Il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una regione.
Sono previste alcune linee generali che si vanno ad aggiungere a quelle già in vigore dal 24 ottobre: il coprifuoco scatterà in tutta Italia a partire dalle 22 per tutelare la ristorazione da asporto; chiudono musei e i centri commerciali ma solo nel fine settimana. Le scuole restano aperte in presenza fino alla terza media. Le superiori tutte in didattica a distanza. Il trasporto locale potrà circolare ma con la capienza ridotta del 50%. Tornano anche le autocertificazioni: si potrà entrare e uscire dalle regioni in zona rossa solo per motivi di salute, di lavoro e necessità.
L’Italia viene divisa in 3 aree di rischio. Dove il contagio è più diffuso e gli indici epidemiologici sono più critici (scenario 4, massima gravità) scatterà il lockdown. Si potrà uscire di casa solo per andare a lavorare, per fare la spesa, per motivi di salute o necessità. E per fare attività sportiva individuale e per portare i bambini a scuola (in presenza fino alla prima media compresa). Vietato anche lo spostamento tra comuni.
Nelle zone dove la curva epidemiologica è compatibile con lo scenario 3 dell’Istituto superiore di sanità (elevata gravità) la serrata riguarderà anche bar e ristoranti per tutto il giorno ma non i negozi al dettaglio. Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalle regioni e gli spostamenti tra i comuni. Si potrà però uscire, passeggiare e fare attività sportiva individuale. Nelle restanti territori si applicheranno le misure standard previste a livello nazionale.
testo del dpcm
dpcm 3 novembre 2020