Tratto lungo 878 chilometri” fino al Salento
Quattro anni e mezzo l’avvio di un cantiere che in Puglia è stato segnato da polemiche e proteste. La multinazionale: “Potrà trasportare 10 miliardi di metri cubi all’anno di nuove forniture dall’Azerbaigian”
A quattro anni e mezzo dalla cerimonia inaugurale dei lavori di costruzione a Salonicco, la multinazionale Tap (Trans Adriatic Pipeline) annuncia che è operativo il gasdotto che porterà in Europa gas dall’Azerbaigian e che “avvia le operazioni commerciali lungo gli 878 chilometri che attraversano la Grecia, l’Albania, il mare Adriatico e l’Italia”.
Il percorso che ha portato all’avvio è stato segnato a lungo dalle proteste dei cittadini e di tante amministrazioni comunali salentine, dove il gasdotto approda dopo il suo lungo percorso nel mare Adriatico. “Oggi la nostra visione a lungo termine è finalmente diventata realtà”, commenta Luca Schieppati, managing director di Tap. “Con un doppio obiettivo: l’apertura di una nuova rotta dell’energia affidabile e sostenibile e la disponibilità di una nuova fonte di gas”.
“Tap – precisano dalla multinazionale – è il tratto europeo del Corridoio meridionale del gas, un’infrastruttura in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi all’anno di nuove forniture di gas dall’Azerbaigian verso i mercati europei”. La delibera relativa allo sviluppo e alla costruzione del progetto era stata approvata dagli azionisti di TAP alla fine del 2013. Il gasdotto, che è in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas, è stato progettato e realizzato con la possibilità di raddoppiare la sua capacità di trasporto a 20 miliardi di metri cubi all’anno, si legge in una nota della multinazionale.
L’infrastruttura si sviluppa attraverso la Grecia (550 chilometri) e l’Albania (215), passa sotto il mare Adriatico (105) e termina in Italia (8 chilometri), dove approda sulla costa salentina di Melendugno. Lungo il percorso – secondo i dati riferiti dalla multinazionale – sono state posate circa 55mila condotte che si snodano fino a un’altitudine di 2.100 metri nelle montagne albanesi e una profondità di 810 metri nel mare Adriatico. Tap rimarca anche che sono state “oltre 50 milioni di ore-uomo lavorate e circa 140 milioni di chilometri percorsi senza incidenti di rilievo: un record di sicurezza di livello mondiale”. L’opera è stata realizzata con un project financing da 3,9 miliardi di euro.
(La Repubblica)