26 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Il neonato strappa la mascherina al medico che l’ha fatto nascere

E la foto della speranza diventa virale

Succede a Dubai, il ginecologo Samer Cheaib pubblica sui social l’immagine e scrive: «Vogliamo tutti un segno del fatto che presto le toglieremo»

Per molti questa immagine in bianco e nero pubblicata sul profilo Instagram di un ginecologo di Dubai è già diventata la foto dell’anno. Si vede un bimbo che cerca di strappare la mascherina al medico che lo ha appena fatto nascere e che lo sorregge tra le braccia. Subito dopo l’immagine, la frase che ha in sè un messaggio di speranza ma al tempo stesso è un po’ come un pugno nello stomaco (perché nessuno sa quando ne usciremo) «vogliamo tutti un segno del fatto che presto toglieremo le mascherine».

Questa l’immagine postata da un ginecologo di Dubai, il dottor Samer Cheaib, che in poco tempo è diventata virale sui social network. Al punto che c’è chi l’ha definita l’immagine simbolo del 2020. Il dottore, che spesso sui profili social parla del suo lavoro dando, in particolare, nel periodo della pandemia messaggi di posività e speranza ha voluto condividere questo scatto. In tanti gli hanno risposto o hanno postato un semplice messaggio. Condividendo poi l’immagine. C’è chi ha parlato della foto dell’anno, chi ha sottolineato un’immagine del genere scalda il cuore e trasmette sensazioni positive sul futuro.

Il dottor Cheaib,rispondendo, ha spiegato che a suo parere «si tratta di un neonato con una visione». Parlando della fotografia ha detto a GulfNews: «Questo bambino era il secondo di una coppia di gemelli il cui parto è avvenuto un paio di settimane fa. Il padre, felice, mi stava fotografando mentre tenevo in braccio i bambini. Il secondo ha tentato di strapparmi la mascherina e il papà ha sentito il bisogno di catturare questo momento. C’era positività nella foto e penso che faccia sorridere le persone che la vedono. La positività e il sorriso lavoreranno per aumentare l’immunità delle persone e aiutare a combattere questa pandemia».

(La Stampa)

Ultimi articoli