DI NUOVI INCENERITORI per inadempienza palese alla direttiva 2001/42/CE non avendolo sottoposto preventivamente alla obbligatoria VAS – Valutazione ambientale strategica.
(il testo della sentenza:
http://www.leggerifiutizero.org/wp-content/uploads/2020/10/Sentenza_tar_Lazio.pdf)
Contiamo ora che il ministro dell’ambiente ed il governo tutto dia un segnale chiaro azzerando e riscrivendo daccapo la formulazione dello stesso articolo 35 della Legge 164/2014 in quanto lo SBLOCCA ITALIA è oramai da considerarsi ILLEGITTIMO sia per l’azione popolare che ha fermato la sua attuazione che per il recentissimo recepimento della Direttiva europea 851/2008 che esclude il “recupero di energia” dai nuovi obiettivi di riciclaggio del programma di economia circolare. Aspettiamo ora di vedere rimosso per via giudiziaria il principale ostacolo al dispiegarsi sia in Italia che in Europa di una vera “economia circolare” basata sul “riuso-riciclo-recupero di materia”, dato che l’incenerimento distrugge materia per recuperare una bassa quantità di energia, pagata salatissima tuttora dagli incentivi pubblici del GSE a fondo perduto
Secondo importantissimo risultato di questa sentenza del TAR Lazio n. 10088/2020 è che il nostro Movimento ha ottenuto di fatto la LEGITTIMAZIONE ad agire contro atti e normative statali al pari di altre associazioni nazionali, che spesso non esercitano affatto le proprie prerogative in merito.
Roma 06-10-2020
Massimo Piras, presidente del Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare
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