Il commissario per l’emergenza coronavirus: “Subito 1,7 milioni di italiani, il vaccino non sarà obbligatorio, ma nascerà un patentino informatico”. Da lunedì il bando siringhe: “Sarà complesso”. Sul virus: “La sua forza si sta riducendo”
ROMA – “Sui vaccini stiamo disegnando un piano, il primo disponibile sarà quello di Pfizer, all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio. Saranno subito vaccinati 1,7 milioni di italiani, con una cadenza di tre settimane ogni italiano vaccinato”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. Ha aggiunto: “Sulla base delle previsioni non ancora validate dagli enti autorizzativi una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata entro il primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre 2021”. In altri campi – la consegna dei banchi e delle mascherine – indicazioni simili non sono state rispettate dal commissario Arcuri.
Ancora: “Per ora non è previsto l’obbligo di vaccino e non so ancora quanti italiani lo vorranno fare”.
Quindi ha dettagliato: “Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciaibilità dei beni sul territorio”. Una sorta di certificato speciale, o patentino per i vaccinati: “Sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire come”.
Potrebbero crearsi ritardi sulle siringhe. Spiega Arcuri: “Il 17 novembre il ministero della Salute ci ha inviato specifiche tecniche e quantità delle siringhe e degli aghi che dovremo acquistare per rendere certa la somministrazione per il primo e altri vaccini. Confido che lunedì prossimo riusciremo a bandire la richiesta di offerta per acquistare siringhe, aghi e altri accessori indispensabili a garantire la somministrazione. Sarà un acquisto molto corposo e un po’ articolato: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei. Auspico di essere in possesso delle siringhe prima di avere le dosi”.
Ha ribadito quindi, come già scritto nella lettera alle Regioni:
“Esposizione al rischio e fragilità saranno i parametri per stabilire i primi che avranno bisogno del vaccino”.
Sul virus il commissario ha detto: “La sua forza, ancora rilevante, si sta riducendo grazie alle misure prese dal governo. Nelle ultime quattro settimane la crescita si è affievolita. E’ ancora impetuosa, ma il ritmo va decelerando”.
(La Repubblica)