10 Novembre, 2024
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America2020: Trump è al bacio, la corsa è Suprema 

 

Cravatta rossa d’ordinanza, postura da anchor e piglio energetico, il comandante in capo ha parlato per un’ora davanti a fan in delirio che gli urlavano “We love you”,  nell’hangar stracolmo dell’aeroporto di Sanford, dove erano ammassati in almeno quattromila

Negativo e immune: a prova di bacio. Parola di Donald Trump che nel giro di 11 giorni passa dal ricovero al Walter Reed Medical Center ad un bagno di folla senza precedenti (per l’era Covid). “Mi sento così potente che potrei camminare tra il pubblico e baciarvi tutti… giovani e belle donne. Vi potrei dare un bacio grande e grosso”.

Che sia vera o meno l’indiscrezione del New York Times sul fatto che volesse sfoggiare una maglietta da Superman quando è stato dimesso dall’ospedale,

“The Donald”  è stato accolto da supereroe in Florida, al suo primo comizio da quando ha reso noto di essere stato contagiato. Cravatta rossa d’ordinanza, postura da anchor e piglio energetico, il comandante in capo ha parlato per un’ora (contro i circa 90 minuti in media prima dell’infezione) davanti a fan in delirio che gli urlavano “We love you”,  nell’hangar stracolmo dell’aeroporto di Sanford, dove erano ammassati in almeno quattromila.

Secondo la presidente del Grand Old Party (Gop), Ronna McDaniel (anche lei positiva al Covid) complessivamente, considerano pure i dintorni, erano 15.852 gli elettori accorsi per l’evento di Sanford di cui il 31,8% non repubblicani, il 16,3% democratici, il 24,4% che non ha votato nel 2016 e 14,4% che non vota da 4 elezioni.

I sondaggi vedono lo sfidante democratico Joe Biden in marginale vantaggio in Florida – dove Trump nel 2016 vinse per appena 1,2 punti – ma la partecipazione impressionante all’evento del tycoon solleva qualche interrogativo. “Questi sono i veri sondaggi”, rivendica l’inquilino della Casa Bianca mentre chiede alle telecamere di girare l’obiettivo sulla platea adorante.

“Tra 22 giorni vinceremo la Florida e la Casa Bianca”, assicura mentre la folla scandisce “USA”,

“sto lottando per sradicare il virus, ricostruire l’economia e salvare il nostro paese dalla sinistra radicale”. Trump denuncia come intere nazioni siano uscite distrutte dai lockdown (“la cura non può essere peggio del problema”) e avverte che Biden “fermerebbe la ripresa, posticiperebbe il vaccino, prolungherebbe la pandemia e distruggerebbe l’economia della Florida con chiusure draconiane e non scientifiche”.

Mentre Trump garantisce di essere immune e promette un antidoto in tempi brevi, negli Usa viene accertato il primo caso di un contagiato due volte (un 25enne del Nevada) e Johnson & Johnson annuncia una sospensione  dei test clinici del vaccino contro il coronavirus perché un volontario che partecipa allo studio si è “inspiegabilmente” ammalato.

Sanford, tappa prescelta per il suo ritorno in pista dopo la malattia, si trova nell’ “I-4 Corridor”, la stessa regione dello Stato del Sole dove Trump lanciò la sua campagna per la rielezione lo scorso anno e che prende il nome dalla strada statale che collega Tampa a Daytona Beach. Il risultato nell’area generalmente anticipa il verdetto elettorale della Florida che a sua volta, spesso, decide la corsa alla Casa Bianca

Le contee dell'”I-4 Corridor” non votano in modo omogeneo. Nel 2016, ad esempio, Trump si aggiudico’ con un vantaggio di 23 punti la Lake County ma Hillary Clinton vinse con un analogo margine nella vicina Orange County (dove si trova la città di Orlando). C’è poi la Pinellas County, sulla costa del Golfo, che dal 2004 ha sempre votato per quello che è poi diventato il presidente degli Stati Uniti e che viene quindi considerata una sorta di oracolo.

