27 Dicembre, 2024
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La Turchia contro Charlie Hebdo per una vignetta su Erdogan, si aggrava la crisi

Nel disegno si vede il presidente sul divano in T-shirt e mutande, con una lattina in mano, mentre solleva il lungo velo di una donna musulmana lasciandole scoperto il fondoschiena.

Aperta un’inchiesta. Il leader turco: “Non l’ho neanche guardata”

 

ISTANBUL – “Condanniamo con la più grande fermezza l’ultima edizione della rivista francese” Charlie Hebdo, “che non ha rispetto per alcun credo, alcuna sacralità e alcun valore”, scrive su Twitter il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, rappresentato nella vignetta di copertina dal settimanale satirico in uscita oggi. “L’obiettivo di queste pubblicazioni senza morale e decenza – aggiunge – è di seminare odio e ostilità”.

La vignetta è il culmine di un braccio di ferro che dura da giorni e che vede il presidente francese Macron contrapposto all’omologo turco sul rapporto fra religione e Stato, la libertà di espressione e il futuro dell’Islam in Europa. Erdogan ha usato parole durissime con Macron, consigliando “esami mentali” e scatenando una crisi diplomatica con l’Europa. La sua posizione è stata la premessa per una serie di manifestazioni anti-Francia che si sono scatenate dalla Siria, al Marocco, passando per Libia e Pakistan. Alcuni Paesi musulmani hanno avviato un boicottaggio dei beni francesi.

La copertina di Charlie Hebdo

“Erdogan, in privato è molto buffo”: è il titolo pubblicato oggi in prima pagina sul settimanale satirico francese, a corredo della caricatura del presidente turco. Nella vignetta, si vede Erdogan in panciolle sul divano, in T-shirt e mutande, con una lattina in mano, mentre solleva il lungo velo di una donna musulmana con un vassoio e due calici di vino. Con l’estremità delle dita Erdogan solleva l’indumento della donna fino a lasciarle il fondoschiena completamente all’aria. Quindi l’esclamazione:  “Ouuuh! Il Profeta!”. Un disegno firmato Alice e che si aggiunge alle già vivissime tensioni tra Ankara e Parigi.

 

La procura generale di Ankara ha aperto una procedura giudiziaria mettendo sotto inchiesta la rivista satirica francese. Ieri, l’avvocato di Erdogan aveva già presentato una denuncia presso la stessa procura della capitale turca contro il leader dell’estrema destra olandese Geert Wilders per un’altra sua caricatura, diffusa su Twitter.

 

“Non ho neppure guardato questa caricatura, perché mi rifiuto di dare importanza, anche solo per curiosità, a queste pubblicazioni immorali”, ha detto Erdogan incontrando un gruppo di parlamentari. “Opporsi agli attacchi contro il nostro profeta” Maometto “è una questione d’onore”, ha aggiunto.

 

La condanna verso Charlie Hebdo viene rilanciata in queste ore dai massimi dirigenti di Ankara, tra cui il ministro delle Finanze e genero di Erdogan, Berat Albayrak. “Quello che ha fatto Charlie Hebdo non è umorismo, è maleducazione! È odio verso l’Islam manifestato sul nostro presidente!”, twitta il ministro.

(La Repubblica)

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