23 Dicembre, 2024
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Germania, “lockdown light” dal 2 novembre. Merkel: “Situazione molto seria”

La cancelliera ha annunciato le nuove misure in conferenza stampa da Berlino. A partire da lunedì chiusi ristoranti, bar, teatri, cinema e palestre. Aperti negozi, asili e scuole. Manifestazioni sportive senza spettatori

 

BERLINO – Il pacchetto cosiddetto “frangi-flutti”, che dovrà spezzare la seconda ondata della pandemia, è stato faticosamente approvato. Novembre, per tutta la Germania, diventa un mese di apnea. Il mese di un “lockdown light” che dovrà salvare il Natale dei tedeschi. Nel giorno del nuovo record di contagi, schizzati a quota 14.964, Angela Merkel affronta a testa bassa i governatori, alcuni dei quali si erano mostrati riluttanti ad accettare le sue proposte da “lockdown light”.

Dalla riunione di sei ore tra governo e regioni emerge addirittura un’anticipazione delle nuove misure restrittive: saranno adottate dal 2 novembre anziché dal 4. Soprattutto: varranno per tutta la Germania. E le restrizioni saranno accompagnate da un nuovo pacchetto da dieci miliardi di euro per garantire ai locali costretti a chiudere, il 75% del fatturato di novembre, se hanno meno di 50 dipendenti.

“La situazione è molto seria”, ha detto Merkel dopo la riunione, aggiungendo che “i contagi raddoppiano più velocemente”, ormai ogni 9 o 10 giorni, e che “la dinamica è esponenziale”. La cancelliera ha scandito davanti ai giornalisti che “di questo passo, entro settimane arriveremmo al limite del sistema sanitario”. Per Merkel “è un giorno difficile, ma dobbiamo trovare il modo di non scivolare in uno stato di emergenza sanitaria”. Serve “uno sforzo nazionale”. La cancelliera ha detto di avere comprensione per le preoccupazioni dei cittadini: “sono misure dure, pesanti”. Sull'”accettazione delle misure discuteremo ancora, ma credo che tra i cittadini ce ne sia di più rispetto a due settimane fa”.

Da lunedì prossimo dovranno tirare giù la saracinesca ristoranti, birrerie e bar (potranno offrire soltanto piatti da asporto). Anche le discoteche e i locali notturni chiuderanno. Sipario su teatri, cinema e sale concerti; chiuse anche piscine e palestre. Le partite, comprese quelle della Bundesliga, proseguiranno, ma senza spettatori.

A novembre rimarranno chiusi anche gli alberghi: i pernottamenti in Germania saranno consentiti solo per casi eccezionali come viaggi di lavoro. E sui viaggi la cancelliera ha ricordato che per i viaggi dai Paesi a rischio valgono “le regole già concordate” (ossia quarantena o tampone) e che “i controlli saranno rafforzati”, ma “non vogliamo controlli alle frontiere”.

Resteranno aperti – ed è qui la grande differenza con la primavera – sia i negozi, che dovranno però garantire 25 mq di spazio per ogni cliente, sia gli asili e le scuole. Anche le funzioni religiose saranno consentite: “non abbiamo vietato le messe, così come restano aperti i negozi”, ha dichiarato Merkel, ricordando che “non siamo nella situazione di marzo”.

Tornano però le limitazioni nei contatti personali: potranno riunirsi al massimo 10 persone o due famiglie o nuclei di conviventi. “Gli esperti ci dicono – ha precisato la cancelliera – che dobbiamo limitare i contatti del 75%. Proprio perché abbiamo la priorità di mantenere aperti gli asili e le scuole”.

Il disegno nella testa di Merkel è dichiarato: mantenere il più possibile “le scuole e gli asili aperti”, arrivare al Natale in una situazione meno tesa. Il “semaforo” che era valso finora, la soglia dei 50 contagi ogni 100mila abitanti in sette giorni che faceva scattare le restrizioni al livello locale, sparisce e lascia il posto a uno schema unitario di restrizioni. “Dobbiamo appiattire la curva e far calare i contagi per poter ripristinare la tracciabilità dei casi con lo schema dei 50 contagi ogni 100mila cittadini”, ha spiegato. La cancelliera ha puntualizzato che “del 75% delle infezioni non sappiamo che origine abbiano”.

A fronte di governatori di regioni meno toccate dalla pandemia come il Meclemburgo e la Turingia, che avevano rifiutato sinora l’idea di una decisione unitaria, ce ne sono altri, come il primo ministro dell’Assia, Volker Bouffier, che durante la riunione avrebbero persino chiesto la proclamazione dello stato d’emergenza. Tuttavia le misure passeranno attraverso un voto del Bundestag: molti parlamentari e leader politici avevano chiesto un maggiore coinvolgimento del parlamento, in queste settimane.

Nel corso della riunione, Merkel avrebbe citato il ritmo del raddoppio dei contagi, ormai sceso a una settimana.

Se non ci sarà una riduzione dei contatti, ha aggiunto, nel giro dei prossimi sette giorni il ritmo della pandemia potrebbe schizzare a 28mila casi al giorno. E al quarto raddoppio, avrebbe avvertito, il sistema sanitario collasserebbe,

Un documento del ministero dell’Interno pubblicato dalla Bild restituisce un quadro fosco della situazione in Germania. Solo quattro land su sedici sono rimasti sotto la soglia critica dei 50 infetti registrati nell’ultima settimana ogni 100mila cittadini. Andando maggiormente nel dettaglio, si tratta di 285 comuni e distretti su 402, ossia il 71%. Al momento in Germania si fanno 1,75 tamponi a settimana

Anche il ritmo dei ricoveri in terapia intensiva sta crescendo: 108 pazienti in 24 ore per un totale di 1470, dei quali 688 attaccati al respiratore. I posti letto ancora liberi in terapia intensiva sono 7.642 (21.747 sono occupati). Il tasso di mortalità è del 2,2%.

(La Repubblica)

 

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