Ottimo esordio per biancocelesti che all’Olimpico vincono 3-1
Nella partita dello storico ritorno in Champions, la Lazio si riscopre bella e vincente come non accadeva prima del famigerato lockdown. I biancocelesti mettono sotto il Borussia Dortmund, favorito nel Girone F di Champions, e partono come meglio non avrebbero potuto nel torneo europeo più prestigioso. Basta un tempo alla Lazio per far capire ai tedeschi l’aria che tira all’Olimpico e soprattutto quanto tenga a questo torneo. Le perplessità sorte dopo il tracollo di Genova contro la Samp vengono cancellare da una prestazione maiuscola, assolutamente in linea con l’importanza e il prestigio dell’impegno europeo. Questa Lazio non deve temere alcun avversario. Inzaghi può mandare in campo la migliore formazione possibile, fatta eccezione per l’infortunato Lazzari, il Borussia Dortmund punta tutto sulla stellina Haaland, che ha la media di un gol a partita nella Bundesliga.
La Lazio parte timidamente e al piccolo trotto, tuttavia le bastano solo 6′ per far saltare il dispositivo di difesa dei tedeschi:
il gol porta la firma dell’ex Immobile, che raccoglie un suggerimento di Correa da sinistra – su errore in uscita dei tedeschi – e deposita il pallone alle spalle di Hitz con un tocco morbido. Al quarto d’ora Immobile ci riprova, ma questa volta il pallone viene ribattuto. Il Borussia Dortmund prova a reagire, ma paga un approccio alla partita troppo morbido e pertanto risulta poco incisivo. Prima di subire il raddoppio sfiora pure il pareggio con Guerreiro, sul quale è bravo Strakosha. Tuttavia capitola ancora al 23′, sugli sviluppi di un angolo di Luis Alberto: la rete porta la firma di Luiz Felipe, che devia di testa e insacca, con la complicità del portiere Hitz.
La squadra di Inzaghi non crede ai propri occhi, ma è avanti di due gol contro la favorita del girone. La formazione di Favre, invece, è troppo brutta per essere vera. Infatti, al 28′, per poco non dimezza lo svantaggio con Meunier, impreciso di pochissimo sull’imbeccata di Haaland. I tedeschi provano a prendere in mano il comando delle operazioni, ma devono fare molta attenzione ai laziali che, come noto, quando il campo si apre, possono diventare devastanti. I gialloneri provano ad alzare il baricentro della manovra, ma è la Lazio a creare ancora i presupposti per il gol: al 35′ Luis Alberto impegna in angolo Hitz.
E’ una Lazio pimpante, estremamente determinata, assai concreta,
che riesce ad andare al tiro con disarmante facilità. Il Dortmund è in difficoltà e rischia il tracollo definitivo. Haaland prende per mano il Dortmund già al 5′ della ripresa e impegna Strakosha. Poi Inzaghi è costretto a togliere dal campo Luiz Felipe, non ancora al top dopo l’infortunio alla caviglia. Il Dortmund sale di tono, ma la difesa della Lazio è attenta e limita gli spazi agli avversari. Il tema della partita è scontato: la Lazio si difende e riparte, andando in cerca del gol che chiuderebbe la partita. Gli ospiti attaccano con sempre maggiore continuità, con forza e in modo prepotente, al punto che riescono a trovare il gol con Erling Haaland (26′), abile a battere Strakosha su assist dello statunitense Reyna. I tedeschi si illudono, ma il franco-ivoriano Akpa-Akpro, inserito coraggiosamente da Inzaghi al posto di uno sfinito Correa, li gela, realizzando il 3-1 su assist di Immobile. E’ il gol che chiude il match.
(La Stampa)