Dal Vangelo della Domenica il richiamo a essere cittadini onesti e allo stesso tempo testimoni dell’amore di Dio. Il pensiero per padre Maccalli e per i pescatori di Mazara del Vallo fermati in Liboa
Lo spunto è stata la domanda “insidiosa” posta a Gesù per screditarlo: “E’ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?”. Partendo dalla riflessione su questo quesito, papa Francesco nell’Angelus domenicale ha richiamato tutti ai doveri di essere buoni cittadini per essere buoni cristiani. E lo ha fatto con una ferma esortazione a rispettare i propri impegni anche fiscali: «Le tasse vanno pagate, pagarle è un dovere dei cittadini, come anche l’osservanza delle leggi giuste dello Stato. Al tempo stesso, è necessario affermare il primato di Dio nella vita umana e nella storia, rispettando il diritto di Dio su ciò che gli appartiene», ha detto il Pontefice spiegando che «da qui deriva la missione della Chiesa e dei cristiani: parlare di Dio e testimoniarlo agli uomini e alle donne del proprio tempo». Se nell’antica Palestina l’immagine dell’imperatore romano era impressa sulle monete (da qui la domanda che fu rivolta a Gesù), papa Bergoglio ha sottolineato che «ogni persona porta in sé un’altra immagine – la portiamo nel cuore, nell’anima -, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza». Una distinzione che rende evidente la missione dei cristiani sulla Terra, «essere presenza viva nella società, animandola con il Vangelo e con la linfa viva dello Spirito Santo».
Il Santo Padre ha poi rivolto «una parola di incoraggiamento e di sostegno ai pescatori (di Mazara del Vallo, ndr) fermati da più di un mese in Libia e ai loro familiari. Affidandosi a Maria Stella del mare – ha aggiunto – mantengano viva la speranza di poter riabbracciare presto i loro cari». Un altro pensiero è stato per padre Pier Luigi Maccalli, da poco liberato dopo due anni di sequestro in Niger: «Desidero ringraziare Dio per la tanto attesa liberazione di padre Maccalli che era stato rapito. Ci rallegriamo anche perché con lui sono stati liberati altri tre ostaggi. Preghiamo per i missionari e per i catechisti e anche per quanti vengono perseguitati o vengono rapiti in varie parti del mondo», ha concluso papa Francesco.
(Avvenire)