28 Dicembre, 2024
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Stretta Covid. Torino e Milano, la protesta dei violenti. Tra i denunciati 13 minori

Scene di guerriglia urbana: vetrine distrutte, bombe carta, attacchi alla polizia. A Milano 28 portati in Questura, alcuni hanno piccoli precedenti. A Torino 10 arresti

Petardi e bombe carta, fumogeni, cariche della polizia, vetrine distrutte, cassonetti gettati a terra. Scene di guerriglia urbana ieri sera a Torino e a Milano fra gruppi di manifestanti scesi in piazza per protestare contro le misure anti Covid e le forze dell’ordine, costrette al lancio di lacrimogeni e alle cariche di alleggerimento per rispondere al lancio di sassi e bottiglie. Dieci i fermati sotto la Mole, criminali comuni e ultrà. Mentre a Milano sono 28 le persone portate in Questura. Gli autori dei disordini sarebbero in particolare giovanissimi. Danni soprattutto a dehors dilocali, monopattini e biciclette a noleggio, a un tram, mentre è stata scagliata una bottiglia incendiaria contro un’auto della Polizia locale che non è stata colpita. Nel capoluogo lombardo è stato ferito un poliziotto. Colpito alla testa nel capoluogo piemontese un giovane fotoreporter; feriti due poliziotti.

Le manifestazioni di protesta in Italia sono rimbalzate nelle cronache della grande stampa straniera.

Milano, lanciata una molotov. Ventotto fermati

Circa quattrocento le persone scese ieri in tarda serata lungo corso Buenos Aires, la più importante strada commerciale di Milano, a formare un corteo non autorizzato. Dehors danneggiati, le transenne usate per il Giro d’Italia di ciclismo lanciate nella scale della metropolitana, cassonetti rovesciati, dalla manifestazione è partita anche una molotov verso un’auto della polizia locale, che non è stata centrata. Ventotto le persone fermate e portate in Questura.

Tra i manifestanti sono stati riconosciuti dagli agenti sul posto gruppetti dell’area anarchica che frequenta via Gola, dei centri sociali, ma anche militanti dell’estrema destra, che si sono comunque tenuti abbastanza defilati. Tredici dei 28 denunciati sono minorenni, tra questi alcuni hanno piccoli precedenti. Diciotto sono italiani e dieci stranieri. Denunciata anche una ragazza anarchica mentre i restanti non sono riconducibili a gruppi conosciuti.

Torino, bombe carta e saccheggi. Dieci arresti

Altra regione e altra città, ma stesse scene in piazza Castello, via Roma e piazza San Carlo, il salotto buono di Torino trasformato in terreno di scontro con le forze dell’ordine. “Libertà libertà” e “il coronavirus non esiste, svegliatevi” sono gli slogan scanditi dai manifestanti prima che la protesta si trasformi in violenza.

Dal ritrovo nelle vicinanze del Palazzo della Regione sorvegliato da carabinieri e polizia, in piazza Castello, i manifestanti si sono sparpagliati per tutto il centro. Le prime cariche di alleggerimento davanti a Palazzo Madama, sempre in piazza Castello, poi all’imbocco di via Pietro Micca in risposta al lancio di bottiglie e bombe carta da parte dei dimostranti. In Piazza Castello arriva anche un’ambulanza per soccorrere un giovane – un giornalista secondo la Questura – rimasto ferito alla testa dal lancio di una bottiglia. Fra i dimostranti non manca chi è contrario alle azioni contro la polizia – due persone sono venute alle mani e sono state separate – ma alla fine a prevalere è la violenza.

Nella centralissima via Roma, a Torino, i manifestanti sfogano la loro furia contro i cestini dell’immondizia, tutti a terra, e le vetrine di alcuni negozi della via dello shopping, come Gucci ed Hermes. Due negozi vengono presi d’assalto e dati al saccheggio. Danni anche alle transenne di un cantiere edile, gettate a terra, in piazza Carignano e lungo via Po. I manifestanti accendono un fuoco nei pressi del Teatro Regio, la polizia risponde utilizzando un idrante per disperdere i facinorosi.

Due cittadini di origine egiziana, un maggiorenne e un minorenne, sono stati arrestati dalla polizia perchéritenuti responsabili del saccheggio del negozio Gucci in via Roma: dovranno rispondere di furto aggravato e resistenza aggravata. Sempre per resistenza aggravata sono stati arrestati tre italiani, uno dei quali dovrà rispondere anche di tentato furto aggravato nel negozio Luis Vuitton. Due persone, inoltre, sono state denunciate per quanto accaduto davanti a Gucci. A queste misure si aggiungono cinque arresti e due denunce effettuati dalla Digos.

Tutto tranquillo, invece, in piazza Vittorio, dove l’altra manifestazione contro il Dpcm ha rispettato le prescrizioni impartite dalla Prefettura. “Il 26 ottobre è morta la ristorazione”, si legge sullo striscione srotolato dai manifestanti, tra i quali anche Mino Giachino del comitato Si Tav Si Lavoro.

(Avvenire)

 

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