22 Dicembre, 2024
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Il bollettino di oggi 8 novembre: 32.616 casi, 331 morti. Fatti 191.144 tamponi

Ieri 39.811 nuovi positivi con 231.673 test. Le vittime 425. Altre 115 persone in terapia intensiva: 2.749 in totale.

Nei normali reparti altri 1.331 pazienti: in tutto 26.440.

Le regione: Lombardia (6.318 nuovi casi), la Campania (4.601), il Piemonte (3.884), il Veneto (3.362), il Lazio (2.489) e l’Emilia Romagna (2.360). L’Alto Adige diventa zona rossa

 

Sono 32.616 i nuovi casi di positività al coronavirus nelle ultime 24 ore (7.195 in meno rispetto a ieri quando i contagiati erano stati 39.811). Le vittime sono 331 (94 in meno rispetto a ieri). Sono stati 191.144 i nuovi tamponi effettuati, circa 40mila in meno dei 231.673 di ieri. Lo riportano i dati diffusi dal ministero della Salute. Complessivamente sono 935.104 i contagiati, comprese vittime e guariti, mentre il totale dei morti è di 41.394.

 

MAPPE E GRAFICI

TUTTI I GRAFICI E LE MAPPE SULL’EPIDEMIA

 

È costante il rapporto tamponi/positivi, che resta a quota 17% circa, così come resta stabile l’aumento dei pazienti in terapia intensiva. Il numero degli attualmente positivi in Italia ha raggiunto quota 558.636 (+26.100). Di questi 26.404 sono ricoverati con sintomi (+1.331), 2.749 sono in terapia intensiva (+115) e 529.447 in isolamento domiciliare (+24.654).

I nuovi guariti da coronavirus nel nostro Paese sono 6.183 nelle ultime 24 ore, un dato in crescita rispetto a quello di ieri (5.966). Il totale dei dimessi/guariti in Italia dall’inizio della pandemia, secondo i dati del ministero della Salute, è ora di 335.074.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, le Regioni dove è stato registrato il maggior numero di nuovi casi sono la Lombardia (6.318), la Campania (4.601), il Piemonte (3.884), il Veneto (3.362), il Lazio (2.489) e l’Emilia Romagna (2.360), per restare alle regioni con oltre 2.000 nuovi casi. Con gli odierni 781 nuovi casi il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha dichiarato che l’Alto Adige diventa zona rossa.


Viminale, ieri sanzionate 944 persone e 139 attività commerciali

 

Sono 80.756 in totale i controlli svolti ieri dalle forze di polizia sul rispetto delle misure di contenimento del coronavirus e 1.083 le sanzioni applicate. Secondo i dati del Viminale, sono state 69.111 le persone sottoposte a verifica, 944 quelle sanzionate e 110 le persone positive denunciate per violazione della quarantena. Inoltre sono 11.654 le attività controllate, 139 quelle sanzionate, 52 le chiusure.

 

VALLE D’AOSTA

 

Nelle ultime 24 ore ci sono stati tre decessi e sono stati registrati 55 nuovi casi positivi in Valle d’Aosta. È  quanto si legge nel bollettino dell’Unità di crisi. I decessi complessivi sono 205, i guariti salgono a 1.758, i contagiati attuali  sono 2.172 tra cui 172 ricoverati (14 in terapia intensiva).


ALTO ADIGE

Tutto l’Alto Adige diventa zona rossa dalla mezzanotte di oggi. “L’andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. E’ inutile ormai applicare due provvedimenti diversi”, ha detto il governatore Arno Kompatscher, che nelle prossime ore firmerà l’ordinanza. Spostamenti tra i comuni saranno concessi solo per motivi di lavoro, salute, studio e urgenze inderogabili. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 781 nuovi casi su 2998 tamponi e 4 decessi.

 

PIEMONTE

 

Sono 3.884 i nuovi contagi in Piemonte, 1.495 dei quali asintomatici. Il totale dei positivi da inizio pandemia è ora pari a 97.779, così suddivisi su base provinciale: 54.033 Torino, 12.470 Cuneo, 8.597 Alessandria, 7.231 Novara, 4.582 Asti, 3.462 Vercelli, 3.118 Biella, 2.601 Verbano Cusio Ossola, oltre a 623 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.062 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I decessi comunicati oggi dall’Unità di crisi sono 35.

“La lettera di ieri della Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte, che invita le aziende sanitarie regionali ad assumere, in mancanza di infermieri, medici cui far svolgere attività infermieristiche, dà l’idea del punto di confusione a cui è giunto l’Assessorato alla Sanità”. Così l’Ordine dei Medici di Torino, secondo cui “è necessario che le competenze vengano sfruttate al meglio senza demansionamento”. Perché “è innegabile che la situazione sia gravissima e che manchi personale, ma le strade da percorrere sono altre”.


