21 Dicembre, 2024
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Coronavirus, dopo il dpcm scoppia il panico da “ricrescita”

Parrucchieri presi d’assalto a Roma. “Paura del lockdown

Paura di restare nuovamente lockati? A quanto pare il timore c’è. E la cartina di tornasole, in questo caso, è la cartina delle mèche.

Tutti dal parrucchiere! Crescono i contagi, purtroppo, e cresce anche la consapevolezza che la tinta meglio farla oggi che domani. Evidentemente, il ricordo di una primavera con i capelli bicolore è ancora troppo vivo e così da qualche giorno nei saloni di bellezza della città è tutta una prenotazione: taglio, tinta, shatush e degradé. Perché non si sa mai “se arriva il lockdown almeno con la testa per un po’sto a posto”.

“Stanno anticipando gli appuntamenti”, racconta Alfredo Teodoli che ha un negozio in via Giulia e che ha approfittato proprio del periodo della chiusura di marzo e aprile per spostarsi in un salone più grande al civico 101. “Mi chiamano e mi dicono ‘Alfredo senti, già che ci siamo facciamola prima la tinta  che qui non si sa mai…’ E così anche oggi ho inserito dei lavori che erano stati programmati per la prossima settimana”. Consigli da dare per un eventuale fai da te in casa? “Nessuno. Con il lockdown le mie clienti, per certi versi, sono diventate delle esperte. Si può dire che su come trattare il capello, ormai ne sanno più di me”, dice scherzando.

Insomma, le romane si portano avanti col lavoro mettendo in campo una resilienza preventiva. In passeggiata di Ripetta nel salotto dell’hairstyling Bartorelli i si lavora a pieno ritmo, distanziamenti permettendo, in questo sabato di metà ottobre. Simone, il proprietario, ammette: “Il telefono squilla molto di più dopo l’ultimo dpcm. E la richiesta delle clienti è sempre la stessa. “anticipiamo i tempi”. Esagerando un po’: Vogliono le mèche come se non ci fosse un domani”.

Ma la febbre da “Biondo freddo” si misura anche con la vendita dei prodotti. “Non mi era mai successo prima d’ora – continua Bartolelli, ma ho già smerciato più di 30 mila euro di confezioni tra balsami, shampoo, maschere nutrienti, anti crespo e anti ingiallo. Tutte cose che sono una mano santa quando si fa la piega da soli”. Trema alla sola idea di un nuovo lockdown però, Roberto D’Antonio, il parrucchiere che nel salone in via dei Prefetti, ha cambiato nel corso della sua lunga carriera la testa ha tanta gente dello spettacolo e della politica. “Io continuo a lavorare come sempre, ma se per caso ci imponessero di chiudere di nuovo, sarebbe un disastro. Vogliono che ci divoriamo tra di noi? E’ impensabile affrontare un periodo come quello della primavera scorsa. E sono davvero arrabbiato con chi questa estate è andato in discoteca a ballare perché ora a rimetterci siamo tutti. Comprese le persone come me che hanno investito soldi per la prevenzione. Io faccio fare il test sierologico tutte le settimane ai miei lavoranti, le mie clienti sanno che qui tutto è sotto controllo”.

Ma nella speranza che si possa continuare ad andare di spazzola e piastra comodamente seduti sulla poltrona di un parrucchiere anche nei prossimi mesi, c’è chi in omaggio a chi combatte ogni giorno nelle corsie degli ospedali ha messo a disposizione una valanga di “barba e capelli sospesi”. Accade da Barberino’s classic Italian Barber, catena di barber shop che nel suo negozio romano in via Cicerone 52 regala duemila tra tagli e rasature, a medici e infermieri. Un cadeau complessivo da 55 mila euro. Basterà mostrare il “tesserino” professionale per accomodarsi davanti allo specchio in attesa della sforbiciata e della messa in ordine, preceduti da quel rito impagabile: il panno caldo sopra il viso. “Un omaggio – spiegano da barberino’s – che vogliamo fare a quanti in questi stanno combattendo in corsia contro il Covid- 19. Offrirgli un pizzico di relax mentre noi ci prendiamo cura del loro look”.

(La Repubblica)

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