5 Novembre, 2024
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Coronavirus. Più di 19mila contagi. Oltre 1.000 in terapia intensiva. Rt a 1,5

L’Istituto Superiore di Sanità: rischio di criticità importanti a breve, servono restrizioni della mobilità e delle attività non essenziali

“L’epidemia è in rapido peggioramento. Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità“. E’ quanto si legge nel monitoraggio Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute per la settimana 12-18 ottobre.

L’evidenza di casi rapidamente in aumento, con Rt nazionale di 1,5 (la soglia da non superare è 1, quando un infetto contagia mediamente un’altra persona), indica una situazione “complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni italiane”. Il fattore Rt si calcola sui casi sintomatici. Si continua a osservare un forte incremento dei casi che porta l’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni a 146,18 per 100.000 abitanti (periodo 5/10-18/10) rispetto a 75 per 100.000 abitanti nel periodo 28/9-11/10.

Il bollettino: oltre 19mila contagiati, 91 morti

Sono 19.143 i nuovi contagi. Ieri erano stati 16.079. L’aumento dei nuovi positivi nelle 24 ore è di 3.064. Così i dati del Ministero della Salute. Per quanto riguarda le singole regioni, picco in Lombardia (+4.916)2.280 in Campania2.032 in Piemonte, mentre sono 56 i nuovi casi in Molise, la regione meno contagiata. Ed è record anche in Sardegna, con 385 nuovi casi.

Superata la soglia dei mille ricoveri per Covid nelle terapie intensive: ci sono nelle rianimazioni 1.049 pazienti, 57 in più (di cui 28 in Lombardia) rispetto a giovedì, mentre i ricoverati ordinari sono saliti a 10.549, 855 in più. Complessivamente gli attualmente positivi sono 186.002, con un incremento di 16.700 in 24 ore, dei quali 174.404 sono in isolamento domiciliare (+15.788). L’aumento dei dimessi e i guariti è di 2.352 pazienti che portano il totale a 261.808.

Dal report settimanale del Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri emerge che su 6.628 posti di terapia intensiva ad oggi attivi in Italia il 15% è occupato da pazienti Covid, percentuale che scende all’11% se vengono anche conteggiati gli ulteriori 1.660 posti letto attivabili con i ventilatori già stati distribuiti alle Regioni.

La regione con la percentuale più alta di pazienti in Terapia intensiva – rispetto ai posti letto disponibili – risulta l’Umbria, che ha un tasso di occupazione al 27,85%. A seguire, mostra il report, ci sono la Campania(21,71%) e la Sardegna (20,69%). Nel Lazio la percentuale è al 17,54% mentre in Lombardia è al 15,69%. Il tasso più basso si registra in provincia di Trento, con l’1,96%.

Lombardia, Fontana: situazione drammatica

Situazione critica in Lombardia dove aumenta l’ansia per il possibile ripetersi della difficile situazione della scorsa primavera. Sono 7 i deceduti, dato che porta il totale dei morti, dall’inizio della pandemia, a 17.159. A Milano e provincia confermati 2.399 casi mentre i contagiati nel capoluogo lombardo sono 1.126. “Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta. Chiedo ai cittadini la disponibilità a rispettare certe limitazioni, in una situazione drammatica”, ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana. Sollecitato sulla possibilità di un lockdown nazionale, Fontana ribadisce che “finché non si arriva a condizioni drammatiche, bisogna fare di tutto per evitarlo”.

Sono 2.013 le persone ricoverate, 318 in più rispetto a ieri, mentre in Terapia intensiva sono ricoverate 184 persone, 28 in più nelle ultime 24 ore. Secondo i dati diffusi dalla Regione, i guariti e i dimessi sono complessivamente 88.536, in aumento di 477 unità rispetto a ieri.

Il padiglione del Policlinico in Fiera Milano ha ricevuto oggi i suoi primi pazienti: si tratta di 3 uomini, provenienti da strutture milanesi. Hanno 50, 65 e 75 anni.

Con l’intensificarsi della cosiddetta seconda ondata di Covid a Milano la situazione si è fatta critica, soprattutto nei Pronto soccorso e per le ambulanze. Tanto che i pazienti sono costretti, spesso, ad attendere il proprio turno al triage sui mezzi, per evitare assembramenti. Areu, l’azienda regionale di emergenza e urgenza, ha chiesto a Cri, Anpas e Misericordie di aumentare il numero di ambulanze a disposizione. La Regione ha deciso la graduale riduzione delle attività di chirurgia ordinaria, ovvero delle operazioni programmate differibili che non sono urgenti. La riduzione varia a seconda degli ospedali in base alla situazione di ciascuno.

