24 Novembre, 2024
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“La cassa deve gestirla il Movimento”, dice Di Maio

Il ministro degli Esteri: “Io di Davide Casaleggio continuo a fidarmi”.

Poi il riferimento a Di Battista: “Gli attacchi a M5S mi fanno male ma sono contento che Alessandro sia tornato a esprimere questo dinamismo”

“Agli attivisti e ai territori non arriva un euro. La cassa deve gestirla il Movimento, dando parte delle risorse alle piattaforme informatiche e l’altra ai territori”. Lo ha detto a ‘Accordi e Disaccordi’ sul Nove il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il titolare della Farnesina ha assicurato: “Io di Davide Casaleggio continuo a fidarmi: è una persona su cui metto la mano sul fuoco. L’impianto di democrazia diretta resta essenziale”. Per Di Maio,  “il Movimento 5 stelle adesso è protagonista ed è ancora fondamentale nella formazione dei governi dei prossimi decenni”.

Poi ha aggiunto: “Gli attacchi al Movimento mi fanno male ma sono contento che Alessandro sia tornato a esprimere questo dinamismo”. Ma “i rapporti personali non devono essere toccati da quelli politici”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Sulle voci di disaccordo in seno al Movimento è intervenuto anche Davide Casaleggio: “Oggi c’è un racconto sulla dicotomia fra capo politico, che è inserito per legge, non voluta da M5s, e qualche altro organo”. Casaleggio ha osservato: “M5s ha il maggior tasso di collegialità di qualsiasi altra forza politica”. “Tutte le grandi questioni – ha rivendicato – sono sempre state risolte dagli iscritti. Casaleggio segnala anche che Di Maio e Crimi hanno “tenuto a battesimo il Team del Futuro, di oltre 200 persone, per cui penso che se si vuole parlare di organizzazione bisogna partire da quello che abbiamo già e da quello che vogliamo mettere in piedi. Partendo da tutto ciò che sta portando verso il futuro”.

“Non credo ci saranno votazioni su Rousseau” per “la “prima parte” degli Stati generali M5s. Lo ha detto Davide Casaleggio, a proposito dell’appuntamento che vede il Movimento impegnato a ristrutturare l’organizzazione, a partire dei territori, per arrivare ai primi di novembre ad una sintesi nazionale, su cui la rete, come ha annunciato il capo politico, Vito Crimi, la rete avrà l’ultima parola.

(Agi)

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