21 Dicembre, 2024
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Covid-19. Il vaccino Oxford-AstraZeneca «efficace al 70%, può arrivare al 90%»

L’annuncio: sviluppato in 10 mesi, appare il più economico e facile da conservare. Alcuni dati suggeriscono che il perfezionamento del dosaggio potrebbe dare un’efficacia del 90%
AstraZeneca ha comunicato questa mattina che il suo vaccino contro il Covid-19, sviluppato con l’Università di Oxford, ha mostrato un’efficacia media del 70%.

Si tratta di risultati preliminari dello studio clinico nella fase tre della sperimentazione.

Secondo quanto riporta la Bbc questo risultato sarà visto sia come un trionfo, sia che come una delusione dopo che i vaccini di Pfizer-BioNtech e Moderna hanno mostrato una protezione del 95%.

Tuttavia, il vaccino Oxford, sviluppato in 10 mesi, è molto più economico ed è più facile da conservare e più agevolmente può raggiungere ogni angolo del mondo rispetto agli altri due.

Quindi potrà comunque avere un ruolo significativo nell’affrontare la pandemia, se sarà approvato dalle autorità di regolamentazione.

Ci sono anche dati interessanti che suggeriscono che il perfezionamento del dosaggio potrebbe aumentare la protezione fino al 90%.
L’efficacia, infatti, è salita al 90% in un gruppo di volontari a cui è stata somministrata prima mezza dose iniziale, seguita da una dose completa, ma al momento non è chiaro se questo metodo di somministrazione faccia realmente la differenza.

La corsa scientifica per fermare la pandemia da Coronavirus

I risultati del processo preliminare della casa farmaceutica britannica segnano un nuovo passo avanti nella lotta contro una pandemia che ha ucciso quasi 1,4 milioni di persone e sconvolto l’economia globale. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato che è “una notizia incredibilmente eccitante che il vaccino di Oxford si è dimostrato così efficace nelle prove”.
L’analisi ad interim si è basata su 131 infezioni tra i partecipanti che hanno ricevuto il vaccino e quelli in un gruppo di controllo a cui è stata somministrata un’iniezione di meningite accertata.

Come riportato dalla agenzia internazionale Reuters, i dati che mostrano un intervallo di efficacia tra il 60% e il 90% arrivano dopo che i concorrenti statunitensi hanno pubblicato dati provvisori nelle ultime settimane che mostrano un’efficacia superiore al 90%. Il 16 novembre, Moderna Inc, con sede negli Stati Uniti, ha dichiarato che il suo vaccino sperimentale si è dimostrato efficace al 94,5% sulla base di una prima analisi dei dati. Una settimana prima, Pfizer Inc e la tedesca BioNTech avevano fatto sapere che il loro vaccino sperimentale aveva dimostrato un’efficacia superiore al 90% che è salita al 95% con l’analisi dei dati completi dello studio.

Il vaccino AstraZeneca utilizza una versione modificata di un virus del raffreddore comune di scimpanzé per fornire istruzioni alle cellule per combattere il virus bersaglio, che è diverso dalla nuova tecnologia nota come RNA messaggero (mRNA) implementata da Pfizer / BioNTech e Moderna.

La distribuzione di vaccini in tutto il mondo: quante dosi serviranno?

Nel Regno Unito ci sono quattro milioni di dosi pronte per l’uso, con altri 96 milioni da consegnare. Ma prima bisogna attendere che il vaccino venga approvato dalle autorità di regolamentazione che ne valuteranno la sicurezza, l’efficacia e la produzione secondo standard elevati. Questo procedimento avverrà nelle prossime settimane.

Tuttavia, il Regno Unito si sta già preparando per l’avvio su una campagna di immunizzazione di massa senza precedenti che sminuisce i programmi annuali di vaccinazione contro l’influenza o l’infanzia.
Gli ospiti e il personale delle case di cura saranno i primi a essere vaccinati, seguiti dagli operatori sanitari e dagli ultraottantenni. Il piano è quindi quello di lavorare sui gruppi di età.

(Avvenire)

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