LOMBARDIA

 

In Lombardia calano i nuovi casi sono 6.318 rispetto agli 11.489 di ieri. Aumentano però i decessi, 117 (ieri erano stati 108. Sono i dati comunicati dal ministero della Salute.

“Fateci arrivare rinforzi anche dall’estero: da soli non ce la facciamo più, al San Gerardo siamo al collasso”. È l’appello lanciato da Donato Cosi, segretario del sindacato infermieri Nursind di Monza, con il quale ha inviato una richiesta di incontro urgente al Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisano, al sindaco Dario Allevi, e al direttore generale dell’Asst Monza Mario Alparone, per “individuare e attivare immediatamente le strategie di intervento che alleggeriscono il carico di lavoro degli infermieri dell’ospedale monzese”. In un ospedale “ormai totalmente Covid, con un aumento dei pazienti in Terapia intensiva, il rapporto infermieri pazienti sta peggiorando – ha detto -, un infermiere deve seguire 10 pazienti con lo scafandro”. La soluzione, secondo gli infermieri è chiedere aiuto all’estero e “coinvolgere immediatamente non solo l’Esercito, ma anche la Protezione civile e le associazioni di volontariato già impegnate nel settore sanitario”, in  “supporto degli infermieri”.


VENETO

 

Altra giornata con oltre 3.000 nuovi casi di contagi in Veneto: secondo il Bollettino regionale, si registrano 3.362 nuovi positivi, che portano il totale dall’inizio della pandemia a 79.269; gli attuali malati sono 50.970. Da ieri si registrano inoltre 6 nuovi decessi, con il totale a 2.574. Rallenta la pressione ospedaliera, con 57 nuovi ricoveri nei reparti non critici, in totale 1.467, e 6 nelle terapie intensive (193 ricoverati).


FRIULI VENEZIA GIULIA

 

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 504 nuovi contagi (4.486 tamponi eseguiti) e 9 decessi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 14.728, di cui: 4.549 a Trieste, 5.806 a Udine, 2.689 a Pordenone e 1.505 a Gorizia, alle quali si aggiungono 179 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 7.733. Rimangono 45 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono a 301 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 451, con la seguente suddivisione territoriale: 226 a Trieste, 110 a Udine, 104 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 6.544, i clinicamente guariti 92 e le persone in isolamento 7.295.


LIGURIA

 

Sono 886 i nuovi casi in Liguria, secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla Regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 4.856 tamponi, 486.171 da inizio emergenza. In ospedale aumenta il numero dei ricoverati: sono 1.415, 37 in più di ieri. Di questi, 81 sono in terapia intensiva. Il numero delle vittime sale a 1.916: 2 i nuovi decessi registrati nel report quotidiano sull’emergenza. Si tratta di 2 donne, di 82 e 92 anni, morte il 6 novembre.


EMILIA-ROMAGNA

 

Nuovo record di contagi in Emilia-Romagna: nelle ultime 24 ore sono stati infatti individuati 2.360 casi, peraltro con un numero molto inferiore (come di solito avviene nei fine settimana) di tamponi, che sono stati 12.950. Si contano anche 35 morti, fra i 54 e i 99 anni, 19 dei quali in provincia di Bologna. Continuano a crescere i ricoverati in terapia intensiva. Dei nuovi contagiati, però, oltre il 60% sono asintomatici (1.452). Anche se il 94,6% dei contagiati non richiede cure ospedaliere e sono in isolamento a casa, i ricoverati superano quota 2.000: sono 194, sei in più di ieri, quelli in terapia intensiva, 1.836 (+113) negli altri reparti Covid). La situazione dei contagi nelle aree sanitarie dell’Emilia-Romagna vede Modena con 639 nuovi casi; Bologna (527); Reggio Emilia (304); Rimini (201); Parma (183); Piacenza (159); Ferrara (113); Ravenna (89); Cesena (61); Forlì (51) e Imola (33).


TOSCANA

 

Sono 2.479 i nuovi casi di positività registrati oggi in Toscana, contro i 2.787 di ieri. I deceduti sono 29 (ieri 30). Anche i nuovi guariti diminuiscono: oggi sono 586 contro i 614 di ieri. In Toscana sono quindi saliti a 62.946 i casi di positività al coronavirus. I nuovi casi sono il 4,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti raggiungono quota 17.938 (28,5% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.214.035, 15.542 in più rispetto a ieri. Sono 8.264 le persone testate (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 30% sono risultate positive.

Ad oggi su circa 12.500 ospiti delle oltre 300 Rsa della Toscana 1.103 risultano positivi al Covid, con vari livelli di sintomaticità e dunque di gravità, mentre tra gli operatori si registrano circa 100 casi, per questo la Regione sta predisponendo un apposito piano per separare i contagiati dai negativi. Il provvedimento, spiega una nota, definirà nella maniera più precisa possibile tutti i passaggi della presa in carica delle persone. Lo annuncia l’assessore toscano al sociale, Serena Spinelli, che sta lavorando su questo tema di concerto con l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.


