16 Novembre, 2024
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Il Natale 2020 secondo Conte: senza veglioni, né baci e nemmeno un abbraccio

Altrimenti avremo un gennaio con più decessi dice il Premier che annuncia: possibili differenziazioni restrizioni a livello provinciale.

E sui ritardi sul Recovery Fund aggiunge: dipendono dai sovranisti. Polonia e Ungheria agiscono contro i loro stessi interessi 

Il Natale 2020 sarà “più sobrio, senza veglioni, baci e abbracci. Lo pagheremmo a gennaio con più decessi”. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avverte gli italiani per il prossimo 25 dicembre: “Il Governo non ha la palla di vetro, anche se ci sono primi segnali positivi. Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimità del Natale, ma dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio”.

Sulle restrizioni da imporre ai vari territori, Conte non esclude differenziazioni a livello provinciale: “Il meccanismo è tarato anche per una differenziazione delle restrizioni a livello provinciale. Serve una richiesta del Presidente della Regione”.

Il Presidente del Consiglio è contrario alla richiesta delle regioni per una riduzione dei parametri di valutazione da 21 a 5: “Io non sono uno esperto o uno scienziato, però dire 5 e 3 è un dibattito scientifico e non politico, dobbiamo anche fidarci degli esperti. Il dibattito è aperto, abbiamo concordato che è bene che il professor Brusaferro ed esperti spieghino bene i parametri ai presidenti delle regioni. Nelle prossime ore ci sarà un incontro e ci sarà un contraddittorio con loro, vedremo quali sono le rimostranze dei presidenti delle regioni e la loro validità. Dire però oggi che sarebbe meglio passare da 21 a 5 a 3 non ha molto senso”.

Il premier ribadisce il pensiero di Mattarella: “Una leale collaborazione” tra Governo ed enti locali è “fondamentale per uscire dall’emergenza Covid”

Sul Recovery plan Conte attacca i sovranisti e i Governi di Ungheria e Polonia: “I ritardi sul Recovery Fund vengono dal sovranismo. Polonia e Ungheria minacciano addirittura il veto sul Quadro Finanziario pluriennale contro i loro stessi interessi”. Il premier nega ritardi dell’Italia sul suo Recovery plan: “Questa è una fake news”.

Per Conte “i rallentamenti sul Recovery fund non vengono certo dall’Italia che lavora alacremente ma da quel soffio di sovranismo che ancora alita in via più marginale e lo dico senza offesa per nessuna parte politica. Oggi avrò una videoconferenza con i miei omologhi nell’ambito del Consiglio europeo straordinario. E’ chiara la posizione pubblica di Polonia e Ungheria che, non condividendo la proposta sullo stato di diritto, minacciano il veto all’approvazione del quadro finanziario pluriennale che significherebbe rallentare l’approvazione anche del Recovery fund. Dobbiamo evitarlo, cerchiamo di lavorare con piena collaborazione e spirito di solidarietà. Sarebbe un veto che danneggia gli stessi interessi di questi Paesi”.

Sul ddl di bilancio e sul dl ristori Conte fa alcune promesse ai comuni: “E’ giusto che i sindaci possano anticipare i fondi per l’emergenza alimentare. Dobbiamo essere veloci, potrei prendere l’impegno di una norma, nel prossimo dl ristori ter, per consentire ai sindaci di usare le somme ancora a loro disposizione con l’impegno di restituirle loro nel 2021”.

Altra promessa sulla Tosap: “Prendo l’impegno a valutare la Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubbliche, una tassa, alla cui sospensione bar e ristoranti tengono molto. Abbiamo stanziato circa 300 milioni per le agevolazioni nel 2020, prendo l’impegno a riprodurre la misura anche nel 2021″.

(Agi)

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