18 Novembre, 2024
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Il Covid non si ferma: la Svizzera schiera 2.500 militari per gestire l’emergenza

Le prestazioni di appoggio dell’esercito, che riguarderanno cura e trasporto di persone infettate dal coronavirus, saranno fornite da formazioni di professionisti, militari in ferma continuata

Anche i nostri vicini sono in emergenza: nel contesto dell’espansione del Covid-19, il governo svizzero ha dato via libera alla mobilitazione di un massimo di 2500 militari in appoggio del settore sanitario civile che potranno essere impiegati fino al 31 marzo 2021. Per poter far ricorso ai militari, i Cantoni dovranno dimostrare di aver esaurito tutti i mezzi di cui dispongono.

Le prestazioni di appoggio dell’esercito, che riguarderanno cura e trasporto di persone infettate dal coronavirus, saranno fornite da formazioni di professionisti, militari in ferma continuata, formazioni in servizio e volontari. Se necessario, saranno chiamate in servizio formazioni supplementari che potranno essere impiegate entro 96 ore dalla loro mobilitazione, indica una nota diramata oggi simultaneamente alla conferenza stampa di Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale della difesa e della protezione della popolazione (Ddps).
Poiché il servizio durerà più di tre settimane, dovrà essere approvato dall’Assemblea federale. I militari potranno essere impiegati in tre ambiti: supporto sul piano del personale a strutture ospedaliere nell’ambito delle cure di base e delle cure mediche generali e dello screening di casi sospetti di Covid-19; supporto sempre sul piano del personale ma nell’ambito dell’ampliamento delle capacità dei reparti di cure intensive (respiratori e monitoraggio); e supporto al trasporto di pazienti infettivi con veicoli appropriati.

(Globalist)

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