16 Luglio, 2024
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Coronavirus in Lombardia, nuova ordinanza

Didattica a distanza parziale, servizio al banco nei bar fino alle 18. Stop a sale slot e sport di contatto

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana firma questa sera la nuova ordinanza per contenere la diffusione del coronavirus, dopo il confronto con i sindaci della regione, con il prefetto di Milano ed è stata sottoposta al ministro della Salute Roberto Speranza. Regole meno stringenti di quelle di cui si è parlato per tutta la giornata: niente chiusura dei bar alle 21. L’ordinanza entra in vigore subito, dalle ore 00 di sabato 17 ottobre fino a venerdì 6 novembre 2020, quindi per tre settimane. Ecco le misure decise.

Coronavirus in Lombardia, stop alcol per strada sera tardi e più controlli

Le attività di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi) sono consentite sino alle ore 24; in tali attività dopo le ore 18 il consumo di alimenti e bevande è consentito esclusivamente ai tavoli; la misura di cui al presente punto non si applica agli esercizi situati lungo le autostrade e nelle aerostazioni;

E’ vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio;

Sono chiusi dalle 18 alle 6 i distributori automatici cosiddetti “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte e acqua;

E’ vietata dalle 18 alle 6 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche;

E’ sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico;

I sindaci possono adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure.

E’ sospeso il gioco operato con dispositivi elettronici del tipo ‘slot machines, comunque denominati, situati all’interno degli esercizi pubblici, degli esercizi commerciali e di rivendita di monopoli.

Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale ? sia agonistico che di base ? dalle associazioni e società dilettantistiche.

L’accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della Rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti ivi presenti è vietata, salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente COVID-19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all’entrata e l’adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio.

Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado organizzano le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza, ad eccezione delle attività di laboratorio.

Alle Università, nel rispetto della specifica autonomia, è raccomandato di organizzare le proprie attività, al fine di promuovere il più possibile la didattica a distanza.

Coronavirus, Fontana: “Sono meno preoccupato per la Lombardia rispetto allo scorso marzo”

“Le nuove misure non saranno drammatiche”. Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, dopo l’incontro con i sindaci in videoconferenza parlando della prossima ordinanza che potrebbe essere emanata tra questa sera e domani. “I lombardi posso essere meno preoccupati – ha aggiunto rispondendo ad una domanda – ma devono essere attenti alle misure altrimenti c’è il rischio che l’epidemia degeneri” “Io – ha anche detto – sono meno preoccupato che a marzo”. Le misure sono quelle decise durante l’incontro con i sindaci della Lombardia e i capigruppo in Consiglio regionale a cui ha partecipato anche il prefetto di Milano Renato Saccone.

(La repubblica)

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