26 Dicembre, 2024
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Roma, vigilessa chiede di indossare la mascherina, Fiore e Castellino la insultano

Durante un controllo anti assembramento i vigili avrebbero notato un gruppo di sei persone senza mascherina. Così si sono avvicinati per invitare al rispetto delle regole.
Castellino e Fiore avrebbero presentato documentazione medica che li esonererebbero dall’indossare la mascherina, su cui sono in corso verifiche, e si sarebbero ‘accesi’ gli animi

Invitati a indossare la mascherina, i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino avrebbero insultato una vigilessa. L’episodio è accaduto sabato sera in piazza di Ponte Milvio. Durante un controllo anti assembramento i vigili avrebbero notato un gruppo di sei persone senza mascherina. Così si sono avvicinati per invitare al rispetto delle regole. Castellino e Fiore avrebbero presentato documentazione medica che li esonererebbero dall’indossare la mascherina, su cui sono in corso verifiche, e si sarebbero ‘accesi’ gli animi. I due sono stati identificati mentre le altre persone si sarebbero allontanate.

“Ferma condanna per due esponenti di Forza Nuova che sabato a Roma hanno insultato una vigilessa: aveva chiesto loro di indossare mascherina. A lei esprimo tutta la mia solidarieta’”, ha scritto Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che in serata ha telefonato alla vigilessa.

“Non dobbiamo aspettare nessun accertamento per condannare questo gesto”, scrive su Facebook il segretario del PD Roma, Andrea Casu, “Nessuna motivazione giustifica gli insulti a chi sta servendo lo Stato per garantire la sicurezza di tutti”. “‘Legge e ordine’ si’, purche’ valga solo per gli altri. Perche’ quando la legge interviene su di loro, non la amano piu’ cosi’ tanto: a volte si danno alla fuga e alla latitanza, da perfetti nostalgici, a volte si danno all’insulto nei confronti di una lavoratrice rea di aver chiesto solo il rispetto delle regole- conclude Casu- Piena solidarieta’ alla vigilessa coinvolta, certi che non si lascera’ intimidire da chi si considera al di sopra dei comuni cittadini. Oggi come ieri non vinceranno. Mai”.

(La Repubblica)

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