UMBRIA

 

Atri dieci morti in Umbria nell’ultimo giorno, 188 dall’inizio della pandemia, secondo i dati forniti dalla Regione. Dai 4.085 tamponi analizzati sono emersi 660 positivi (ieri 688). Decretati altri 220 guariti, con gli attualmente positivi cresciuti da 9.375 a 9.805. In ospedale si trovano 415 ricoverati, 12 più di ieri, 62 in terapia intensiva, quattro in più.


LAZIO

 

Oggi su oltre 24mila tamponi nel Lazio (-6.178 rispetto a ieri) si registrano 2.489 casi positivi (-129), 16 i decessi (-11) e 131 i guariti (-108). Il rapporto tra positivi e i tamponi è al 10%. Il valore Rt è 1.3. “Siamo in una situazione di plateau anche se notiamo delle lievi flessioni nella curva, ma non bisogna abbassare la guardia. Il tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva è al di sotto della soglia di allerta e il tasso di incidenza per 100mila abitanti nell’ultima settimana è pari a 232”, ha commentato l’assessore alla anità dela Regione Lazio Alessio D’Amato secondo cui “il tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva è al di sotto della soglia di allerta e il tasso di incidenza per 100 mila abitanti nell’ultima settimana è pari a 232”.

Nel Lazio in totale sono 51.378 gli attuali casi positivi, di questi 48.455 sono in isolamento domiciliare. Le persone decedute sono 1.413 e le guarite 13.023. In totale sono stati esaminati 65.814 casi. Lo riporta il bollettino della Regione.

Sanzioni e chiusure nei confronti di alcune attività commerciali di Roma per il mancato rispetto delle norme anti contagio. Mentre sono una decina le persone multate perché sorprese a circolare senza giustificato motivo durante il coprifuoco. Questo l’esito delle oltre 4 mila verifiche eseguite dalla polizia locale di Roma Capitale in questo fine settimana


MARCHE

 

Continua a crescere la pressione sugli ospedali delle Marche: nelle ultime 24 ore sono diventati complessivamente 562 i pazienti ‘Covid-19’ ricoverati nelle Marche, 41 in più rispetto al dato diffuso ieri, e tra questi 69 (erano 67) sono assistiti nei reparti di terapia intensiva. I pazienti in terapia intensiva sono distribuiti 19 a Torrette, 15 a Pesaro (-1), 7 a Jesi, 12 a San Benedetto del Tronto, 11 (+2) al Covid Hospital di Civitanova Marche, 4 a Fermo e 1 ad Ascoli Piceno. Nelle aree di semi-intensiva, invece, sono assistiti 147 pazienti, rispetto ai 145 di ieri: 12 a Jesi, 39 (+5) a Pesaro, 30 (+3) a Torrette, 6 a Senigallia, 14 al Covid Hospital di Civitanova Marche, 31 a Fermo, 10 (+2) a San Benedetto del Tronto e 5 (-7) ad Ascoli Piceno. Gli altri 346 pazienti sono ricoverati in reparti non intensivi.


ABRUZZO

 

Sono 584 i nuovi casi accertati nelle ultime ore in Abruzzo. È il secondo dato più alto mai registrato dall’inizio dell’emergenza. Sono emersi dall’analisi di 3.349 tamponi: è risultato positivo il 17,34% dei campioni analizzati, percentuale record delle ultime settimane. Non si registrano decessi recenti: il bilancio delle vittime è fermo a 596. Nonostante l’elevato numero di nuovi casi, è invariato il dato sui ricoveri: i pazienti in ospedale sono 527, 43 dei quali in terapia intensiva. I nuovi positivi hanno età compresa tra i due mesi e i 95 anni. Dei nuovi casi, 292 – il 50% – fanno riferimento a tracciamento di focolai già noti. In testa per nuovi contagi, a livello provinciale, c’è l’Aquilano (+242), seguito dal Chietino (+123), dal Teramano (+115) e dal Pescarese (+81). Ci sono poi 23 positivi residenti fuori regione o per i quali sono in corso accertamenti sulla provenienza. Gli attualmente positivi superano quota novemila e arrivano a 9.391: oltre ai 527 pazienti ricoverati in ospedale, ve ne sono 8.804 in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 4.592 (+147 rispetto a ieri). Il totale dei casi abruzzesi sale a 14.519.


