26 Dicembre, 2024
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Novanta invitati a una cena anti-Dcpm a Pesaro: la polizia ha chiuso il locale

Appuntamento annunciato e mantenuto in un ristorante del centro storico, per veder assieme la partita in tv. Il tutto nel rispetto delle misure anticontagio, ma fuori dall’orario consentito

Lo avevano annunciato e hanno mantenuto la promessa: dopo la protesta in piazza del Popolo a Pesaro, ieri pomeriggio, l’appuntamento era a cena, in un locale del centro storico e assolutamente dopo le 18. Di fronte al municipio erano in cinquecento a protestare contro l’ultimo Dpcm, per la cena si sono ritrovati in 90, il massimo consentito per stare all’interno del ristorante: seduti nel rispetto della distanza di sicurezza, davanti alle tivù per vedere il posticipo della Serie A di calcio tra Milan e Roma, ma ben oltre il limite orario imposto dalle nuove norme.

Poco prima del fischio dell’arbitro sono intervenuti i poliziotti e gli agenti della municipale: hanno bussato alla porta, dove campeggiava un cartello con la scritta #soldout; il titolare si è affacciato da un ingresso secondario, ha provato a dialogare con le forze dell’ordine, senza successo. Una volta dentro, però, gli agenti hanno dovuto attendere la fine della cena, conclusa con il dolce, anche per non creare ulteriori tensioni.

“Locale sottoposto a chiusura” è la scritta che compare oggi sulla porta di ingresso: lo sarà per cinque giorni e il titolare è stato multato con una sanzione di 400 euro. Ma la vicenda potrebbe non essersi conclusa ieri sera, visto il post pubblicato su Facebook dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci: “Sono in valutazione del questore e del prefetto penalità pesanti. È legittimo protestare e alzare la voce, ma sono inaccettabili pagliacciate pericolose contro la legge”. In precedenza, il titolare del ristorante, aveva detto ai vigili: “Potete arrestarmi, ma non chiuderò mai”.

(Agi)

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