Le province autonome di Trento e Bolzano, grazie all’autonomia, prevedono orari diversi rispetto all’ultimo Dpcm. Centri commerciali chiusi nel fine settimana, lo sport segue il Dpcm.
E i consiglieri sardi chiedono di seguire il modello autonomista
Regioni e province a statuto speciale rivedono al ribasso le misure anti Covid emanate dal governo. Ha cominciato la provincia autonoma di Bolzano, che ha deciso la chiusura dei ristoranti alle 22, contro le 18 del governo, e questa sera il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un’ordinanza uguale. In Sardegna, regione fortemente colpita dal virus e con gravi problemi sanitari, Gianfranco Satta, consigliere regionale dei progressisti, propone per l’isola il “modello Alto Adige”, in nome appunto dello status di regione autonoma.
Oggi in provincia di Bolzano è stato segnato il record di nuovi contagi giornalieri, 337, ma da domani e fino al 24 novembre, in Alto Adige d i bar dovranno chiudere alle 20 e i ristoranti alle 22. Il coprifuoco nella pro9vincia autonoma scatta alle 23 fino alle 5 del mattino e la didattica a distanza sarà al 50% nelle scuole superiori. Dalle 18 cibi e bevande potranno essere serviti solo ai tavoli (massimo 4 persone per tavolo) e ci sarà il divieto di consumazione in piedi anche all’aperto. “Reperiamo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio – ha dichiarato il governatore altoatesino Arno Kompatscher – Il numero delle persone positive al Covid-19 sta rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l’Alto Adige. Dobbiamo intervenire subito con misure più incisive per fermare la catena dei contagi e ridurre la pressione su ospedali e strutture sanitarie, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche”.
Rispetto alle norme nazionali, la provincia di Bolzano va oltre chiudendo sabato e domenica i centri commerciali, ma mentre sabato all’interno dei centri commerciali i negozi di generi alimentari saranno aperti, domenica sarà chiusura totale ad eccezione delle farmacie di turno. Per quanto riguarda lo sport, la provincia autonoma segue il Dpcm, con lo svolgimento delle partite dei campionati maggiori, nazionali e internazionali, ma senza la presenza di pubblico. Restano chiuse palestre e piscine, eccezion fatta per gli allenamenti organizzati delle società di nuoto affiliate alla Federazione.
Nella provincia autonoma di Trento, dove oggi si sono registrati altri 113 casi positivi al virus Sars-Cov-2, il presidente Maurizio Fugatti ha firmato nel tardo pomeriggio un’ordinanza che riprende le stesse misure dell’Alto Adige, a parte l’attività nelle scuole superiori, che resterà in presenza. “Analizzando il Dpcm – ha detto il presidente che ha dato conto anche di un confronto con la Provincia di Bolzano – ritieniamo possano esserci margini per consentire di tenere aperti ristoranti fino alle 22 ed i bar fino alle 20 anziché le 18 previste dal decreto nazionale. Abbiamo posto particolare attenzione ai protocolli sanitari e non c’è ragione di non ritenerli efficaci a cena, se per il pranzo vanno bene. Oltretutto già ieri, assieme agli altri presidenti di Regione, abbiamo fatto presente al Governo che precludere il pasto serale significa di fatto costringere alla chiusura la maggior parte degli esercizi. Naturalmente se la curva dei contagi non dovesse imporre ulteriori restrizioni”.
(La Repubblica)