Le positività dei tre campioni di tennis, nuoto e motociclismo sono l’emblema di una settimana difficile in cui non solo il calcio ha subito gli effetti della pandemia
Prima Fabio Fognini, poi Federica Pellegrini e infine Valentino Rossi. Quella che sta volgendo al termine non è stata una settimana facile per lo sport italiano, duramente colpito dal Covid-19. Così in quarantena, ma pronti a raccontarsi su Instagram, sono finiti alcuni tra i simboli più importanti del movimento sportivo di questo Paese. Tutti e tre leggermente sintomatici, colpiti da febbre, tosse e dolori articolari.
Il primo è stato, mercoledì sera, il tennista azzurro trovato positivo in Sardegna mentre partecipava al torneo Atp 250 organizzato al Forte Village di Pula: “I sintomi sono molto lievi un pò di tosse e febbre, mal di testa… ma purtroppo è arrivata questa brutta notizia. Sono già in isolamento e sono convinto che mi rimetterò molto presto”.
Appena 24 ore dopo, è stato il turno della campionessa di nuoto: “Buonasera a tutti, scusate la mia faccia ma ho appena ricevuto la brutta notizia. Ieri durante una sessione di allenamento sono uscita perché avevo molti dolori e tornando a casa ho cominciato ad avere mal di gola. Oggi pomeriggio ho fatto il tampone e l’esito è positivo”. Pellegrini ha continuato a raccontare l’evoluzione della malattia, e il suo stato psico-fisico condizionato dall’isolamento forzato, con un diario social quotidiano.
Per Valentino Rossi, invece, è arrivato lo stop poco prima della partecipazione al Gp di Aragon: “Purtroppo questa mattina mi sono svegliato e non mi sentivo bene. Mi sentivo particolare, debole e avevo una leggera febbre quindi ho chiamato subito il medico che mi ha fatto due test. Il risultato del ‘test rapido PCR’ è stato negativo, proprio come il test che avevo già fatto martedì. Ma il secondo è stato purtroppo positivo. Sono triste e arrabbiato perchè ho fatto del mio meglio per rispettare il protocollo”.
Anche il Giro d’Italia in settimana ha tremato
dopo la positività di tre corridori, Yates, Kruijswijk e Matthews e numerosi membri dello staff di due squadre, Jumbo-Visma e Mitchelton-Scott, costrette al ritiro. L’obiettivo per l’organizzazione della corsa resta l’arrivo a Milano ma l’impennata di contagi spaventa e i 17 positivi tra gli agenti impegnati nel servizio d’ordine non aiutano certo ad essere meno pessimisti.
Un altro focolaio è quello che ha colpito la nazionale azzurra del canottaggio impegnata agli europei di Poznan, in Polonia. Due atleti positivi hanno costretto all’isolamento 89 persone tra atleti, tecnici, dirigenti e giornalisti. Quella di Abbagnato, del resto, non è stata l’unica nazionale tricolore fortemente colpita dal coronavirus: 8 sono stati i positivi nell’Under 21 di Paolo Nicolato e uno, Varney, nella nazionale italiana di rugby.
Il basket e la pallavolo, anche loro costretti a convivere con tamponi continui e giocatori positivi, si sono lamentati soprattutto per la riduzione delle persone che possano accedere ai palazzetti, inserita nell’ultimo Dpcm: solo 200 ingressi significa pochi introiti e nuove difficoltà per far quadrare i bilanci in cui la voce ‘biglietti venduti’ è da sempre molto rilevante.
Questa, infine, è stata la settimana in cui anche Cristiano Ronaldo ha dovuto fare i conti con il virus mentre si trovava in ritiro con la sua nazionale.
Il suo ritorno a Torino, per passare la quarantena con la famiglia, ha innescato un botta e risposta con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, sul tema della violazione dei protocolli sanitari.
Un tema che è costato il 3-0 al tavolino e un punto di penalizzazione al Napoli, sanzionato pochi giorni fa per non essersi presentato alla sfida contro i bianconeri, lo scorso 3 ottobre. Qui la partita è ancora aperta e il ricorso è già stato annunciato dai legali della società partenopea.
Nelle ultime ore, intanto, è arrivata la positività per altri giocatori di Serie A: uno al Crotone, uno al Parma e uno al Torino. Contemporaneamente, per fortuna, anche l’annuncio di una guarigione, quella del calciatore dell’Inter Alessandro Bastoni. Il giovane difensore resta però indisponibile per il derby con il Milan che ritrova invece Zlatan Ibrahimovic, un altro che ha superato la malattia. In tutto sono poco più di 30 i calciatori di Serie A ancora ai box a causa del Covid. Ma questo è un numero che, ogni giorno, è tristemente destinato a subire un aggiornamento.
(Agi)