La percentuale di contagi in aereo è dello 0,0000036% secondo il recente studio condotto dalla Iata
13 Ottobre 2020
Non molto tempo fa vi avevamo riportato degli studi che dimostravano che ammalarsi in aereo è piuttosto difficile. Tuttavia, a causa della complicata situazione che stiamo vivendo, le ricerche su questo argomento continuano a crescere e, soprattutto, diventano più approfondite. L’ultimo elaborato su tale situazione, infatti, è quello redatto dalla Iata, l’organizzazione internazionale delle compagnie aeree, che dimostra che i contagi in aereo hanno la casistica di 1 su 27 milioni di passeggeri. Ma vediamo insieme cosa dice nel dettaglio lo studio condotto.
Ciò che è emerso dall’elaborazione dei dati da parte della Iata mette in luce una percentuale di contagio da Covid-19 dello 0,0000036%, e chiaramente in relazione ai passeggeri che hanno volato. In parole più semplici questo vuol dire che ci sono stati solamente 44 casi di positività trasmessi durante un volo e su un un totale di 1,2 miliardi di passeggeri.
A tal proposito David Powell, consulente medico della Iata, ha dichiarato che “Il rischio che un passeggero contragga il Covid-19 mentre è a bordo sembra molto basso”. Anche se è bene chiarire che non c’è ancora un modo preciso per stabilire il numero esatto di trasmissioni di aeromobili. Tuttavia, il dato confortante è che le varie analisi del caso suggeriscono che non esista alcuna trasmissione diffusa a bordo.
Inoltre, continua Powell, “anche se il 90% dei casi non fosse segnalato, sarebbe 1 caso ogni 2,7 milioni di viaggiatori. Riteniamo che queste cifre siano estremamente rassicuranti”.
Ma ciò che rende il tutto ancora più incoraggiante è il fatto che i dati pubblicati sono stati raccolti ed elaborati prima che entrasse in vigore l’utilizzo diffuso e obbligatorio di mascherine a bordo degli aeromobili e negli aeroporti.
Infatti, ulteriori indagini realizzate da Airbus, Boeing ed Embraer vanno a comprovare che i sistemi di ricambio d’aria a bordo dei velivoli controllano il movimento delle particelle nella cabina, limitando la diffusione dei virus. Ovvero i rinomati filtri Hepa di cui vi avevamo già spiegato il funzionamento.
“L’aggiunta dell’obbligatorietà della mascherina a bordo rappresenta un ulteriore e significativo livello di protezione, che rende la posizione seduta in una cabina di un aereo più sicura della maggior parte degli altri ambienti interni”, ha concluso a tal proposito il consulente medico della Iata.
(Siviaggia.it)