CAMPANIA

 

Sono 4.601 i nuovi casi emersi nelle ultime 24 ore in Campaniadall’analisi di 25.806 tamponi. Si tratta del dato più alto di nuovi casi registrato in un solo giorno nella regione. Dei 4.601 nuovi positivi (il 17,8% sul totale dei tamponi analizzati), 284 sono sintomatici (il 6,1%) mentre 4.317 sono asintomatici. Il totale dei positivi in Campania dall’inizio dell’emergenza è 86.919, mentre il totale dei tamponi esaminati è 1.123.703. L’unità di crisi della Regione inserisce nel bollettino odierno 15 nuovi decessi legati al coronavirus, specificando però che si tratta di decessi avvenuti tra il 4 e il 7 novembre. Il totale dei deceduti in Campania dall’inizio dell’emergenza è 826. Sono 440 i nuovi guariti: il totale dei guariti è 16.441.

“Ci sono file di ambulanze e auto private in tutti gli ospedali di Napoli, Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare sono tutti in crisi totale nel ricevere i pazienti covid”. Questo l’allarme lanciato da Giuseppe Galano, responsabile del 118 a Napoli e coordinatore della rete regionale del soccorso d’emergenza. “Stiamo portando – spiega – pazienti anche all’ospedale Pellegrini e al San Paolo, perché ormai non riusciamo più a smaltire con i grandi ospedali. Ma anche queste strutture vanno in difficoltà perché hanno pochi posti riservati ai sospetti covid e si ingolfano velocemente. La situazione è questa a Napoli ma so che è molto difficile anche nelle Asl della provincia”.


BASILICATA

 

Balzo record di contagi in Basilicata nelle ultime 24 ore a fronte 1236 tamponi processati. Sono infatti 287 in  nuovi casi positivi emersi,  di cui oltre 40  si riferiscono a cittadini residenti fuori regione.  E’ quanto fa sapere la Giunta  regionale. A Matera sessantasei nuovi casi. Sei in totale le persone guarite e una deceduta. Sale seppur di poco il numero di ricoverati negli ospedali, passati da 113 a 118, di cui quindici nei reparti di terapia intensiva di Potenza e Matera.

PUGLIA

 

Oggi in Puglia sono stati registrati 766 casi positivi su 6.723 test analizzati. I decessi sono invece 21. I nuovi casi sono stati rilevati 160 in provincia di Bari, 65 in provincia di Brindisi, 167 nella provincia BAT, 203 in provincia di Foggia, 63 in provincia di Lecce, 106 in provincia di Taranto; mentre 2 riguardano residenti fuori regione. I 22 decessi sono avvenuti 4 in provincia di Bari, 9 nella provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 601.253 test; 7.677 sono i pazienti guariti mentre 17.187 sono i casi attualmente positivi.

“Temo che le misure adottate in Puglia siano insufficienti a scongiurare il collasso del sistema sanitario”: lo ha affermato il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, che è anche presidente dell’Ordine dei medici di Bari. “Il lockdown ‘soft’ della zona arancione – evidenzia – dispiegherà i suoi effetti tra 20 giorni, quando rischia di essere ormai troppo tardi. Anche considerando che il trend di crescita rimanga costante e non abbia un andamento esponenziale, all’Immacolata rischiamo di avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha a disposizione”.


CALABRIA

 

“In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 295.866 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 298.954 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 7.465 (+359 rispetto a ieri), quelle negative 288.401”. Lo ha reso noto la Regione nel bollettino quotidiano dei dati relativi al coronavirus: i decessi dall’inizio dell’emergenza sono 140 (+4 rispetto a ieri).

 

SICILIA

 

Sono 1.083 i nuovi positivi registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 6.894 tamponi effettuati; 13 i decessi, che portano il totale a 676. Con i nuovi casi salgono così a 21.467 gli attuali positivi con un incremento di 730. Di questi 1.427 sono i ricoverati con un incremento di 97: 1250 in regime ordinario e 177 in terapia intensiva con un aumento di otto ricoveri. In isolamento domiciliare sono 21.467. I guariti sono 340. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo: 152, Catania 239, Ragusa 198, Messina 200, Trapani 5, Siracusa 175, Caltanissetta 92,  Agrigento nessuno caso in più, Enna 22.

“Se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata”. Lo scrive il sindaco Leoluca Orlando in una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Regione Nello Musumeci.  “Se è vero che nei Pronto soccorso manca l’ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere ‘quali pazienti provare a salvare e quali no’, si prefigurano scenari da ‘medicina di guerra’ che, quali che ne siano i risultati e per quanto possa essere mastodontico l’impegno degli operatori medici e sanitari, porterà comunque una lunga lista di lutti e tragedie umane e sociali”.

 

SARDEGNA

 

Sono 12.261 i casi di positività complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 424 nuovi casi, 249 rilevati attraverso attività di screening e 175 da sospetto diagnostico. Si sono registrate, inoltre, due vittime (255 in tutto): due donne residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, rispettivamente di 74 e 100 anni. In totale sono stati eseguiti 293.794 tamponi con un incremento di 4.292 test.

(La Repubblica)

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