La Tekneko e il silenzio assordante dell’Amministrazione Tondinelli-Testini
Quando una società risponde alle legittime prese di posizione di un sindacato con la sospensione dal servizio di un loro rappresentate, qualcosa non va. Non è accettabile che, a seguito della diffusione un volantino, una società privata, incaricata dal Comune di Bracciano del servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti, sospenda dipendenti colpevoli solo di aver chiesto chiarezza su tutta una serie di vicende.
Le domande rimaste inevase poste dal sindacato dei lavoratori richiedono una risposta, prima di tutto, da parte dell’Amministrazione comunale.
Qualcuno sta svolgendo una attività di controllo sull’operato della Tekneko?
Vengono effettuati monitoraggi periodici per verificare il rispetto del capitolato d’appalto?
Per quale motivo non è stata mai effettuata la verifica periodica per vagliare i mutamenti dell’organico e gli adeguamenti contrattuali come previsto dall’accordo sindacale propedeutico all’affidamento?
Chiediamo, come già fatto dai Consiglieri di opposizione, che l’Amministrazione risponda a questi quesiti. Ma soprattutto chiediamo che intervenga immediatamente facendosi promotrice di un tavolo di confronto tra le parti e che tuteli i diritti dei lavoratori.
Il Partito Democratico è al fianco del dipendente sospeso, e chiede con forza che l’Amministrazione prenda una precisa, chiara e netta presa di posizione contro questo atto della Tekneko, che mortifica il lavoro e alimenta il clima pesante che si respira per il paese. Tondinelli e Testini hanno il dovere di difendere la comunità, e quindi anche le rivendicazioni sindacali di lavoratori che tutte le mattine si alzano e lavorano con amore per la nostra città. E devono anche essere pronti a richiamare una ditta che compie gesti simili.
Dopo aver determinato la revoca del concordato preventivo della Bracciano Ambiente, poi dichiarata fallita, almeno l’Amministrazione Tondinelli-Testini dovrebbe fare in modo che l’affidamento a un privato, voluto con forza, non porti tutti questi disagi ai lavoratori e alle famiglie braccianesi.