L’ospedale di Cremona, dove i pazienti ricoverati con coronavirus sono 37 (8 in terapia intensiva, 7 in pneumologia, 20 in malattie infettive e 2 in Pronto soccorso), di cui 4 provenienti dalla provincia di Milano, fa sapere che “a causa del progressivo aumento dei casi e a scopo cautelativo, l’Asst di Cremona si sta preparando ad applicare il secondo livello del piano di emergenza che – in caso di necessità – prevede l’aumento dei posti letto covid-19 in un’aerea dedicata”.

Sardegna, nuovo record di contagi

Nuovo record di casi in Sardegna secondo gli ultimi dati diffusi dall’Unità di crisi regionale. Si registrano oggi 349 nuovi contagi, 241 rilevati attraverso attività di screening e 108 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime a 181. Salgono a 7.235 i casi positivi accertati dall’inizio dell’emergenza, sono 2.732 i guariti. In totale sono stati eseguiti 242.374 tamponi con un incremento di 3.746 test, il più alto registrato nell’isola.

Campania, 2.280 positivi (14,5% dei tamponi)

In Campania, dove il presidente Vincenzo De Luca ha chiesto al governo di introdurre un nuovo lockdown nazionale, oggi ci sono 2.280 positivi su 15.800 tamponi, con un aumento di quasi due punti percentuali di contagi, dal 12,8% di ieri al 14,5% di oggi.

In Sicilia altri 11 morti e 730 contagiati

Sono 730 i nuovi casi positivi al Covid in Sicilia nelle ultime 24 ore. Undici le persone decedute mentre i guariti sono 123. In Sicilia sono 9.136 i positivi e 8.015 i tamponi effettuati.

Liguria, 778 nuovi casi. In gran parte a Genova

In Liguria ci sono 778 positivi in più su 5.096 tamponi eseguiti rispetto a ieri. Si registrano anche 7 morti. Si tratta di persone tra i 67 e i 103 anni scomparse negli ospedali di Genova, Sestri Levante e Sarzana. Il maggior numero di contagi si registra ancora a Genova (573), gli altri sono a Imperia (75), a Savona (71), nel Tigullio (15) e alla Spezia (44).

Negli ospedali liguri ci sono 631 pazienti ricoverati, 57 in più di ieri, di cui 33 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 4838 persone, 346 in più.

Il governatore Giovanni Toti, che ha avviato un canale news su Telegram dove si sono iscritte mille persone in pochi minuti, ha dichiarato che sta preparando 200 posti letto in strutture extraospedaliere.

Puglia, nuova impennata. E maxi focolaio in Rsa

Nuova impennata di casi positivi anche in Puglia: oggi sono 590 contro i 485 di ieri a fronte di 398 tamponi in meno (5253 test contro i 5651 di giovedì). Quindi l’incremento è di 105 positivi in 24 ore, con l’aumento dei ricoveri, +33 rispetto a ieri, e 52 persone in terapia intensiva, contro le 50 di giovedì. I 590 positivi di oggi sono così ripartiti: 234 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 58 nella provincia di Barletta, Andria, Trani, 176 in provincia di Foggia, 19 in provincia di Lecce, 65 in provincia di Taranto. È stato registrato un decesso in provincia di Taranto. Il Covid ha provocato anche la chiusura della rianimazione dell’ospedale Di Venere di Bari e la chiusura di due postazioni 118 sempre nel Barese.

Potrebbe essere il più grosso focolaio che si sia registrato in una Rsa a livello regionale. A Triggiano, alle porte di Bari, sono 90 le persone infettate dal coronavirus nella residenza “Hotel San Francisco”, 71 anziani e 19 operatori della struttura che ospita ogni giorno 200 persone. La preoccupazione è che il numero di contagi possa salire ancora, coinvolgendo anche persone esterne alla Rsa, come le famiglie dei dipendenti e i parenti degli anziani.

Il dipartimento di prevenzione dell’Asl Bari ha già svolto i primi accertamenti e sta ricostruendo la catena dei contatti. Sono stati effettuati tamponi a tappeto e nelle prossime ore verranno svolti esami specifici su chi per ora è risultato negativo al tampone. Il sindaco Antonio Donatelli ha firmato un’ordinanza con la quale vieta tutte le manifestazioni pubbliche e le assemblee condominiali. Inoltre, è stato chiuso il centro per anziani in via Settembrini, stop anche ai circoli ricreativi pubblici e privati, chiusura anche per la casa della Cultura, la biblioteca. Sospese le lezioni anche nell’Università della libera età.

