Viterbo ha ricordato con una celebrazione religiosa i concittadini onorari Gigi Proietti e Giorgio Capitani. Questa mattina, all’interno della basilica santuario Santa Maria della Quercia, don Massimiliano Balsi ha celebrato la messa in onore dei due grandi artisti, entrambi legati a Viterbo, per anni città dell’amata fiction Il Maresciallo Rocca. Tra i banchi, oltre al sindaco Giovanni Maria Arena e agli assessori Marco De Carolis (cultura e turismo) e Alessia Mancini (sviluppo economico) e al comandante provinciale dei carabinieri Andrea Antonazzo, alcuni attori della fiction e una commossa Veronica Pivetti, che nella serie televisiva ha interpretato la seconda moglie di Rocca. Il primo matrimonio invece, quello tra Rocca e Margherita (Stefania Sandrelli) fu celebrato proprio all’interno della basilica che stamattina ha ospitato la messa. A prendere la parola dopo il primo cittadino Arena, oltre agli attori, anche il comandante del Norm dei carabinieri Maurizio Iannaccone, comparsa nella fiction, riferimento sul territorio per Proietti e Capitani, rimasto sempre in stretto contatto con entrambi anche dopo la fiction. A coordinare i vari interventi è stata Simona Tartaglia, moglie del regista Capitani, che ha ribadito il forte legame con Viterbo, tanto da sceglierla come città in cui vivere.
“Capitani e Proietti hanno scelto Viterbo per girare le storie della nota serie televisiva in onda sulla Rai, a partire dalla seconda metà degli anni ‘90 – ha ricordato il sindaco Arena durante il suo intervento questa mattina -. Dobbiamo molto a entrambi. Insieme hanno fatto conoscere la nostra città a milioni di italiani. Sono moltissimi i turisti che, negli anni, visitando Viterbo, hanno chiesto dove fosse la caserma dei carabinieri del Maresciallo Rocca o la farmacia della Sandrelli”.
Gigi Proietti è cittadino onorario viterbese dal 2013, Giorgio Capitani dal 2004. Nei giorni scorsi la città di Viterbo ha salutato Gigi Proietti con un’immagine del Maresciallo Rocca proiettata sulla facciata del vecchio ospedale, a pochi passi dal colle del Duomo.