Inoltre, nella Seminole County, che non elegge un democratico dai tempi di Harry Truman nel 1948, gli esponenti del partito dell’Asinello mostrano segni di ripresa come è accaduto con Andrew Gillum nel 2016: vinse nella contea anche se poi perse la corsa a governatore. Ed è proprio agli elettori in bilico della Seminole County che punta Biden in questa tornata elettorale. Cruciale per vincere la Florida, il sostegno dei latini nell’area dell'”I-4 Corridor”. Secondo Pew, dal 2016 al 2018 la registrazione al voto di questo segmento elettorale in alcune contee della regione e’ cresciuta ad un tasso piu’ accentuato rispetto a quello statale. L’aumento è legato soprattutto al numero dei portoricani che si sono trasferiti in Florida nel 2018, dopo l’uragano Maria e che secondo il dati dell’ufficio statistico Usa sono circa 45.000.

Un sondaggio Abc/Washington Post lo scorso settembre segnalava Trump indietro di 13 punti tra gli ispanici in Florida che nel 2016 Hillary conquisto’ con uno scatto di 27 punti.

La scorsa settimana l’ex sindaco di New York, il magnate dei media Michael Bloomberg, ha investito 500 mila dollari nella Pac (Comitato di azione politica) “Voter es Poder” con base a Orlando per sostenere l’elezione di Biden. “Ti conviene votare per me Portorico, Ti conviene votare per me”, ha esortato Trump a Sanford, riferendosi probabilmente ai residenti in Florida perché a Porto Rico, che e’ un territorio Usa, non si vota per eleggere il presidente.

Due ore prima del suo sbarco in Florida di Trump –  dove tornerà giovedì per un comizio a Ocala – il medico della Casa Bianca Sean Conley ha confermato la negatività del presidente “per giorni consecutivi”, senza precisare quali.

Anche Biden ha annunciato di aver fatto il tampone e di essere risultato negativo.

L’ex numero due di Barack Obama ieri ha fatto campagna a Toledo, nell’Ohio, importante hub per la produzione di auto. Ha accusato il comandante in capo di aver “voltato le spalle” agli americani sul coronavirus ma e’ inciampato in una serie di gaffe che gli sono state prontamente rinfacciate da Trump, a partire dal fatto di aver detto di correre per il Senato anziché per la Casa Bianca. Biden “perderà alla grande in Florida”, ha twittato Trump. “Solo i sondaggi fake mostrano il contrario”, Biden “pensa di correre per il Senato. Si è scordato il nome di Mitt Romney – rincara – e dove si trovava”.

I morti per il Covid negli Usa hanno intanto superato quota 215.000 mentre i contagi sono oltre 7,7 milioni. Il virologo Anthony Fauci ha avvertito che la situazione e’ destinata a peggiorare. “Non siamo messi bene”, ha ammonito durante un’intervista alla Cnn, dopo aver diffuso una nota per condannare l’utilizzo strumentale e “fuori contesto” di alcune sue dichiarazioni in uno spot elettorale di Trump.

Il comandante in capo oggi farà campagna Johnstown, in Pennsylvania, domani a Des Moines nell’Iowa e giovedì a Greenville nella North Carolina. “E’ forte ed energico, ansioso di andare. Penso che il calendario della sua campagna rifletta la sua salute e il suo entusiasmo”, spiega il manager della sua corsa per la rielezione, Bill Stepien (anche lui contagiato dal coronavirus).

“Otterremo una vittoria ancora più grande ed importante di quattro anni fa”, garantisce The Donald,

promettendo di sbaragliare ancora una volta tutte le previsioni. Ma il 2016 non è un caso isolato. Il 7 novembre del 2000, tutti i principali network Usa (Abc, Nbc, Cbs, Cnn, Msnbc e Fox)  attribuirono, sulla base di proiezioni, la vittoria al democratico Al Gore prima di stabilire che il vincitore, grazie alla decisiva Florida, era George W. Bush, salvo poi andare al riconteggio e finire alla Corte Suprema che il 12 dicembre si espresse a favore del candidato repubblicano 5 a 4. Esattamente 20 anni dopo, la Florida torna in primo piano come Stato conteso e possibile oggetto di controversia che potrebbe finire alla Corte Suprema dove al posto dell’icona progressista Ruth Bader Ginsburg potrebbe sedere la conservatrice Amy Coney Barrett. La corsa (nella corsa) è già iniziata con le audizioni di conferma al Senato e dove i dem sembrano combattere una battaglia persa, vista la maggioranza repubblicana. Il titolo di questa giornata? Trump è al bacio, la corsa è suprema.

(Agi)

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