Vittoria dell’Unione Nazionale Consumatori per la presenza sulla piattaforma E-bay di prodotti sanitari o parasanitari anti-Covid, come le mascherine, contenenti claim relativi all’asserita efficacia in termini di protezione e/o contrasto nei confronti del virus Covid-19, oltre che per l’aumento esorbitante dei prezzi di quei beni.
L’Antitrust ha comunicato all’associazione, infatti, la chiusura del procedimento con accettazione di impegni da parte di E-Bay, pena, in caso di inottemperanza, la sanzione pecuniaria da 10 mila a 5 mln di euro.
“Una vittoria importante. Grazie alla nostra segnalazione si chiude un procedimento di grande rilievo. Troppi prodotti venivano venduti sulla piattaforma a prezzi stratosferici, senza contare che per alcuni si sosteneva che erano in grado di fronteggiare efficacemente la diffusione del virus. Oltre ai prezzi stellari dei prodotti, 20 volte il prezzo consueto, c’era stata anche la vendita di prodotti farlocchi che non avevano alcuna efficacia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ora l’Antitrust ha stabilito un principio sacrosanto, ossia che E-bay, nella sua qualità di titolare di una piattaforma di marketplace, è responsabile delle vendite effettuate sulla propria piattaforma ed è pertanto tenuta, con diligenza professionale, ad adottare misure volte ad evitare fenomeni di speculazione. Insomma, non può lavarsene le mani, scaricando la responsabilità sul venditore. Inoltre, deve impedire e prevenire l’utilizzazione di claim e diciture che inducono i consumatori in errore rispetto alla caratteristiche del prodotto e che vengono presentati come indicati per limitare la diffusione del Coronavirus” prosegue Dona.
“C’è da dire che, dopo il nostro intervento e l’apertura del procedimento, E-Bay ha rimosso un elevato numero di inserzioni, tra 300 e 400 mila. Giusto, quindi, che non ci sia stata una condanna pecuniaria e che il procedimento si sia chiuso con impegni, impegni che però costituiscono un importante precedente” conclude Dona.
E-Bay, in particolare, si è impegnata, tra le altre cose, a:
1) mantenere attivo un sistema di filtraggio per bloccare inserzioni contenenti un uso improprio di keyword legate al Covid-19;
2) adottare una procedura speciale, ad integrazione della vigente policy in materia di prezzi, la c.d. price gouging, per rimuovere inserzioni di prodotti commessi al Covid che registrano un aumento anomalo del prezzo medio rispetto al prezzo medio del mese precedente;
3) adozione di una white list con i venditori autorizzati a inserire offerte per mascherine e gel igienizzanti.