Lazio, 1.389 positivi, 11 morti

Su oltre 22.000 tamponi, nel Lazio si registrano 1.389 casi positivi, 11 decessi e 88 guariti. È stata superata la soglia dei 10.000 guariti. Il rapporto tra i tamponi e i positivi è del 6%. Sono i dati diffusi dall’assessore della Regione Lazio alla Sanità, Alessio D’Amato.

Abruzzo, incremento del 286,6%

In Abruzzo, nell’ultima settimana, si è registrato il dato record di 1.500 nuovi casi. Il confronto settimanale dimostra la rapida crescita dell’ultimo periodo: i nuovi casi erano stati 939 nella settimana dal 9 al 16 ottobre e 388 in quella dal 2 al 9 del mese. L’incremento, in 14 giorni, è stato del 286,6%. I ricoveri complessivi sono passati dai 107 di due settimane fa ai 244 di oggi, mentre le terapie intensive sono passate dalle 7 alle 16 unità.

Basilicata, i vigili del fuoco: fateci il test

Una prima richiesta al presidente della Regione Vito Bardi è stata inoltrata a marzo, “ma da allora – dicono i sindacati – nulla è stato fatto. Solo a maggio c’è stato uno screening sul personale del comando di Matera, poi più nulla”. Nel sottolineare il ruolo del personale dei Vigili del fuoco, in prima linea non solo durante il lockdown e in relazione all’emergenza sanitaria, ma in tante emergenza che quotidianamente si verificano sul territorio, i sindacati si dicono “preoccupati” in relazione al rapido aumento dei contagi in Basilicata.

“Siamo costretti – si legge in una nota – a non sottovalutare la possibilità di un’improvvisa contaminazione tra i nostri operatori che, dovendo garantire il soccorso hanno un alto tasso di probabilità di contrarre il virus, considerato anche lo stretto contatto con l’utenza cittadina a cui sono sottoposti”. I sindacati chiedono, pertanto, con urgenza che vengano effettuati tamponi e test sierologici a tutto il personale operativo, amministrativo, funzionario e dirigenziale.

Positive 13 Guardie svizzere. E un cuoco del Quirinale

Sono in totale 13 le Guardie svizzere che, ad oggi, risultano positive ma nessuna è ricoverata in ospedale. “Tutti i membri del corpo sono stati testati”, fa sapere l’ufficio stampa della Santa Sede, “Speriamo in una pronta guarigione in modo che le guardie possano riprendere il servizio nel migliore dei modi, in salute ed in sicurezza”.

Ha contratto il virus, anche se in forma lieve, uno dei cuochi del Quirinale che è stato posto in isolamento. Tutto il personale che è entrato in contatto col cuoco è stato sottoposto ai controlli come da protocolli e tutti risultano negativi.

Contagiato il ministro Boccia

“È arrivata la notizia che temevo: sono anch’io positivo al SARS-CoV-2. Sono completamente asintomatico e, per fortuna, come da protocollo, sono già in isolamento da giorni. Il virus purtroppo è tra noi e ci colpisce nei luoghi in cui ci sentiamo più al sicuro, come in casa. Siate tutti responsabili, prudenti e rigorosi: usate la mascherina e mantenete le distanze. Io intanto mi rimetto al lavoro; buona giornata a tutti”. Lo scrive su facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

Distribuiti oltre 5 milioni di mascherine al giorno

In Italia vengono distribuite, gratuitamente, dal commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 una media di oltre 5 milioni di mascherine al giorno. È quanto emerge dal report settimanale del Commissario straordinario sull’emergenza Coronavirus.

I 5 milioni e 117.085 mascherine sono distribuite quotidianamente alle Regioni e Province autonome per il personale sanitario e parasanitario, la Pubblica amministrazione, le forze dell’ordine, gli erogatori di servizi pubblici essenziali, le Rsa pubbliche e private, il trasporto pubblico locale e le polizie locali. Oltre 40 milioni i guanti distribuiti dall’inizio della pandemia e, solo nell’ultima settimana, oltre 4 milioni. I tamponi per test molecolari distribuiti sono stati 11.367.542 dall’inizio emergenza, mentre 11.530.000 i test molecolari, sierologici e antigenici.

(Avvenire)

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