Lo prevede il nuovo Dpcm del governo. Didattica a distanza al 100% alle superiori e dalla seconda media in su nelle “zone rosse”
L’esplosione della pandemia porta alla sospensione del concorso straordinario per 32mila cattedre di scuola secondaria di primo e secondo grado. Lo prevede il nuovo Dpcm del governo, in vigore da domani e fino al 3 dicembre, insieme ad un aumento della quota di didattica a distanza.
Prove sospese: si va al 2021?
Le ultime prove del concorso, che vedeva ai blocchi di partenza oltre 64mila candidati, si sono svolte oggi. Da domani la selezione sarà sospesa e potrà riprendere dopo il 3 dicembre. La vicinanza delle feste natalizie porta a pensare che il nuovo calendario partirà dal 2021. Ad oggi, comunica il ministero dell’Istruzione, circa il 60% dei candidati ha svolto le prove, la cui correzione sarà avviata. Non è prevista, invece, alcuna prova suppletiva per i candidati che non si sono presentati perché in quarantena.
Superiori: Dad al 100%
Tra le misure su scala nazionale, è previsto il ritorno della didattica a distanza al 100% alle scuole superiori. In presenza potranno essere svolte le attività laboratoriali e quelle che coinvolgono gli alunni disabili e con bisogni educativi speciali. Restano in presenza i bambini delle elementari e gli studenti delle medie. Per tutti, dai 6 anni in su, sarà obbligatorio indossare la mascherina, anche quando si è seduti al banco. Restano sospesi i viaggi d’istruzione e le iniziative di scambio o gemellaggio tra scuole.
Zone rosse: “a distanza” dalla seconda media
Nei territori caratterizzati da uno scenario di «massima gravità e da un livello di rischio alto», le cosiddette “zone rosse”, la didattica a distanza è prevista a partire dalla seconda media.
(Avvenire)