23 Dicembre, 2024
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Vanessa Incontrada, un coraggio a metà, di Paola Scarsi

 

Nelle scorse settimane Vanessa Incontrada nuda in copertina di Vanity Fair ha suscitato plauso unanime. Finalmente un’attrice cicciottella (curvy si usa tanto dire) aveva il coraggio di mostrare le sue forme morbide e accoglienti, il direttore nell’editoriale ha citato il Movimento Body Positivity, l’Incontrada stessa parla di “cover come momento più bello della sua vita, di punto d’arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per le altre donne…..” “una nuova bellezza….”.

 

 

Tutto bello, tutto positivo, tutto magnifico… finalmente.
Peccato che anche Vanessa Incontrada abbia scelto di soggiacere ancora ai canoni estetici imperanti, facendo fotoshoppare la sua immagine in copertina.
Qui, infatti, appare una Incontrada dalle forme morbide ma, tutto sommato, plastiche e assai accattivanti .
Nelle pagine interne del magazine sono pubblicate alcune immagini del set fotografico e una di esse riprende proprio lo scatto della copertina.
Curiosamente qui la Incontrada ha molte pieghe di ciccia sulla pancia, il sedere giustamente non arrotondato, le cosce ben tornite.
Per favore, non prendiamoci, non prendeteci in giro.
Rischiate di fare più male che bene.
Ciliegina sulla torta: In questo magazine femminile – come tutti del resto – sono numerose le pubblicità con fanciulle dai colli troppo lunghi, le gambe troppo esili, i nasi troppo sottili: nessuna di loro è come madre natura l’ha fatta, ma come fotoshop – e quindi gli art directors e i modelli imperanti – ha deciso di farle.

 

(www.noidonne.org, 30/10/2020)

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